Trapelano le prime indiscrezioni, racchiuse nella bozza di 4mila pagine, a cui sta lavorando il gruppo intergovernativo di scienziati delle Nazioni Unite esperti in cambiamenti climatici (IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change). Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite le conseguenze derivanti da decenni di inquinamento, come il riscaldamento globale, sono inevitabili già nel breve termine.
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Il riscaldamento globale mette a rischio l’umanità
Siccità, maggiore diffusione di malattie, caldo insopportabile, raccolti scarsi e di bassissima qualità, fame e malnutrizione, estinzione delle specie animali e vegetali. La Terra sarà drasticamente trasformata dal cambiamento climatico già entro i prossimi 30 anni.
Torna dopo 7 anni l’allarme sugli “impatti irreversibili” provocati dal riscaldamento globale. Le prime informazioni trapelate non sono positive. Per il documento ufficiale, stilato dall’IPCC, bisognerà attendere l’approvazione dei governi dei 195 Paesi dell’Onu, a cui viene sottoposto per un esame e una revisione allo scopo di orientarne, di conseguenza, le decisioni politiche. Febbraio 2022 è la data entro cui si potrà disporre del documento completato.
Cosa possiamo fare per contrastare le conseguenze del riscaldamento globale?
Secondo le stime degli scienziati l’impatto del global warming sulla natura e sull’umanità sarà palpabile ben prima del 2050. “Questa corsa sta accelerando e va fermata”. Ma come? Il contributo di ciascun individuo è fondamentale. Gli scienziati lanciano così un appello ai singoli cittadini, alle comunità, alle imprese, alle istituzioni e ai governi: “è necessario ridefinire il nostro modo di vivere e di consumare“.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Coldiretti afferma che il ripetersi di eventi estremi sono costati all’agricoltura italiana tra siccità e alluvioni oltre 14 miliardi di euro. Questo in un solo decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
- Con un aumento di 2 gradi centigradi, 420 milioni di persone in più si troveranno ad affrontare ondate di caldo estremo e circa 350 milioni di persone in più saranno esposte alla scarsità d’acqua. Infine fino a 80 milioni di persone in più nel mondo rispetto ad oggi potrebbero soffrire la fame entro il 2050.
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