Le iniziative sostenibili nel mondo: il nuovo materiale in grado di immagazzinare energia solare per mesi

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Tra le iniziative sostenibili nel mondo c’è la scoperta dei ricercatori della Lancaster University che hanno ideato il nuovo materiale in grado di immagazzinare energia solare per mesi. Questo è un nuovo materiale composito capace di catturare energia termica del sole e immagazzinarla per lunghi periodi.

Immagazzinare energia solare

Tramite il fotovoltaico è possibile immagazzinare energia solare solo per alcuni giorni. Infatti, l’energia solare è trasformata in elettricità e può essere conservata per brevi periodi nelle batterie. Immagazzinare energia solare per lunghi periodi non è un’impresa semplice. Tuttavia, oggi grazie ad una ricerca svolta da importanti chimici, è possibile farlo anche per mesi o anni. Una ricerca dedicata all’accumulo solare sta, infatti, studiando materiali che, tramite i propri legami, possano comportarsi come delle batterie termiche.

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Le iniziative sostenibili nel mondo: il nuovo materiale in grado di immagazzinare energia solare per mesi – Unsplash foto di Andreas Gucklhorn

Il nuovo materiale per immagazzinare energia solare

Il nuovo materiale per immagazzinare energia solare è stato messo a punto nell’ambito della ricerca Long-Term Solar Energy Storage under Ambient Conditions in a MOF-Based Solid–Solid Phase-Change Material. Questo studio è stato redatto da alcuni scienziati della Lancaster University che hanno studiato una particolare struttura di metallo-organica chiamata anche MOF. Pertanto, hanno scoperto la sua capacità di immagazzinare energia solare a temperatura ambiente anche per più mesi. Con la possibilità di rilasciarla nel momento in cui se ne ha bisogno sotto forma di calore.

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La struttura innovativa metallo-organica

I MOF sono costituiti da una rete di ioni metallici collegati da molecole a base di carbonio e formano strutture tridimensionali. Questi composti sono caratterizzati da un’incredibile porosità che permette loro di formare materiali compositi e ospitare altre piccole molecole all’interno dei loro buchi. Nel dettaglio, la ricerca della Lancaster University si è focalizzata su una struttura metallo-organica, sintetizzata precedentemente da un team di ricerca presso l’Università di Kyoto in Giappone, nota come “DMOF1”.

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DMOF1 e azobenzene per immagazzinare energia solare

Gli scienziati hanno caricato i pori della MOF con molecole di azobenzene. Questo è un composto che assorbe bene la luce e agisce come un foto-interruttore molecolare. Infatti, ha la capacità di assumere strutture diverse ed è caratterizzata da varie differenti proprietà fisiche e chimiche. Per di più, è in grado di passare da una forma “più energetica” ad una “meno energetica”. I ricercatori hanno esposto il materiale ai raggi della luce UV, che hanno fatto cambiare forma alle molecole di azobenzene creando una configurazione tesa all’interno dei pori MOF. Grazie a questo processo sono riusciti ad immagazzinare l’energia del sole senza problemi di tempistiche temporale. Inoltre, per rilasciarla, basta applicare un po’ di calore esterno per provocare un rapido cambiamento di stato, che a sua volta fornisce altro calore.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia le batterie domestiche stanno crescendo grazie alla detrazione del 50%. Infatti, attualmente sono presenti 36mila sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico. I dati mensili del 2020 – creati da ANIE Rinnovabili – mostrano un calo delle installazioni nei soli mesi di marzo e aprile attribuibile al rallentamento delle attività a causa del lockdown, compensato però dal picco delle installazioni nei mesi di giugno e luglio 2020
  • ANIE Rinnovabili è l’associazione che all’interno di ANIE Federazione raggruppa le imprese operanti nel settore delle fonti rinnovabili elettriche rappresentando l’intera filiera: dai costruttori di tecnologie e di impianti ai fornitori di servizi ed ai produttori di energia.

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