Come si sta muovendo il mercato della casa? Che impatto ha avuto la pandemia di Covid-19? Gli italiani hanno modificato le proprie preferenze in fatto di città in cui vivere e requisiti degli immobili da acquistare. Scopriamo i dati e le nuove tendenze.
Mercato casa: rivincita delle città a “misura d’uomo”
Secondo l’Agenzia delle entrate nel secondo semetre del 2020 le compravendite di immobili, in Italia, sono diminuite del 7,7% rispetto all’anno precedente mentre il valore immobiliare si è ridotto dello 0,5%. Colpa della pandemia? Di certo il lockdown vissuto nella primavera dello scorso anno ha avuto un ruolo importante nella decisione di acquistare una casa. Come è cambiato il mercato della casa nell’ultimo anno?
Cosa preferiscono gli italiani?
Gli italiani, oggi, preferiscono vivere e acquistare un immobile alle periferie delle grandi metropoli o in città medie ma ben collegate e ricche di servizi. In altre parole vengono preferite le cosiddette città a “misura d’uomo“. In merito alle caratteristiche dell’abitazioni si è alla ricerca di case più grandi non tralasciando l’aspetto green. Dopo il primo lockdown gli italiani cercano la stanza in più da dedicare alle nuove attività casalinghe come lo smart working o la didattica a distanza.
In cima alle preferenze degli abitanti del Bel Paese rimane il trilocale con un 40,5% delle richieste, seguito dal quadrivani con un 24%. Si conferma l’interesse maggiore verso le soluzioni indipendenti e per quelle con spazi esterni come giardini, verande e terrazzi.
I prezzi delle abitazioni
Per quanto riguarda il valore degli immobili, sempre nel secondo semestre del 2020, è stato evidenziato in media un leggero ribasso nelle grandi città pari al -0,5%. Se però valutiamo alcune città questo valore cambia di molto. Per esempio le abitazioni di Genova hanno perso il 2,6% del loro valore. La situazione cambia nettamente nelle città “più piccole“ in cui i prezzi sono addirittura aumentati. Come il +10% di Modena, il +4,4% di Pesaro o il +2,4% di Reggio Emilia. Nel Nordest, spicca l’aumento dell’8,5% di Trieste e dell’1,8% di Treviso. Le città i cui prezzi sono in recupero, sono anche quelle più a “misura d’uomo”, con una buona qualità di servizi e, in generale, un’offerta immobiliare in linea con gli attuali desideri del cittadino medio italiano.
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Il mercato delle locazioni
Anche il mercato delle locazioni ha subito una contrazione non indifferente. Complice della situazione il fatto che gli studenti fuori sede sono tornati a vivere nelle case di famiglia con la possibilità di seguire le lezioni e sostenere gli esami da remoto. La seconda parte del 2020 ha visto diminuire i canoni di locazione in seguito all’aumentata offerta e alla contestuale contrazione della domanda: -1,4% per monolocali e bilocali e -1,3% i trilocali nelle grandi città.
Nel 2021 ci si aspetta un recupero delle transazioni ma prezzi ancora in diminuzione. Si stima che questi ultimi potrebbero tornare a crescere nel 2022, ma tutto dipenderà da come proseguirà l’emergenza sanitaria.
Pillole di curiosità – Io non so sapevo. E tu?
- Nelle grandi città le compravendite sono diminuite in misura nettamente maggiore: a Milano è stato registrato un -17,6%, a Roma un 10,0% e a Bari un -8,8%.
- Milano è la città che ha perso di più in fatto di canoni di locazione: il -6,2% per i monolocali, il -6,8% per i bilocali e infine il -6,5% i trilocali
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