Nel 2018 l’Islanda è diventato il primo Paese del mondo che assicura parità di salari tra uomini e donne. La legge prevede multe fino a 450 euro in caso venga denunciata la trasgressione.
La legge prevede inoltre che le aziende e le istituzioni possano adeguarsi gradualmente ma il 2020 è l’anno limite per chi ha più di 25 dipendenti (2025 per le piccole aziende).
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L’Islanda è il Paese con meno discriminazione legata al genere
L’Islanda è uno dei Paesi che da anni è in cima al Global Gender Gap Report presentato dal World Economic Forum. Si tratta di un rapporto che ogni anno misura l’equità tra uomini e donne nelle condizioni di lavoro, nella politica, nell’accesso alle cure sanitarie e nella aspettativa di vita.
La prima donna al mondo eletta presidente della Repubblica è stata proprio una islandese, Vigdís Finnbogadóttir, nel 1980.
Le legge islandese serve a azzerare l’ultimo 12% di casi di disparità salariale.
Osservatorio Feminility: la donna sempre più decisiva nelle scelte
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Cosa accade nel resto del mondo? E in Italia?
Un Woman, l’ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere ha dichiaraato che “Le donne (nel mondo) guadagnano in media il 23% in meno degli uomini. Siamo di fronte al più grande furto della storia”. Secondo i dati raccolti dall’organizzazione, non vi sono distinzioni di aree, comparti, età o qualifiche. “Non esiste un solo paese, nè un solo settore in cui le donne abbiano gli stessi stipendi degli uomini”, ha detto il consigliere delle Nazioni Unite Anuradha Seth.
Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) del 2015, il 76,1% degli uomini in età lavorativa fa parte della popolazione attiva, mentre la percentuale è del 49,6% nel caso delle donne. Al ritmo attuale, avverte l’Onu, ci vorranno più di 70 anni per porre fine al divario salariale tra uomini e donne.
In Italia il dato medio è del 24% con punte del 30% nel caso del lavoro autonomo. Il problema è duque globale e ancora al centro di discussioni politiche.
Nella foto il Primo Ministro islandese Katrin Jakobsdóttir
Foto di Lev Radin su Shutterstock
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- In Islanda le discriminazioni legate al genere e ai gusti sessuali sono quasi nulle. L’Islanda è anhe il primo Paese ad avere avuto un primo ministro dichiaratamente omosessuale: (Jóhanna Sigurðardóttir, tra il 2009 ed il 2013).
- La lingua islandese, (quasi identica all’antico norvegese), è rimasta praticamente invariata rispetto al Medioevo