Meditazione e mandala per rilassarsi: tutto quello che c’è da sapere

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La necessità di rilassarci in momenti di forte stress è sempre più sentita in un mondo in corsa e ricco di stimoli online. Vediamo oggi il legame tra meditazione e mandala per rilassarsi.

La meditazione mandala è una pratica meditativa molto antica, che ti aiuterà a gestire lo stress, a migliorare la concentrazione e a calmare la mente.

Meditazione e mandala: origini e storia

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Mandala in sanscrito significa “centro, circolo, anello magico”. Il termine, in origine (intorno al 1500 a. C) era relazionato a elementi celesti quali il Sole e la Luna.
Generalmente un mandala è un’immagine simbolica basata su figure geometriche come il cerchio e il quadrato, che rimanda alla sfera spirituale. Esso ha sempre rappresentato un mezzo per raggiungere un più alto grado di consapevolezza possibile per l’essere umano.

I mandala sono originari dell’India, si sono presto diffusi nella cultura orientale e, più tardi, anche in quella occidentale, principalmente grazie allo psichiatra Carl Gustav Jung.

Meditazione e mandala: in cosa consiste?

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Nella tradizione tibetana un Mandala è composto dai 5 elementi che compongono il nostro universo:

  • La terra, giallo– fermezza, solidità, fiducia: dà la vita
  • L’acqua, bianco– fluidità, flessibilità: armonizza la vita
  • Il fuoco, rosso– sole, calore, vitalità: matura la vita
  • L’aria, verde– respiro della terra, scambio, comunicazione. Anima la vita
  • Lo spazio, blu– l’infinito, la libertà. Accoglie la vita

Il fine ultimo dei Mandala è quello di mettere in relazione il centro del tuo corpo con la sua periferia. Questo perché in genere nella vita ci capita di allontanarci troppo dal nostro centro, perdendo di vista il proprio benessere a causa di ansia, stress ed eccessive preoccupazioni fini a sé stesse.

La meditazione mandala vi permette proprio di recuperarne coscienza e di stabilire un rapporto saldo tra le diverse parti che compongono la vostra interiorità.

Meditazione e mandala: come meditare?

Esistono diverse tecniche da mettere in pratica. Vediamone alcune:

  • Osservare il mandala:un’idea è quella di trovare un luogo tranquillo e osservare il mandala per circa 5 minuti. Questo vi farà rilassare e gradualmente raggiungere alla calma interiore.
  • Colorarlo:una alternativa è quella di cercare su internet o sfogliare un libro di mandala e scegliere quello che più vi attrae. Una volta fatto, potete iniziare a colorarlo con dei pastelli e rilassarvi.
  • Crearlo:In ultimo potete crearlo! In primis dovrete creare il mandala e poi iniziare a colorarlo. Quest’ultimo consiglio richiede una predisposizione per il disegno geometrico, ma l’appagamento finale varrà davvero lo sforzo e il tempo impiegati per realizzarlo.

Meditazione e mandala: la colorazione

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La pratica di colorare un mandala consente alla mente di prendersi una pausa dai pensieri quotidiani, dalle ansie e preoccupazioni.
Quest’attività vi infonderà pace e tranquillità, ma non solo: essa mette in funzione anche la parte creativa del cervello, che spesso trascurate nella vita quotidiana.
Colorare il mandala vi consentirà, quindi, di dar voce all’emisfero destro, di tirarti su il morale grazie ai tanti colori e forme e di sprigionare tutte le ispirazioni e le idee che spesso lasciamo correre durante le nostre giornate pienissime.

L’attività di colorazione dei mandala vi permetterà di arrivare allo stato “dei sogni ad occhi aperti” in cui vi sentirete lontani dai pensieri che vi stressano, liberi dalla dimensione spazio-temporale. In questo momento “alfa” nasceranno nuove idee, la vostra mente sarà più predisposta alla memorizzazione e ti farà trovare la motivazione appropriata per affrontare la vita.

Meditazione e mandala: ritagliare il momento giusto

L’aspetto più interessante di questa pratica è che non ci sono regole per colorare un mandala. Non esistono comportamenti giusti o sbagliati per colorare: tutto che ciò che farete, sarà unico e dovrà rispecchiare voi stessi, con i vostri gusti e i vostri abbinamenti di colore preferiti.

Le uniche indicazioni da seguire sono di trovare il momento e il luogo ideale per concentrarsi e vivere bene questa attività. Fatelo diventare un appuntamento giornaliero o settimanale per sentirvi meglio.

Meditazione e mandala: i passaggi da seguire

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  • Scegliete il mandala che più vi interessa. Potete iniziare con un disegno semplice, per poi aumentare la difficoltà in seguito.
  • Selezionate gli strumenti per colorare: pastelli, pennarelli, pastelli a cera, tempera ecc.
  • Recatevi in un luogo tranquillo, dove potrete dedicarvi al vostro mandala senza che nessuno vi disturbi. Spegnete la tv, smartphone, computer. Se non vi piace stare in silenzio, potete optare per una musica zen rilassante.
  • Prima di colorare, rilassatevi. Chiudete gli occhi e fate respiri profondi.
  • Quando vi sentirete rilassati, potete iniziare a colorare. Date spazio al vostro istinto creativo. Non pensate troppo, sentitevi liberi di colorare come volete.

Meditazione e mandala: liberare la mente

  • Concentratevi sul disegno. Se durante la colorazione vi passeranno nella mente le vostre preoccupazioni che vi creano ansia, spostate l’attenzione sui colori, sulle forme.
  • Quando avete finito, guardate il vostro disegno. Fate attenzione ai colori che usati, alle sfumature, ai tratti decisi e a quelli deboli.
  • Scrivete su di un foglio come vi sentite ora e come vi sentivate prima. Aggiungete inoltre a cosa avete pensato mentre coloravate.

Meditazione e mandala: gli effetti benefici

Ne abbiamo visti molti finora, riassumiamo quali sono i benefici della meditazione mandala:

  • Prevenire e gestire lo stress emotivo
  • Favorire il rilassamento e indurre sensazioni di tranquillità
  • Calmare la mente
  • Ridurre i livelli di ansia
  • Aumentare la consapevolezza di sé
  • Diminuire le tensioni muscolari
  • Sviluppare la capacità di concentrazione
  • Diminuire le tensioni muscolari
  • Migliorare la creatività
  • Facilitare la meditazione
  • Creare soddisfazione e infondere un senso di piacere e appagamento

Un angolo zen per la tua casa

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961) è stato uno psichiatra, psicoanalista, antropologo, filosofo e accademico svizzero, una delle principali figure intellettuali del pensiero psicologico e psicoanalitico. La sua tecnica e teoria, di derivazione psicoanalitica, è chiamata “psicologia analitica” o “psicologia del profondo”, più raramente “psicologia complessa”. Inizialmente vicino alle concezioni di Sigmund Freud, se ne allontanò nel 1913, dopo un percorso di differenziazione concettuale culminato con la pubblicazione, nel 1912, di La libido: simboli e trasformazioni.
  • Yoga, una passione per 2,5 milioni di italiani. Non a caso negli Usa, a fronte di 35,2 milioni di praticanti adulti, sono 4,9 milioni gli adepti fra bambini e adolescenti. A fotografare il fenomeno è YogaFestival, network di eventi yoga in Europa.

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