Ogni Paese ha delle caratteristiche spesso uniche, anche le case tipiche possono fare la differenza. Materiali, tecniche costruttive, forme e colori possono variare a seconda delle materie prime, della conformazione del territorio, della cultura e delle abitudini della popolazione.
Ecco 10 case tipiche nel mondo.
Palafitte
La palafitta è una costruzione molto antica costruita per difendersi dalle inondazioni ma anche da animali e parassiti. La struttura è fatta da una piattaforma di legno sorretta da pali, sempre in legno, infissi in terreni paludosi . Oggi le palafitte, ancora comuni, sono tra le case tipiche in alcune parti della costa nord del Brasile e a sud dell’Asia orientale, ad esempio in Vietnam, in Nuova Guinea e in Africa Occidentale.
Igloo
Se pensiamo agli igloo ovviamente non possiamo che pensare a ghiaccio e freddo, quanto di più lontano dall’immagine calda e accogliente delle nostre case. Eppure la neve è un ottimo isolante dal freddo e la presenza dell’uomo in queste abitazioni innalza la temperatura fino ai 15 gradi.
In Canada e Groenlandia gli igloo sono tutt’oggi abitazioni tipiche. Tra un igloo e l’altro si scavano anche cunicoli sotterranei per permettere i collegamenti in condizioni atmosferiche pessime. Al loro interno è possibile trovare anche hotel, negozi e ristoranti.
Trulli
Nati come casa contadina, oggi i trulli appartengono al Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco e rappresentano una delle maggiori attrazioni turistiche in Puglia e in particolare ad Alberobello. Qui si trova la maggiore concentrazione di queste case tipiche. Nate come rifugi temporanei, sono costruiti in pietra a secco. Con la loro particolare forma conica hanno superato secoli senza mai perdere la loro funzione di abitazione.
Case nella roccia
Le case nella roccia sono una delle tipologie di case tipiche, forse tra le più diffuse. La presenza di pareti rocciose friabili si è sempre prestata bene a scavare per ottenere abitazioni nelle quali si viveva anche solo per brevi periodi, magari legati alla pastorizia o per nascondersi durante le invasioni e le persecuzioni. In Italia la città dei sassi più famosa è Matera, Setenil de las Bodegas, in Spagna è conosciuto come il “paese divorato dalla doccia” e in Cappadocia, in Turchia, esistono tracce di vere e proprie città sotterranee, distribuite su più livelli.
Case di argilla
Le costruzioni in argilla, spesso mista a paglia, sono abitazioni tipiche in molte aree dell’ Africa. Tra i paesaggi più particolari c’è la città di Aït Ben Haddou. La sua caratteristica è nelle costruzioni, realizzate con mattoni di argilla rossa, tenuti assieme da un impasto di ciottoli e paglia. Risalenti al XVII secolo, queste costruzioni sono considerate un esempio unico delle più antiche tecniche di costruzione.
Riads in Marocco
Sono le tipiche case arabe che si trovano soprattutto in Marocco. La loro caratteristica è il giardino, infatti Riad in lingua araba descrive proprio il giardino.
Concepiti su impronta delle ville romane, presentano pareti decorate con motivi geometrici propri dell’arte decorativa islamica. Hanno diversi piani, chiusi verso l’esterno e strutturati attorno a un cortile o giardino centrale. Le stanze si affacciano solo sul cortile centrale e non all’esterno, per rispettare la privacy, molto importante nella cultura islamica.
Tende coniche
I tepee sono le case tipiche degli indiani d’America delle pianure, cacciatori e nomadi. Sono tende, di forma conica, costruite su un’intelaiatura di 15 pertiche conficcate nel terreno e unite al vertice, ricoperte di pelli di bisonte, di bufalo o di daino decorate con diversi motivi. All’interno, al centro è collocato il fuoco in corrispondenza di un foro che permette l’uscita del fumo all’esterno.
Hanok
È la casa tipica in Corea, ha pilastri in legno, pareti di fango, un daecheongmaru (pavimento in legno / portico) per il controllo della temperatura durante le diverse stagioni, e un cortile o un giardino. La particolarità di queste abitazioni è nel tetto che può essere di vari tipi: paglia, legno, tegole e ghiaia a seconda della regione nella quale veniva costruita, il tipo di clima e la classe sociale.
Yurta
La Yurta è la casa tipica dei pastori nomadi dei paesi dell’Asia Centrale, soprattutto della Mongolia del Kazakistan e dell’Uzbekistan. Si tratta di una tenda con struttura in legno ricoperta da tappeti e feltro di cammello. È possibile vivere l’esperienza di alloggiare in una yurta soprattutto lungo l’antica via della seta. Anche queste abitazioni sono concepite per essere “smontabili”. Grazie ad una stufa posizionata al centro della struttura, sono perfettamente riscaldate in inverno e ventilate d’estate. Spesso sono arredate con i tipici letti in legno dipinto e intagliato che rendono l’ambiente interno molto accogliente e perfetto per la convivialità.
Case con i tetti di paglia
Il tetto di paglia è presente in molte abitazioni tipiche in Europa, in Asia, in particolare in Giappone e in alcuni Paesi tropicali (per esempio le isole Figi, le Hawaii e il Kenya). Generalmente si utilizzano colmi di paglia o stoppie, ma è possibile trovare anche altri materiali vegetali secchi.
In Italia questa tipologia costruttiva è diffusa in varie parti del territorio: nella parte settentrionale con il casoni del Veneto e delle case rurali o montane in Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige. A sud troviamo queste abitazioni tipiche soprattutto in Sicilia con il cosiddetto pagliaio o “paghiaru” diffuso nelle zone montane e agricole e in Sardegna con le case di falasco nella penisola del Sinis.
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it
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