Molti incentivi e bonus fiscali per la casa hanno come scadenza fissa l’anno 2024. Si tratta, nello specifico, di incentivi quali ecobonus, bonus mobili, sisma bonus e così via.
Il governo, in questi giorni, sta lavorando per una revisione del bonus casa. Scopri di seguito quali sono le iniziative e le proposte avanzate per quanto riguarda le novità bonus casa 2024.
Novità bonus casa 2024: cosa propone il governo per l’incentivo?
La fine del 2024 prevede la scadenza di diverse agevolazioni. Tra queste, è possibile citare l’ecobonus, il bonus mobili, il sisma bonus, il bonus ristrutturazioni e il bonus giardini.
I bonus che resteranno attivi, invece, attualmente con data di scadenza fissata per il 2025, sono il bonus barriere e Superbonus.
Di conseguenza, il governo sta attualmente lavorando per una revisione dei bonus casa. Le proposte e le iniziative sono diverse. In genere, però, tutte sono state avanzate con l’obiettivo di supportare il cittadino, soprattutto coloro che presentano un reddito basso. Inoltre, un altro aspetto preso in considerazione è la nuova direttiva europea relativa alle soluzioni per le case green e sostenibili, con particolare attenzione all’efficienza energetica.
Di seguito maggiori informazioni sulle novità bonus casa 2024, con le rispettive proposte e iniziative avanzate dal governo.
Qual è la proposta della Lega per il bonus Casa?
Tra le iniziative più interessanti per quanto riguarda un’eventuale riforma del bonus casa, è possibile citare sicuramente quella avanzata dalla Lega. Nello specifico, l’iniziativa è stata depositata da 4 membri deputati appartenenti alla commissione Finanze della Camera. Si tratta rispettivamente di: Alberto Gusmeroli, Alberto Bagnai, Laura Cavandoli e Giulio Centemero.
L’obiettivo principale dell’iniziativa proposta è quello di creare un rapporto di equilibrio tra agevolazioni e disponibilità economiche, con una buona distinzione tra capienti e non capienti.
Nel caso di un cittadino di tipo capiente, questo potrà usufruire di uno sconto pari al 60% per gli interventi edilizi. L’incentivo è da applicare su una tempistica che va dai cinque ai venti anni. Nel caso di un cittadino di tipo non capiente, lo sconto potrà raggiungere una percentuale pari al 100%, con a disposizione la cessione di credito e lo sconto in fattura.
La proposta di Forza Italia: cosa sapere?
Tra le proposte più rilevanti per quanto riguarda il bonus casa è possibile citare quella avanzata da Forza Italia. Nello specifico, la proposta è stata firmata da Erica Mazzetti e consiste in una detrazione pari al 90% da applicare agli interventi edilizi di riqualificazione energetica degli immobili. Inoltre, è bene specificare che la detrazione può variare da un range tra 60% e 90%. La scelta della percentuale sarà direttamente proporzionata in relazione al livello di miglioramento energetico e di tipo anti sismico. Infine, per tutti coloro che sono in possesso di un reddito al di sotto della media, si prevede la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione di credito.
La proposta del Movimento Cinque stelle: cosa sapere?
Anche l’opposizione, ha deciso di intervenire in merito alla questione con delle iniziative. Nello specifico, il Movimento 5 Stelle, con la firma di Agostino Santillo, ha deciso di proporre un meccanismo strutturato sul passaggio da una detrazione di base ad una percentuale che varia in base a determinati fattori.
In particolare, i fattori principali che secondo l’opposizione dovrebbero essere tenuti in considerazione sono la tipologia di intervento, il miglioramento energetico e la finalità del lavoro.
Qual è la proposta di Ance?
Tra le proposte più emergenti per quanto concerne il bonus è possibile citare l’iniziativa di Ance, Associazione nazionale costruttori edili. Quest’ultima, in particolare, si è avanzata proponendo due livelli di sconti, pari rispettivamente al 70% e al 100%.
Questi incentivi devono essere utilizzati per supportare i lavori edilizi legati alla riqualificazione energetica e sismica delle strutture immobiliari. Inoltre, si prevede anche un ripristino per quanto riguarda la cessione di credito e lo sconto in fattura. Infine, l’Associazione nazionale costruttori edili propone l’attivazione di un fondo di garanzia con l’obiettivo di erogazione per i mutui verdi che vanno a supportare il cittadino nella quota che non usufruisce dell’agevolazione.
Qual è la proposta di Rete Irene e Assocond Conafi?
Infine, un’altra proposta da menzionare è quella avanzata da Rete Irene e Assocond Conafi. Si tratta di un’iniziativa incentrata su incentivi che devono essere applicati in base alla tipologia e alla qualità degli interventi.
In questo modo, infatti, le tipologie di intervento, in base alle rispettive finalità e ambiti, avranno la possibilità di godere di un incentivo maggiore. Si dovrebbe partire da una specifica aliquota base per una tipologia di intervento, come appunto l’efficienza energetica, e man mano aumentarla in base al livello e alla qualità.
Un aspetto importante e da non sottovalutare della proposta, però, è che devono essere coinvolti anche altri ambiti tra i quali in particolare l’installazione di rinnovabili e l’ottimizzazione sismica delle strutture.
Infine, per tutti coloro che si fanno garanti di interventi con risultati finali ambiziosi, potranno accedere ad un premio, in base agli ambiti scelti. Gli interventi e i lavori integrati, inoltre, avranno la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione di credito.