Vivere con poco ed essere felici

felicità come fine

Si può vivere con poco?

Decidere di vivere con poco può essere una scelta difficile nel mondo moderno a cui siamo abituati. Siamo sempre stati abituati a comprare, come se non ci accontentassimo mai. Però, per vivere bene non si deve per forza guadagnare molto, basta imparare a spendere meglio.

L’dea di vivere con poco potrebbe essere la soluzione allo stress nato dal lavoro eccessivo, dalla voglia di comprare cose che sembrano indispensabili solo in apparenza.

Sai cos’è il metodo Kakebo per vivere con poco?

Per vivere con poco sono necessari alcuni semplici accorgimenti:

  • gestire le proprie finanze in modo responsabile;
  • non farsi condizionare dalle tecniche pubblicitarie di consumo.

Un metodo semplice per risparmiare viene dai maestri della vita minimalista, i giapponesi. Kakebo, letteralmente significa “libro dei conti in casa”. In Giappone questo sistema è molto seguito già in giovane età.

È un metodo che parte da delle linee guida che si possono riassumere per punti.

1. Stabilire un obiettivo e una lista

La prima cosa da fare è pianificare un budget mensile per ogni categoria di spesa, da quelle di prima necessità al tempo libero. Ideale stabilire un obiettivo settimanale, ma anche eventualmente mensile o annuale di quanto vuoi spendere e risparmiare.

2. Aspettare dieci secondi

Si compra spesso impulsivamente, non pensando. Ogni volta che ci si trova in un negozio, o al supermercato, è inutile riempire il carrello impulsivamente. Basta contare fino a dieci prima di chiedersi se ne hai realmente bisogno. Se non c’è un motivo valido per comprare qualcosa rimettila a posto.

3. Far passere dei giorni

Farsi prendere dall’entusiasmo per ogni novità non giova al benessere spirituale. Datti qualche giorno prima di vedere se la tua voglia di possedere quell’articolo resta immutata e pensi di avere ancora bisogno acquistalo.

4. Attenzione ai debiti

Utilizzare la carta di credito può creare problemi di spesa. I prestiti o i finanziamenti sono la via più facile ma è meglio evitarli a meno che non siano estremamente necessari. Le spese mensili fisse creano stress e nel tempo ci si può ritrovare a pagare le conseguenze di una scelta sensata fatta mesi o anni prima.

5. Devi dire di no

Non è facile ma bisogna essere forti e imparare dire di no. Ricorda che se non lo fai, sarai tu a dover sacrificare qualcosa di necessario dopo.

6. Liberati di ciò che non serve

Secondo uno studio svolto negli Stati Uniti la maggior parte delle persone utilizza solo il 20% dei vestiti che possiede. Inoltre, la maggior parte degli oggetti che possediamo non ha nessun valore emotivo. Prova a fare l’inventario di ogni oggetto che hai in casa chiedendoti quando è stata l’ultima volta che lo hai utilizzato.

vivere con poco
Foto di Moose Photos da Pexels

Vivere con poco non seguendo la pubblicità

La pubblicità fa leva sulla psicologia umana, così che anche quando non esiste un bisogno lo si può creare grazie alla giusta comunicazione.

Per vivere con poco ed essere liberi dal desiderio di acquistare cose inutili bisogna avere dimestichezza con le strategie di vendita che ci sono dietro alle tecniche di marketing.

L’illusione della scarsità e le prove gratuite

Secondo uno studio del 1975 le persone desiderano di più qualcosa quando sanno che sta per finire. Ecco perché le compagnie aeree o i siti di Booking ti dicono che sono rimasti solamente due posti, o solamente due camere anche se spesso non è così.

Inoltre, la gente tende a non voler rinunciare a quello che possiede. Così funzionano i periodi di prova gratuiti: basta iscriversi a un servizio o provare un prodotto per un mese, per diventare più reticenti a lasciarlo andare.

Anchoring: è davvero un risparmio?

Si tratta di una tecnica pubblicitaria per comparare il reale prezzo di un prodotto con un altro prezzo, che viene definito ancora. È il caso del metà prezzo dove si pensa di comprare a 100 qualcosa che vale 200. Si crede di risparmiare quando, in realtà, si spende.

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Pillole di curiosità –  Io non lo sapevo e tu? 

  • Lo scopo della pubblicità è quello di aggirare il nostro giudizio, in modo da farci credere che la nostra vita sarà migliore con qualcosa in più di materiale. Ostinandosi a rincorrere oggetti inutili, potremmo non renderci mai conto del valore della felicità interiore.
  • A volte si vuole fare qualcosa solo perché la fanno gli altri. È la tattica di alcuni programmi televisivi, per esempio, l’inserimento delle risate di un finto pubblico spinge gli spettatori a ridere di più.

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