Andare a convivere è un passo tanto bello quanto importante per una coppia, che spesso può spaventare o far nascere dubbi. Capiamo insieme quando è il momento giusto per la convivenza.
Quand’è il momento giusto per la convivenza?
Comprendere quando sia il momento giusto per la convivenza spesso può sembrare molto difficile ma grazie ad alcuni consigli è possibile capire se è giunto il momento per fare il grande passo. Per iniziare è bene sapere che il momento perfetto esiste ma non arriva per tutti allo stesso tempo. Ognuno infatti avrà un percorso di vita e di coppia differente: c’è chi va a convivere pochi mesi dopo il fidanzamento e chi, invece, intraprende questo cammino dopo anni. Inoltre, è importante spere che per essere pronti alla convivenza è necessario possedere alcune consapevolezze. I due partener dovranno aver compreso, infatti, che entrambi possono mostrarsi per quello che sono davvero, sapendo che difetti, discussioni e delusioni fanno parte del gioco chiamato amore. Infine, è importante avere la consapevolezza che il rispetto reciproco è la base da cui partire per poter realizzare sogni e convivere serenamente.
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Il momento giusto per la convivenza: come dare risposte alle proprie domande
Quando si tratta di intraprendere un percorso di convivenza sono molte le domande che ci si pone ed i dubbi che prendono il sopravvento. Se ci sono problematiche o perplessità riguardanti la propria persona, come ad esempio la propria autonomia e l’autostima di sé è bene risolverli e lavorare su se stessi, prima di iniziare una convivenza. Quest’ultima, infatti, richiede fiducia reciproca e se esistono problemi di fiducia in sé stessi sarà difficile riuscire a fidarsi davvero del prossimo. Se, invece, i timori nascono da questioni riguardanti il partner, come, ad esempio, una distanza emotiva, la scarsa fiducia o l’incapacità di condividere il quotidiano è importante riflettere poiché questo potrebbe non essere il momento giusto per la convivenza. Questi fattori, infatti, potrebbero ostacolare il raggiungimento di un clima positivo all’interno della coppia, fondamentale per realizzare progetti comuni.
Le difficoltà a cui una convivenza forzata può portare
Parlando di vita insieme è importante osservare le difficoltà e le situazioni a cui porterebbe una convivenza forzata. Si arriva a quest’ultima spesso a causa di pressioni del partner, perdendo così l’equilibrio che consente alla coppia di vivere l’esperienza in maniera “sana”. In questi casi, infatti, si arriva ad uno sbilanciamento, dove uno prevale sull’altro, diventando dominante. Le convivenze iniziate a causa di eccessive pressioni possono durare a lungo, ma un componente della coppia si sentirà dominante o, addirittura onnipotente, mettendo l’altro in una posizione inferiore e di debolezza. A causa di ciò, quindi, il dominato non riuscirà a soddisfare le proprie necessità, finendo per annullarsi pur di portare avanti la convivenza. Fortunatamente, però capita che questa parte debole della coppia prenda consapevolezza della situazione, interrompendo la convivenza e comprendendo l’inesistenza di un buon equilibrio.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Le coppie che decidono di convivere oggi sono molte, al contrario dei decenni passati: nel 1988 solo il 2,5% delle coppie sposate convivevano prima del matrimonio;
- Secondo gli studi una fondazione europea che si occupa di politiche sociali il 7% degli italiani convive con il proprio partner
Credits immagine in evidenza: www.unsplash.com
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