Sia che si tratti di attività lavorativa vera e propria, sia che si abbia soltanto la necessità sporadica di una scrivania o una postazione per l’uso del computer, è opportuno tenere presenti le regole fondamentali per rendere confortevole ed ottimale la nostra zona studio in casa.
Come rendere accogliente l’angolo studio. Progettare l’ambiente di lavoro richiede particolare attenzione sia che si tratti dello spazio di lavoro in ufficio sia che si tratti di un’area dedicata al lavoro in casa, un’abitudine quest’ultima sempre più frequente: lo smart working va sempre più affermandosi come possibilità di organizzazione del lavoro in maniera elastica aiutato dalle nuove tecnologie che consentono appunto di avere una postazione di lavoro da casa propria. Tuttavia anche se si tratta della semplice esigenza di avere una zona studio per poter all’occorrenza sbrigare qualche ora di lavoro o intrattenimento al pc ecco cinque preziosi ed irrinunciabili consigli a cui tutti possono fare ricorso per ottimizzare la zona studio-lavoro in casa.
Come rendere accogliente l’angolo studio
.
Come scegliere la scrivania giusta?
Come dev’essere la nostra scrivania? Scegliamola con il piano di lavoro di dimensioni adatte all’attività che andremo a svolgere, a seconda che questa preveda prevalentemente l’uso del computer o che si tratti di un’attività manuale. Prestiamo attenzione a scegliere materiali robusti, facilmente pulibili ed evitiamo eccessivi abbagliamenti (come ad esempio un ripiano bianco lucido o in vetro di fronte ad una finestra molto ampia o non schermata da tendaggi o veneziane).
Teniamo presente se andremo a sollecitare molto o poco il piano scrivania, e pensiamo a quanto potrebbe essere importante per le nostre abitudini che questo mobile abbia grosse capacità di contenimento o meno, tanto più importante quanto più ridotto è lo spazio che possiamo dedicare alla zona studio: ci servirà una cassettiera sottostante, magari da chiudere a chiave? O forse sarebbe più utile un carrello estraibile per la stampante?
Possiamo utilizzare un tavolo classico che non sia stato progettato come scrivania? certo che si, ma teniamo presente che allora potrà non essere equipaggiato con passacavi e cassetti, sempre molto utili per la piccola cancelleria e tutte le miriadi di accessori che accompagnano la tecnologia ai giorni nostri… Inoltre tavoli vecchi o antichi potrebbero avere il ripiano più alto dello standard attualmente previsto per le scrivanie, dimostrandosi pertanto inadatti al lavoro al pc.
Se poi si utilizza il computer è importante avere un piano estraibile per la tastiera, se c’è, e posizionare lo schermo esattamente davanti alla linea dello sguardo con la giusta inclinazione lievemente verso il basso, per evitare problemi posturali nel tempo. I tecnici ergonomi sono le figure professionali che si occupano per l’appunto di studiare le distanze e le altezze corrette a cui dev’essere posizionato il computer rispetto ala posizione della persona seduta di fronte.
Come garantire il massimo confort per la seduta?
Le sedie da lavoro in commercio devono soddisfare importantissimi standard previsti dagli studi di ergonomia. Motivo per cui, come già detto poc’anzi per il tavolo, anche per la sedia vale la regola generale di preferire sedute dedicate al lavoro alle sedie di tipo diverso non progettate nè destinate allo studio.
Una sedia da pranzo o una poltroncina d’epoca potrebbero adattarsi ad uno scrittoio utilizzabile per un tempo breve, ma non sarà certo una scelta saggia per svolgere da casa l’intera attività lavorativa di otto ore!
.
.
La presenza dei braccioli permetterà momenti di relax scaricando il peso degli avambracci, la presenza di ruote pivotanti a norma di legge consentirà agili spostamenti per l’attività di lavoro senza che ci si debba alzare o trascinarsi rumorosamente avanti e indietro la sedia per raggiungere questo o quel dossier.. Il sedile e lo schienale devono essere regolabili in altezza e inclinazione per potersi adattare alla forma e all’altezza della scrivania e, naturalmente, della persona.
Come rendere accogliente l’angolo studio
Non temete: il fatto in sé di dover scegliere una seduta a norma di legge e tecnologica non penalizza di certo l’estetica dell’oggetto: infatti contrariamente a quanto avviene negli uffici dove gli acquisti sono standardizzati su grandi numeri, grossi spazi e budget, nella propria abitazione è assolutamente il caso di dare via libera a scelte anche di stile: le poltrone da ufficio possono essere molto colorate o rifinite con dettagli e materiali preziosi quali pellame di diverse tipologie, colori e finiture, per adattarsi a qualunque stile d’arredo: in fondo è pur sempre casa nostra ed è giusto che rispecchi i nostri gusti.
.
L’illuminazione: come ottimizzarla?
Il punto chiave da tenere sempre presente per la buona progettazione dell’angolo studio è l’illuminazione: una buona esposizione alla luce naturale nelle ore diurne, e un’accurata illuminazione artificiale alla sera sono aspetti fondamentali nell’esecuzione dell’attività di studio e lavoro, pertanto bisogna evitare di creare abbagliamenti e riflessi noiosi, prevedere una fonte luminosa dedicata alla scrivania ad esempio una lampada da appoggio o prensile a braccio orientabile, che si adatta al meglio a varie situazioni ed è estremamente versatile; eventualmente una seconda luce di sfondo, soffusa, piò avere effetto calmante ed allo stesso tempo mantenere una luminosità totale un po’ sostenuta che non ci faccia addormentare quando invece dobbiamo lavorare.
Se poi dell’angolo studio fa parte anche una zona attrezzata a libreria o ad armadio portadocumenti sarebbe opportuno utilizzare gli appositi apparecchi illuminanti collocandoli in alto sopra le colonne della libreria e un’illuminazione interna per l’armadiatura in modo che la consultazione di libri e documenti sia ottimale anche nelle ore serali, senza generare ombre fastidiose.
La collocazione: dove allestire l’angolo studio?
Come studiare il posizionamento della zona studio all’interno del locale dedicato (se abbiamo la fortuna di avere un locale intero da poter adibire a studio): potremmo – oltre la postazione di lavoro con relativa scrivania e libreria – arredare il locale anche per esempio come stanza degli ospiti aggiuntiva prevedendo il posizionamento di un divano, magari un divano letto, e completare con armadio e mobili a ponte sul divano stesso attrezzati a libreria.
Qualora non si disponga di un locale dedicato, ma sia necessario ricavare l’angolo studio in un altro ambiente, ecco come si potrà procedere: una scrivania in soggiorno, con mensole sovrastanti o ancora meglio una colonna libreria dedicata, o stipi chiusi ( per nascondere ala vista le scartoffie); una consolle scrittoio in camera da letto, anche in questo caso un secretaire con ribalta, da chiudere facilmente per celare il peso del lavoro nel momento dedicato al riposo; ancora: un armadio nel disimpegno così mal sfruttato, che aprendosi rivela un piano scrivania attrezzato di tutto punto, o ancora l’allestimento di uno studiolo adattando il tipico spazio al fondo del corridoio riservato solitamente al ripostiglio, situazione così comune a tanti appartamenti in città…Utile accorgimento: la schermatura visiva se possibile è sempre raccomandabile, un paravento che ci isoli dal contesto può aiutare a mantenere la concentrazione
Come rendere accogliente l’angolo studio
Un tocco di classe e di stile che negli uffici solitamente non si utilizza ma che in casa propria può essere piacevole e anche opportuno per attutire i rumori è la scelta per esempio di un buon tappeto in tema di colore ce stile on l’ambiente circostante: aggiungerà un tocco “privato” di eleganza e classe e sarà doppiamente utile qualora la zona studio accorga anche quella del letto aggiuntivo per gli ospiti, per attutire e ovattare i rumori.
Come posizionare la scrivania all’interno della zona studio? Se l’area ha dimensioni sufficienti o è un intero locale riservato, la scrivania potrà essere rivolta verso una finestra o una porta finestra per rendere piacevole la visuale mentre siamo seduti al lavoro ed esporci al meglio alla luce naturale (ma attenzione a schermare con tende chiare un’esposizione troppo diretta alla lue del sole) e – qualora la zona studio non serva soltanto per il lavoro personale ma anche a ricevere clienti e ospiti – sarà opportuno scegliere un paio di poltroncine comode e non troppo infossate (evitiamo la famosa scena di Fantozzi in combattimento con la poltrona a “sacco” per carità!); lo scrittoio – se lo spazio fosse poco – potrà essere accostato ad una parete in continuità con altri arredi bassi o colonne libreria in modo da regalare visivamente l’impressione di un ambiente comunque ampio, in un “continuum”, una continuità visiva ottenuta accordando fra loro tutti i materiali e colori presenti nello stesso ambiente.
.
Colori e stili: quali garantiranno un adeguato equilibrio fra relax e concentrazione?
Innanzitutto, poichè studiare e lavorare richiede un ottimo confort visivo, i colori di fondo più indicati sono quelli chiari e rilassanti. Colori scuri possono incupire l’ambiente ed abbassare la luminosità media costringendo così a implementare l’illuminazione artificiale e invitando l’occhio umano al riposo serale anzichè alla concentrazione lavorativa; colori accesi e saturi possono non favorire la concentrazione trattandosi comunque di stimoli visivi molto forti.
Come rendere accogliente l’angolo studio
Un escamotage se amiamo comunque questo tipo di tinte, è stenderle su una parete che mentre lavoriamo stia alle nostre spalle o lateralmente ma non di fronte.Se amiamo lo stile glamour possiamo scegliere un piano di lavoro in vetro e che non è però tanto adatto se si permane alla scrivania per molte ore o se non siamo persone particolarmente delicate e attente, o ancora se dobbiamo svolgere attività manuali che comportino la manipolazione di oggetti che possono scivolare o rigare il piano stesso
Un altro materiale molto indicato è il legno o l’MDF, o ancora il laminato; i colori migliori sono quelli medio chiari dei legni come il rovere il frassino e i legni di conifera e la betulla, il noce il ciliegio oppure colori quali le laccature tortora, grigio chiaro, azzurro polvere, cipria e colori simili.
Ora non vi resta che sfoderare l’occhio clinico del progettista per individuare in casa vostra l’angolo più propizio ler ricavare la Vostra zona di studio/lavoro: cosa aspettate? Al lavoro!
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- La scrivania, come la intendiamo oggi, fa la sua comparsa solo nel seicento, in Inghilterra. Questo anche per il fenomeno dell’avvicinarsi alla scrittura di molte persone proprio tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600.
Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA