Essere accolti in città con un sorriso, cortesia e calore! Questi sono gli indicatori utilizzati da Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue, per realizzare la classifica delle città italiane più educate.
La classifica 2023 delle città italiane più educate è stata stilata, come anticipato da Preply. Il suo team ha realizzato, infatti, uno studio sui comportamenti maleducati più diffusi, che di certo non mettono di buon umore chi trascorre del tempo nelle diverse città. Tra questi, i principali sono utilizzare spesso il cellulare in pubblico, non dare precedenze nel traffico e non rallentare alla guida in presenza di pedoni.
La classifica delle città italiane più educate e cortesi in cui vivere
Dall’analisi realizzata da Preply per individuare le città più educate d’Italia da cui prendere esempio, Padova risulta essere la città più educata e cortese d’Italia.
Il punteggio è stato calcolato su una scala da 1 a 10, dove dieci è il massimo della maleducazione. I nove punti che hanno permesso ai padovani di collocarsi sul podio dei più educati d’Italia sono:
- non rispettarelo spazio personale (4.24),
- saltare la fila (4.61),
- adattare un linguaggio corporeo di apertura (4.67),
- essere scortesi con il personale di servizio (4.72),
- parlare in viva voce in pubblico (4.78),
- non essere rumorosi in pubblico (4.85),
- non rallentare con l’autoin prossimità dei pedoni (5.03),
- non lasciare la mancia (5.45),
- non salutare (5.52).
Tra le città italiane più virtuose seguono Firenze, Modena e Verona. E ci sono anche, nonostante il traffico, Roma al quinto posto, Napoli e Palermo. Invece, la più generosa con mance è Messina, seguita al quarto posto da Milano.
Le città italiane che occupano gli ultimi posti in classifica
Nella bella penisola le città che occupano gli ultimi posti in classifica e che invece devono migliorare sono Parma e Catania dove si è soliti:
- passare molto tempo al cellulare in pubblico,
- non rispettare le file,
- essere rumorosi,
- non lasciare la mancia,
- non salutare per strada,
- essere scortesi con il personale di servizio.
Non si direbbe, tuttavia, in fondo alla classifica c’è anche Venezia a causa del troppo caos. Infatti, solo quest’anno i turisti che hanno affollato tutte le strade e i tetti della città di mare sono stati più di 13milioni e spesso non sono di facile gestione.
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