Fare un orto da zero: cosa sapere per iniziare

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Fare un orto da zero è un’attività che può portare benefici a chiunque; scopriamo insieme da dove iniziare.

Decidere di fare un orto da zero non è sempre facile, soprattutto all’inizio, quando si cerca di capire come muovere i primi passi. Sicuramente ci vogliono passione e metodo ma, con piccoli accorgimenti e tanta cura tutti possono avere il proprio angolo di orto nei pressi della propria casa.

Fare un orto da zero: cosa sapere per iniziare
Foto di Canva

Fare un orto da zero: gli attrezzi

La prima cosa da fare è procurarsi gli attrezzi giusti. Ecco una lista di articoli necessari:

  • vanga – smuove il terreno profondo
  • forca – per spostare l’erba
  • zappa – sgretola le zolle
  • cesoie – per la potatura
  • rastrello – livella il terreno
  • guanti – per proteggersi dalle irritazioni e dalle spine

Il terreno per fare un orto da zero

A questo punto bisogna trovare il terreno da coltivare. Lo si può anche chiedere in affitto a qualcuno, ad esempio alle amministrazioni comunali. L’importante è che non sia troppo lontano da casa perché richiede un impegno quotidiano.

Se invece un pezzo di terra lo si possiede già, bisogna verificare che vada bene. Il posto giusto non deve essere sassoso e deve essere esposto al sole. Attenzione anche alla pioggia. Se questa “allaga” tutto potrebbe creare una palude, mentre l’ideale è che il suolo sia drenante.

Ora bisognerà pensare a levare l’erba e pulire da radici e sassi. Si passerà poi a un’aratura o una vangatura spargendo del concime sul terreno fino a zappettare e spianare col rastrello.

Fare un orto da zero: cosa sapere per iniziare
Foto di Canva

Quando fare un orto da zero

Si può cominciare a fare l’orto in ogni momento, basta preparare il terreno e scegliere piante adatte al periodo. Ci sono però periodi dell’anno che sono migliori.

Sicuramente un mese ottimo è febbraio, verso la fine. Il terreno comincia a sgelare e diventa più facile da lavorare. Anche se fa ancora troppo freddo per piantarci gli ortaggi, il terreno va preparato prima della semina e in questo mese se ne ha tutto il tempo.

Anche i mesi primaverili sono un altro buon momento per iniziare. Mentre si prepara il terreno, è già possibile seminare le piantine in vasi e tenerle in casa o sotto una piccola serra. Appena il terreno sarà fertile sarà possibile trapiantarle senza temere che qualche gelata le uccida.

Come coltivare l’orto partendo da zero

Un consiglio per chi inizia a fare l’orto da zero, è quello di scegliere piantine già formate comprate in vivaio. Hanno un costo più alto rispetto ai semi ma sono più facili da gestire, soprattutto per chi è alle prime armi. Per cominciare, scegliere solo pochi tipi di ortaggi, magari 3 o 4, più qualche pianta di lavanda che serve a tenere lontani gli insetti dannosi.

Una volta inumidito il terreno, fare dei fori a circa 60 cm l’una dall’altra, accertandosi che le radici siano ben coperte. A questo punto innaffiare l’orto per agevolare l’attecchimento.

Creare piccoli sentieri tra le diverse file di ortaggi, consente il passaggio per poter curare ogni pianta, senza danneggiare le altre. È inoltre utile posizionare le piante più alte nel lato a nord in modo da non ombreggiare eccessivamente le altre. Alcune piante come piselli, fagioli e pomodori potranno necessitare di alcuni supporti poiché cresceranno molto in altezza.

Quanta terra serve per vivere autosufficienti: tutto quello che c’è da sapere sull’orto

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Il concime migliore è il letame. Naturale e ricco di micronutrienti, anche se è difficile da reperire per un privato e anche abbastanza costoso. Un’alternativa più economica nonché ecologica è il compost, un miscuglio di rifiuti da cucina e terreno. Decomponendosi, il materiale organico diventa fonte di preziosi micronutrienti per le piante.
  • Si può coltivare un orto anche in vasi e vasche, così da rendere mobile la coltivazione. Gli appositi contenitori devono avere alla base uno strato di argilla per il drenaggio e sopra un miscuglio omogeneo di terriccio, torba, sabbia, perlite e vermiculite.

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