Pavimenti in bambù, perché sceglierli

pavimenti in bambù|pavimenti in bamboo

Perché scegliere pavimenti in bambù? Resistente ed ecologico, si posa come un tradizionale parquet, vediamo quali sono le sue caratteristiche e alcune informazioni utili su questo materiale.

Pavimenti in bambù: quali sono le sue caratteristiche

Esistono circa 1600 varietà diverse di bambù con differenze di dimensioni, colore, proprietà meccaniche e preferenze climatiche. La sua crescita ottimale è tra i 4-5 anni, ed assume caratteristiche che si possono paragonare a quelle dei migliori legni duri in resistenza, stabilità dimensionale e durezza. È un materiale naturale, molto apprezzato in bioedilizia e nell’arredamento sostenibile, esteticamente ha caratteristiche molto simili a quelle dei tradizionali parquet e può essere lavorato e tinto in una grande varietà di colorazioni.

I pavimenti in bambù generalmente vengono prodotti con strutture in tre varianti:

  • verticale, hanno un aspetto liscio ed uniforme, senza nodi; 
  • orizzontale, presentano i nodi tipici della pianta;
  • strand woven cioè bambù pressato, che presenta le tipiche venature del parquet classico.
pavimenti in bamboo
shutterstock_By Joe Ferrer

I pavimenti in bambù: una scelta eco

Posare pavimenti in bambù può essere considerata una scelta eco, infatti Il bambù, dal punto di vista botanico è un’erba tra le specie infestanti, come le graminacee o le comuni canne che crescono lungo le nostre coste. Grazie alla sua capacità di riprodursi attraverso le radici, dette rizomi, questo tipo di piante non muore dopo il raccolto, ma anzi, la resa del raccolto aumenta. Questa sua caratteristica, e la rapidità nella crescita che lo contraddistingue, lo rende una risorsa infinita. Infatti in una piantagione ogni anno si può raccogliere il 20-25% dei fusti senza diminuirne le dimensioni e la quantità di fusti, a differenza di quello che succede con gli alberi nelle foreste. Nonostante il bambù sia classificato come un’erba gigante, e la sua raccolta non è soggetta a deforestazione, dal 2008 è stato incluso nel sistema FSC® per garantire la sostenibilità della sua produzione. Un altro aspetto importante è che un prodotto durevole e quindi anche per questo sostenibile, in più alla fine del suo ciclo di vita, è facilmente riciclabile o può essere smaltito come biomassa per creare energia green. 

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I contro dei pavimenti in bambù

Il bambù è un materiale che si graffia facilmente, per cui i pavimenti in bambù non sono adatti in ambienti con un elevato calpestio. Inoltre soffre molto al contatto con l’umidità che rischia di deformarlo e il contatto diretto con l’acqua può danneggiarlo e macchiarlo, quindi è sconsigliato per la posa in un bagno. Inoltre quando si sceglie i pavimenti in bambù diventa importante verificare le certificazioni che attestano che tipo di collanti e vernici vengono utilizzate per la sua produzione, infatti c’è il rischio che possano contenere formaldeide. È preferibile scegliere prodotti provenienti da Europa e USA, dove ci sono normative molto severe per quanto riguarda le emissioni di questi elementi chiamati Composti Organici Volatili (COV). 

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il bambù detiene il Guinness dei primati per la pianta con la crescita più veloce al mondo, infatti alcune specie di questa pianta crescono fino a 91 cm al giorno. A quanto pare ai tropici è stata registrata una pianta alta 40 metri, mentre in Europa e negli Stati Uniti piante alte 20-30 metri.
  • Il sistema sotterraneo creato dalle radici del bambù aiuta a consolidare il terreno e a ripristinare le falde acquifere, rendendo il bamboo particolarmente adatto al rimboschimento di terreni degradati.

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