Con l’arrivo dell’inverno e delle basse temperature, il bonus pompa di calore è uno dei più richiesti dai cittadini. Ecco quali detrazioni richiedere per ottenere il bonus.
Bonus pompa di calore: come funziona l’incentivo?
Il bonus pompa di calore nasce con l’obiettivo di favorire la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a metano con modelli più moderni di pompe di calore. Inoltre, è bene evidenziare che, ad essere sostituiti sono anche i modelli di stufe a pellet, a causa principalmente del forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni.
In questo modo, optando per le pompe di calore, oltre a garantire un riscaldamento della casa più omogeneo e duraturo, sarà possibile ottimizzare i sistemi di riscaldamento e di acqua sanitaria dell’abitazione, rendendoli più sostenibili ed ecologici possibili.
Per far fronte a tali situazioni, il governo Meloni ha deciso di mantenere attivo il bonus, introdotto con la Legge di Bilancio 2022 e appartenente a sua volta al gruppo di incentivi finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici e degli immobili. Nello specifico, quindi, come è possibile accedere al bonus pompa di calore per l’anno 2023?
Quali sono le detrazioni e gli incentivi per accedere al bonus?
Con l’abbassamento repentino delle temperature e l’arrivo della stagione più fredda dell’anno, sono sempre più le famiglie italiane che ricercano sistemi di riscaldamento efficienti, economici e sostenibili. In particolare, secondo il report condotto dall’EHPA, ovvero l’European Heat Pump Association, nel 2022 la richiesta di pompe di calore è aumentata del 33,8%. Si tratta di un aumento molto rilevante: basti pensare che, in Italia, l’ascesa delle vendite è stata pari al 64%.
Moltissimi cittadini italiani, infatti, hanno deciso di usufruire delle detrazioni e incentivi per accedere al bonus pompa di calore. Quest’ultimo, nello specifico, può essere ottenuto tramite:
- Bonus ristrutturazione;
- Ecobonus 65%;
- Superbonus 90%.
Accedere all’incentivo tramite bonus ristrutturazione
Per quanto riguarda il bonus ristrutturazione, questo garantisce una detrazione pari al 50% sulle spese di acquisto e installazione del nuovo impianto. La percentuale detratta è applicabile su una spesa massima di 96 mila euro e sarà divisa in 10 rate annuali dal medesimo importo. Un requisito base di accesso al bonus ristrutturazione, inoltre, è che l’acquisto dell’impianto di pompa di calore sia legato alla ristrutturazione per la manutenzione straordinaria di un immobile o per il rispettivo restauro energetico.
Accedere all’incentivo tramite Ecobonus 65%: ecco cosa sapere
Per quanto riguarda l’Ecobonus, questo si presenta come una valida alternativa per l’acquisto di un impianto di riscaldamento di pompa di calore. In particolare, l’Ecobonus garantisce una detrazione pari al 65% sulle spese sostenute. Eppure, è bene evidenziare che, per poter accedere, è necessario che l’impianto vecchio sia sostituito con uno sostenibile ed ecologico, appartenente alle classi di efficienza energetica non inferiori alla A. Infine, è importante specificare che, a differenza del bonus ristrutturazione o del Superbonus 90%, questo tipo di agevolazione può essere utilizzata anche nel caso in cui non ci sono interventi di ristrutturazioni in casa. L’unico requisito, in sintesi, è garantire un massimo efficientamento dell’abitazione di riferimento.
Accedere al bonus pompa di calore tramite Superbonus 90%: ecco cosa sapere
Il bonus pompe di calore può essere ottenuto anche tramite l’incentivo Superbonus 90%. In particolare, però, è importante evidenziare che l’acquisto sarà accettato e considerato idoneo soltanto nel caso in cui viene identificato come un intervento trainante. Per interventi trainanti, nello specifico, si fa riferimento a:
- Sostituzione dell’impianto caldaia con nuovi sistemi a condensazione;
- Isolamento termico per le superfici dell’abitazione.
In aggiunta, è bene specificare che l’intervento può essere accettato soltanto se garantisce un’ottimizzazione energetica dell’abitazione di riferimento.