Se ne sente parlare, ma l’impressione è che si tratti di qualcosa che non ci riguarda in prima persona, anche se i danni sono evidenti. Parliamo dei cambiamenti climatici. Provate a chiedervelo, siamo davvero informati a riguardo?
Lo scrittore Amitav Ghosh nel suo libro La grande cecità: il cambiamento climatico e l’impensabile riflette sul silenzio e l’indifferenza diffusa riguardo le conseguenze dei mutamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta. Cambiamenti evidenti, viste le catastrofi ambientali che accadono ormai sempre più spesso.
Secondo Ghosh la situazione che si viene a creare è paradossale: subiamo le conseguenze dei cambiamenti climatici ma ne siamo in parte indifferenti. Questo avviene in parte per una mancanza di educazione riguardo l’ambiente oltre che per una diffusa disinformazione.
Pensandoci bene, nel cinema ad esempio, il tema delle catastrofi ambientali viene affrontato come uno scenario apocalittico, dunque impensabile, fantascientifico. Eppure, basta seguire i telegiornali e non sarà difficile, purtroppo, trovare notizie di un qualche disastro naturale nel mondo.
La situazione attuale dei cambiamenti climatici
Partendo dalle riflessioni dello scrittore, cerchiamo di esaminare la situazione attuale. La comunità scientifica sostiene che è in atto un aumento delle emissioni globali di CO2 derivanti dalle attività umane. Tale aumento è stato accertato durante la conferenza annuale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Cop23) del 2017. Vale a dire, appena due anni dopo l’attuazione dell’Accordo di Parigi per il clima, quando 195 paesi hanno raggiunto il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale.
Più di recente, l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha dichiarato che le emissioni globali di gas serra aumenteranno anche nel 2018. La notizia non ha avuto rilievo sulla stampa e sui media, eppure l’interesse e l’attenzione verso i cambiamenti climatici dovrebbe essere massima.
Forse aveva ragione Avitam Ghosh: la percezione che ha la società della crisi climatica è molto al di sotto del suo livello reale.
Cosa si sta facendo
Per fortuna, qualcosa si muove. Nel discorso integrale del Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres sul tema del Cambiamento Climatico leggiamo che sono in aumento le energie rinnovabili e che queste stanno diventando competitive se rapportate al carbone e al petrolio.
La Cina, ad esempio è diventata molto attenta ai cambiamenti climatici e ha investito 126 miliardi di dollari in energia rinnovabile e si prevede che entro il 2030 l’energie eolica e solare potrebbero alimentare più di un terzo dell’Europa.
Non solo, il Marocco sta costruendo una centrale solare delle dimensioni di Parigi e la Scozia ha aperto la prima centrale eolica galleggiante al mondo.
Cosa possiamo fare noi
La prima verifica dell’attuazione dell’Accordo di Parigi è prevista nel 2023 e poi, successivamente, ogni 5 anni. Sono i potenti a decidere, ma nel nostro piccolo possiamo restare informati e mettere in pratica dei comportamenti che salvaguardino l’ambiente, facendoci anche risparmiare.
Ad esempio, spegnere la luce e gli elettrodomestici in stand by, spostarsi con i mezzi pubblici e lasciare l’auto a casa oppure non sprecare l’acqua : piccoli gesti per rispettare la natura e, perché no, pagare bollette meno care.
Ada Maria De Angelis