Come cambierà il mutuo a tasso variabile 2024?

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Secondo le ultime stime e aggiornamenti del mercato immobiliare, si prevedono risvolti positivi per i mutui a tasso variabile con l’arrivo del nuovo anno.

In particolare, il calo dei tassi di interesse è legato al tasso Euribor e al costo del denaro stabilito dalla Banca centrale europea. Cosa sapere sul mutuo a tasso variabile 2024?

Cos’è il mutuo a tasso variabile e perché sceglierlo?

La scelta del mutuo da richiedere alla banca o all’ente di riferimento è particolarmente importante. Nello specifico, infatti, è necessario comprendere se, in base alle proprie esigenze, è più favorevole un tasso fisso o un tasso variabile.

Per quanto riguarda quest’ultimo, si tratta di un particolare mutuo il cui tasso è, appunto, variabile, in quanto è legato direttamente all’andamento del mercato immobiliare. Nello specifico, il tasso di interesse fa riferimento alla somma tra parametro Euribor e spread.

Di conseguenza, nel caso in cui il tasso Euribor sale, il mutuo aumenterà, nel caso in cui scende, questo calerà a sua volta. In genere, i mutui a tasso variabile partono da una percentuale di pagamento più bassa rispetto il mutuo a tasso fisso, ma è bene tenere in considerazione che questo può variare e, magari, aumentare, nel corso del tempo.

In genere, si tratta di una soluzione ideale per tutti coloro che possono permettersi una certa flessibilità di pagamento, correndo il rischio di un aumento, ma sperando di incentivare le finanze personali.

Cosa sapere sul mutuo a tasso variabile 2024? Prospettive e stime per il nuovo anno

L’andamento dei mutui a tasso variabile è legata all’andamento del mercato finanziario. Di conseguenza, l’individuo interessato può essere avvantaggiato o meno da tale mutuo. Quali sono le stime per il nuovo anno?

Dopo diversi anni, il 2024 si presenta come un anno particolarmente positivo per i mutui a tasso variabile. Nel nuovo anno, infatti, si stima un calo del tasso, legato alla riduzione del costo del denaro stabilito dalla Banca Centrale Europea (BCE). Inoltre, ad influire è anche la prospettiva di un miglioramento dei finanziamenti a lungo termine.

In particolare, un fattore che condiziona in modo diretto l’andamento dei mutui a tasso variabile è l’Euribor. Per il nuovo anno, in particolare, si prospetta una diminuzione del parametro di riferimento di almeno 1,5 punti a tre mesi rispetto al valore attuale.

Di conseguenza, tale tendenza di calo che riguarda sia l’Euribor di dicembre che le azioni della Banca centrale europea, evidenziano la possibilità di un andamento più positivo dei mutui. I mutuatari di mutuo a tasso variabile, infatti, possono avere la possibilità di usufruire di tassi più bassi per il nuovo anno.

Esempi per valutare al meglio le previsioni del mutuo a tasso variabile 2024

Di seguito due esempi che permettono di valutare al meglio le previsioni e l’andamento del mutuo a tasso variabile per il nuovo anno.
Si prende come punto di riferimento un mutuo dal valore di 200 mila euro da distribuire in vent’anni, con un tasso Euribor per tre mesi dal valore di 1,2% e una rata iniziale fissata a 1.342 euro. Secondo quanto emerso dalle stime e dalle previsioni per il nuovo anno, la cifra della tassa potrebbe calare a 1.099 euro dopo appena una anno. inoltre, dopo due anni potrebbe raggiungere 1.029 euro. In questo modo, il mutuatario potrà beneficare di un grande risparmio sul pagamento mutuo.

D’altro canto, se si prende come punto di partenza un Euribor a 3 mesi con una percentuale del 1,4%, questo comporterà una diminuzione della rata variabile da 1.123 euro a 876 in appena un anno. Entro il 2026, inoltre, tale data raggiungerà 799 euro, con un grandissimo impatto positivo sulle finanze dei mutuatari.

Nel caso di mutui fissi a trent’anni, invece, una rata iniziale fissa a 662 euro per un prestito di almeno 200 mila euro potrebbe portare un calo molto evidente con lo scorrere degli anni.

Abbassare la rata del mutuo a tasso variabile: come fare? Consigli e suggerimenti

Il governo mette a disposizione diversi bonus e agevolazioni che offrono la possibilità ai mutuatari di risparmiare nelle spese di acquisto e ristrutturazione di un immobile. Ad esempio, molto rinomato e richiesto è sicuramente il mutuo green. Quest’ultimo si presenta come un incentivo volto a supportare l’acquisto di abitazioni innovative e ad alta efficienza energetica. Si tratta di una soluzione ideale che consentirà di ridurre nettamente le rate del mutuo ma, allo stesso tempo, si potrà anche investire in una casa green e a basso impatto ambientale.

Un altro supporto economico concesso dal governo è il Fondo di Garanzia che è stato ampliato all’80% fino alla data 31 dicembre 2024. Quest’ultimo, in particolare, offre la possibilità ai mutuatari di investire con maggiore sicurezza per quanto riguarda le istituzioni finanziarie.

La Legge di Bilancio 2024, inoltre, tramite il comma 8, ha deciso di fissare altri 282 milioni al Fondo, così da incentivare e supportare i mutui. L’obiettivo principale, in particolare, è quello di ottimizzare il settore immobiliare nazionale, supportando le famiglie nella ricerca di abitazioni più sostenibili e funzionali possibili.

Di conseguenza, si evince come, se è abbastanza difficile calcolare la traiettoria del tasso dei mutui variabili, è evidente come tali incentivi e bonus consentono ridurre notevolmente le rate da pagare.

Perché scegliere un mutuo a tasso variabile?

In sintesi, si evince come i mutui a tasso variabile possono portare grandi vantaggi alle finanze della persona, così come possono causare particolari rischi con gli aumenti dei tasso d’interesse.

In genere, però, nonostante le previsioni siano particolarmente positive per il nuovo anno, è bene considerare che l’andamento del mercato immobiliare può variare da un momento all’altro e così anche i tassi. Di conseguenza, nel caso in cui si decide di optare per questa soluzione, sarà necessario aspettarsi anche un eventuale cambiamento e aumento.

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