Con la legge di Bilancio 2023 è stato introdotto una misura per favorire l’acquisto di immobili sostenibili, ovvero il bonus casa green.
Tra le ultime novità presentate dal governo spicca il bonus casa green. Di seguito maggiori informazioni su cos’è, come funziona e chi può accedere.
Cos’è il bonus casa green 2023?
Come anticipato, il bonus è stato introdotto per favorire l’acquisto di casa che presentino una maggiore efficienza energetica, così da ridurre il più possibile l’impatto ambientale. Nello specifico, si tratta di una detrazione pari al 50% sull’Iva per l’anno 2023, senza alcun tipo di limite spesa. Per poter accedere, però, l’immobile in questione deve appartenere ad una classe energetica non minore di A e B.
Come funziona il bonus? Tutti i dettagli
La decisione del bonus green è stata presa proprio per conformarsi e aderire al meglio alla nuove direttive dell’Unione Europea, secondo la quale, entro il 2030, tutti gli edifici ed immobili dovranno raggiungere la classe energetica E. L’obiettivo finale dell’Unione Europea, infatti, è quello di arrivare ad emissioni zero entro l’anno 2050. Per fare ciò, però, è necessario il totale coinvolgimento di tutti gli stati membri. Ovviamente, l’efficienza energetica non dovrà essere imposta ad ogni edificio presente sul territorio. Saranno esclusi, infatti: edifici storici, strutture adibite al culto, strutture di piccole dimensioni, inferiore a 50 metri quadrati, e seconde case.
Chi può usufruire del bonus casa green? Ecco cosa sapere
Nello specifico, a poter usufruire del bonus sono tutte quelle persone fisiche che applicano l’Irpef all’imposta lorda, fino al suo ammontare totale, per un percentuale pari al 50% dell’importo. Ad essere escluse sono le società capitali e gli enti non commerciali.
Immobili ed edifici ammessi dal bonus: quali sono?
Nello specifico, gli immobili a poter usufruire del bonus sono:
- abitazioni di classe energetica A (da A1 sino a A4);
- abitazioni di classe energetica B;
Ad acquistare gli immobili e gli edifici, inoltre, devono essere le imprese costruttrici di investimento collettivo del risparmio immobiliare entro, e non oltre, il 31 dicembre 2023.