Le intenzioni di acquisto degli italiani sono in calo. Ciò secondo l’Osservatorio Findomestic che ha realizzato un’indagine sulle abitudini d’acquisto e il desiderio di viaggiare, a partire dal repentino aumento dei prezzi.
L’Osservatorio Findomestic ha registrato, nel mese di marzo, un calo del 3,3% sulle intenzioni di acquisto degli italiani. Il repentino aumento dei prezzi, frena il precedente trend positivo del settore casa, insieme al comparto elettrodomestici, tecnologia e veicoli. Aumenta, dall’altra parte, il desiderio di viaggiare e allontanarsi da questa realtà piena di ansie e tensioni.
Inflazione e situazione internazionali: ecco le cause del calo
Dopo 4 mesi di crescita, l’Osservatorio Findomestic di marzo ha registrato una flessione del 3,3% delle intenzioni di acquisto degli Italiani. Il 93% degli intervistati ha evidenziato come la preoccupazione maggiore non è più l’Emergenza sanitaria.
Sono le possibili ripercussioni della guerra in Ucraina e l’aumento eccessivo dei prezzi a destare paura fra gli Italiani.
Secondo 9 persone su 10 i prezzi sono ‘molto in crescita’ nel 62% dei casi: un dato che registra 13 punti percentuali in più rispetto all’Osservatorio di febbraio.
A lasciare un velo di speranza è però Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, che commenta: “Nell’ultimo mese le intenzioni d’acquisto soffrono il peso degli eventi internazionali e dell’inflazione ma rimangono comunque su livelli elevati. Anche se nell’immediato solo il 27% ritiene che sia un buon momento per spendere, in prospettiva gli italiani continuano a pianificare acquisti, a conferma del desiderio di ritrovare quella normalità, persa due anni fa”.
Calo di acquisti: colpito il settore casa ed elettrodomestici
Le intenzioni di acquisto hanno frenato anche il recente trend del comparto casa, favorito dai vari Bonus e Superbonus, sempre più conosciuti e sfruttati in Italia. La percentuale di chi desidera ristrutturare la propria abitazione rimane positiva, pari al 1,7%.
Ma in generale, il settore casa sta vivendo un declino evidente: l’Osservatorio Findomestic ha rivelato, nell’ultimo mese, una flessione del 4,8% per ristrutturare casa e del 7% per arredarla.
Allo stesso modo l’Osservatorio segnala un freno negli acquisti di piccoli (-2%) e grandi (-1,5%) elettrodomestici e dei dispositivi audio-video (-8,3%), prodotti che gran parte degli italiani aveva già acquistato in precedenza per il cambio ai canali digitali avvenuto lo scorso 8 Marzo.
Il calo degli acquisti coinvolge anche veicoli e tecnologica
Un forte arresto è quello subito dal settore veicoli: le intenzioni d’acquisto di auto nuove scendono del 16,6% e quelle dei motoveicoli dell’8,7%.
A influenzare gli acquisti italiani è sicuramente l’aumento del caro bollette e del prezzo del carburante. Medesima situazione anche per i veicoli elettrici, con una media di -2,7% per le auto e -18,3% per motocicli e scooter.
A salvarsi sono invece le auto usate elettrificate: 1 intervistato su 4 afferma di volerne acquistare una nei prossimi 3 mesi.
Andamento negativo anche per il settore tecnologia: l’acquisto di PC e accessori cala del -4,7%, di fotocamere del -1,3%. In lieve crescita l’intenzione di acquistare “tablet/e-book” (+1,6%) e “telefonia” (+4,8%).
Viaggi e vacanze, unica percentuale in crescita
Dopo due anni di pandemia e con l’allentamento della situazione di Emergenza, non sono pochi gli Italiani che desiderano evadere, allontanarsi da tutto e concedersi un viaggio durante la bella stagione.
L’Osservatorio Findomestic registra un aumento del +6,2% di Italiani propensi a fare acquisti per vacanze o altri tipi di spostamento.
Viaggi e tasse: gli italiani preferiscono le vacanze alla seconda casa
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La ricerca dell’Osservatorio Findomestic segnala un mantenimento stabile degli acquisti di impianti fotovoltaici e solari termici, mentre per infissi e serramenti la propensione all’acquisto è in ribasso del 4,6%.
- Le intenzioni di acquisto degli italiani hanno iniziato a mutare con la pandemia: PwC, in una precedente ricerca, dichiarava che dopo il lockdown la percentuale di coloro che avrebbero speso meno nei prossimi mesi è quasi raddoppiata.
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