In Italia ci sono numerosi ecovillaggi in cui soggiornare o addirittura scegliere di andare a vivere. Si tratta comunità basate esplicitamente sulla sostenibilità ambientale e biologica, dove gli abitanti vivono dunque secondo modelli di sostenibilità ecologica, socioculturale, ed economica per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Gli ecovillaggi in Italia dove andare a vivere
Tutti i residenti, dunque, vivono secondo uno stile di vita alternativo ai classici e comuni modelli socio-economici più diffusi. A prova di ciò, l’uso di energie rinnovabili e di soluzioni a zero impatto ambientale, come l’alimentazione per esempio, basata su permacultura o altre forme di agricoltura biologica. Gli insediamenti, invece, possono essere costituiti da case antiche in pietra o dalle più rivoluzionarie case in lamellare di legno coibentato.
Di ecovillaggi ce ne sono migliaia in tutto il mondo. L’area più ricca di ecovillaggi nel pianeta è senza dubbio il continente americano: conta circa 2.000 comunità, il 90% delle quali si trova negli Stati Uniti.
Gli ecovillaggi in Italia: la lista dal sud al nord
Ma anche in Italia è possibile trovare diversi ecovillaggi. Vediamo insieme dove poterne trovare in una lista raggruppata per regione.
Sicilia
Eco-House
Si tratta di un villaggio vegetariano nel siracusano: la dieta, quindi, è rigorosamente vegetariana, tendenzialmente vegan. circondata da quasi un ettaro di terreno, ricicla l’acqua, non usa sostanze nocive per l’ambiente, pratica il riuso delle risorse, il car-sharing ed il baratto. Produce olio, carrube, mandorle, pane e dolci di pasticceria naturale per il finanziamento delle attività di volontariato ambientale.
Propone un’accoglienza ecologicamente sostenibile, etica e solidale: tutti i contributi per l’ospitalità e le attività svolte permettono la manutenzione della sede e finanziano progetti di solidarietà a favore dei bambini. Particolarmente valorizzata l’organizzazione di campi internazionali estivi di volontariato, nel cui indotto finiscono anche molti proventi di altre iniziative (cene, conferenze, seminari, concerti, ecc…).
Per maggiori informazioni: ecohouse.news@gmail.com
Balo l’Area
Il progetto nasce dall’amore per la terra, il mare e la montagna, dal desiderio di valorizzare il nostro patrimonio culturale riscoprendone le tradizioni, dalla voglia di reinventarsi e sfruttare le potenzialità che ci offre il progresso per una pratica tanto primordiale come l’agricoltura. Recupero del paesaggio, attraverso la protezione del suolo eliminando il pascolo intensivo, evitando le lavorazioni profonde del terreno, ripiantumando sia colture agricole che boschive. Aumento della biodiversità tramite l’attivazione di pratiche agricole orientate alla permacultura. Riabilitazione delle strutture, utilizzando materiali eco-compatibili, valorizzando tecniche tradizionali e maestranze locali, operando scelte che pur preservando la bontà del preesistente mirino al miglior efficientamento energetico dell’edificio. Gestione delle risorse, attraverso un impianto di fitodepurazione che consente il totale riutilizzo delle acque bianche e grigie per l’irrigazione delle aree verdi.
Per maggiori informazioni: www.bagolarea.it
Marco Calignano e il nuovo concetto di abitare, tra innovazione e sostenibilità
Calabria
Arcipelago Sagarote
Si tratta di un’associazione di volontariato senza fini di lucro e movimento umano in cui arte e pensieri possono essere liberamente espressi. Vive in un contesto rurale al fine di ristabilire un equilibrio armonico tra l’uomo e l’ambiente. L’Arcipelago Sagarote è natura, animali, incontro, teatro, orti, video, artigianato artistico, musica, laboratori, asini, accoglienza, marionette, attività ludiche. Mira a promuovere un nuovo modello di vita sostenibile e di autosostentamento per migliorare la qualità della vita e consolidare valori umani di solidarietà e uguaglianza. E’, inoltre, un luogo in cui il mondo degli ugual-abili è in contatto con quello dei divers-abili in modo naturale e lieve.
Per maggiori informazioni: arcipelagosagarote.blogspot.it
Puglia
Comune di Urupia
Si tratta di una comunità libertaria nel Salento, nata all’inizio degli anni novanta. I suoi principi costitutivi sono soprattutto l’assenza della proprietà privata e il principio del consenso, ossia l’unanimità delle decisioni. Urupia dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 ettari di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di macchia mediterranea.
Per maggiori informazioni: urupia.wordpress.com
Giardino della Gioia
L’ecovillaggio è immerso in un uliveto secolare ad un chilometro dal mare di Torre Mileto, comune di San Nicandro Garganico, Foggia, nel parco nazionale del Gargano. Promozione della permacultura, tendenza all’autosufficienza energetica ed alimentare, utilizzo di metodi di coltivazione innovativi e naturali come l’orto sinergico, accorgimenti ecologici e di autoproduzione energetica: sono questi gli aspetti principali dell’ecovillaggio. L’ospitalità è aperta a tutti in scambio lavoro, partecipazione alle attività quotidiane ed un contributo economico basato sul dono.
Per maggiori informazioni: giardinodellagioia.wix.com
Quanta terra serve per vivere autosufficienti: tutto quello che c’è da sapere sull’orto
Umbria
Utopiaggia
L’idea di base è quella di vivere in campagna uno stile di vita semplice riducendo la nostra dipendenza dai mercati, dal lavoro remunerato e dalla proprietà. Negli anni sono nati gli orti, un gregge di pecore, un laboratorio di formaggio, uno di ceramica e uno per la tintura di fibre naturali con colori altrettanto naturali. I promotori sono un folto gruppo di giovani tedeschi, cui si sono associati, più tardi, un paio di italiani.
Per maggiori informazioni: www.utopiaggia.eu
Il Vignale
Nasce con l’intenzione di sviluppare e diffondere un modello di vita che permette di riconoscere e soddisfare i bisogni autentici della persona creando una comunità agricolo-culturale residenziale, volta a realizzare un modo di vivere compatibile con l’ambiente naturale circostante e con la dignità dell’essere umano. I membri hanno abbracciato con molta serietà e passione l’idea dell’autosufficienza, caratterizzata da una dimensione sociale aperta a scambi col territorio circostante attraverso confronti, ospitalità e promozioni di attività culturali e ricreative orientate anche al benessere psico-fisico. Le decisioni vengono prese col metodo del consenso e seguono i principi della comunicazione non violenta, ritenuta dal gruppo, fondamentale per la nascita, crescita e sviluppo dell’ecovillaggio.
Marche
La città della Luce
Si tratta di una una comunità intenzionale basata sulla sostenibilità, ambientale e relazionale. Tutti coloro che decidono di far parte della Città della Luce sposano uno stile di vita fondato sulla sobrietà, o meglio su una “lussuosa semplicità”: ridurre al minimo l’impatto ambientale e ogni tipo di “spreco”, impiego di di energie rinnovabili e l’autosufficienza alimentare. Attualmente l’ecovillaggio è composto da circa 25 membri, da 2 a 80 anni di età, e ci sono persone in attesa di prendere parte del progetto, che possono crescere in numero nel corso del tempo, in coincidenza con la crescita dell’efficienza dell’organizzazione.
Per maggiori informazioni: www.lacittadellaluce.org
Progetto Sole-Mare-Terra
Un ecovillaggio in Co-Housing in provincia di Ascoli Piceno, molto simile ad una gestione condominiale che permette ad ognuno di contribuire con una propria quota d’investimento, ma la proprietà acquistata rimarrebbe nella sua piena e totale disponibilità. La gestione in co-housing permette di mettere in comune alcuni servizi (serra, attrezzature per la produzione del vino o per la lavorazione dei campi, pozzi o bacini per l’irrigazione, impianti per la produzione di energia rinnovabile, ecc…) che, oltre a far risparmiare denaro e a razionalizzare i costi, consentirebbero di ottenere un utile.
Toscana
Nasce nel 2006 e si trova in un casolare immerso nel verde nei pressi del Parco Naturale “Le Cornate”. L’associazione nasce con lo scopo di realizzare uno stile di vita semplice nel pieno rispetto della natura e delle sue risorse. L’esperienza quotidiana si fonde e si collega ai principi essenziali dell’agri”cultura” naturale e della Permacultura. Vengono utilizzate energie rinnovabili (pannelli fotovoltaici, e un semplicissimo sistema per avere acqua calda) ed è in progetto la realizzazione di impianti di fitodepurazione e di gestione dell’acqua.
Per maggiori informazioni: www.associazionerays.org
Ecovillaggio di Upacchi
Un piccolo borgo in provincia di Arezzo, ristrutturato secondo i principi della bioedilizia. Oggi vivono a Upacchi 12 famiglie, 4 case non sono abitate tutto l’anno. Tanti hanno professioni “verdi”, come coltivare le erbe medicinali, costruire stufe a legna, curare giardini in maniera ecologica. L’acqua potabile proviene da una sorgente di proprietà, non è clorata e viene depurata in degli impianti di fitodepurazione. Le case sono state ristrutturate con materiali naturali come pietra, legno, paglia, argilla e sono scaldate prevalentemente a legna, con impianti ad alto rendimento. Gli orti di casa sono coltivate con metodi biologici e oltre alle macchine degli abitanti e i loro ospiti non c’è altro traffico.
Per maggiori informazioni: eccoupacchi.eu
La Comune di Bagnaia
Nasce nel 1979, con l’idea di sperimentare nel quotidiano la condivisione delle risorse umane ed economiche e una vita di gruppo che preveda la comprensione, il rispetto reciproco e la collaborazione. La struttura abitativa e aziendale è situata ai margini di un piccolo borgo in collina, a 12 km da Siena, per cui si ha la possibilità sia di godere della quiete della campagna che di partecipare alla vita del paese e della città. L’abitazione è un antico fabbricato rurale in parte ristrutturato per le particolari esigenze della comune. Ogni membro ha la sua camera, mentre gli altri spazi sono collettivi. Si ospitano persone interessate alla vita comunitaria o all’agricoltura biologica, in cambio di aiuto nei lavori.
Per maggiori informazioni: pagina dedicata sul sito Rive
Il Popolo degli Elfi
A partire dagli anni Ottanta, l’Appennino pistoiese ospita una delle esperienze più originali del movimento comunitario italiano, si tratta del Popolo degli Elfi. Ad oggi vi sono oltre quindici nuclei, alcuni distanti anche un’ora di cammino a piedi. La maggior parte delle abitazioni è priva di elettricità e si pratica l’autosufficienza. Si vive raccogliendo frutti ed erbe spontanee, coltivando ortaggi, cereali, castagne, olive e allevando alcuni capi di bestiame, il tutto esclusivamente per la loro sussistenza. I prodotti della terra e i raccolti vengono infatti ripartiti fra tutti i villaggi in base alle necessità. Il lavoro è manuale e di gruppo, oltre alle coltivazioni si lavora all’autoristrutturazione di diverse case in pietra abbandonate da oltre venti anni e per la maggior parte semidiroccate.
Per maggiori informazioni: pagina dedicata sul sito Rive
In un antico podere, dieci persone condividono l’esperienza di armonizzarsi sia con la natura esterna che con quella interna. Si produce olio, birra, pane, uova, verdure e quant’altro. L’obiettivo è anche quello di produrre autonomamente energia elettrica. La porta è aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo in cambio di vitto e alloggio.
Per maggiori informazioni: www.poderenoceto.blogspot.it
Trascorrere le vacanze in fattoria
Veneto
Co-Housing Rio Selva
Questo progetto nasce dalla volontà di Anna e Bruno, due pensionati che hanno deciso di ristrutturare il proprio casolare di campagna per ricavarne una serie di alloggi volti ad ospitare altre persone desiderose di mettersi in gioco in una nuova vita, rurale e comunitaria. Oggi la loro casa è: fattoria didattica, gruppo d’acquisto, agricoltura biologica, musica, arte ed accoglienza sociale. Tutto questo realizzato con spirito etico e nel pieno rispetto della natura, del luogo, degli animali, e del rapporto creativo e armonioso con se stessi, gli altri e l’ambiente.
Per maggiori informazioni: www.rio-selva.blogspot.it
Emilia Romagna
Ecovillaggio Lumen
L’ecovillaggio Lumen è una comunità intenzionale, fondata nel 1992, formata attualmente da 63 persone mosse da ideali di pace, etica, rispetto per l’ambiente, attenzione allo sviluppo armonico degli esseri umani attraverso la promozione di sani stili di vita. Attualmente, Lumen sta progettando la realizzazione di un nuovo ecovillaggio in cohousing a San Cresci, nelle colline del Mugello a pochi chilometri da Firenze. Può ospitare comodamente circa 40/50 famiglie, con tutti gli spazi da condividere per oltre 1000 mq. che sono stati già previsti.
Per maggiori informazioni: www.naturopatia.org/ecovillaggio
Villaggio Ecologico Granara
Il progetto nasce a Milano verso la fine degli anni ’80, da un gruppo di ventenni desiderosi di dare il loro contributo alla “salvezza” del pianeta, già attivi nel campo della solidarietà. Le tecniche adottate sono quelle della bioedilizia e dell’autocostruzione, tentando di valorizzare al massimo i materiali offerti dal territorio. Il risparmio energetico è una delle priorità della comunità. Sui tetti restaurati vengono montati pannelli solari per l’acqua calda, i gabinetti approntati sono a compostaggio a secco e gli impianti di riscaldamento sono prevalentemente a legna (alcuni con integrazione solare e/o di gas).L’agricoltura è biologica, con orto e pollaio in condivisione, cercando di raggiungere una discreta autosufficienza alimentare. Ogni nucleo familiare ha una propria casa ed una propria economia privata.
Per maggiori informazioni: www.granara.org
Ecovillaggio Tempo di Vivere
Questo progetto nasce dalla volontà di superare il disagio e la frammentazione sociale. Si tratta di una comunità intenzionale, autonoma e autogestita, in cui ognuno può portare le proprie esperienze e competenze per arrivare all’obiettivo comune di un’esistenza basata sulla centralità del singolo, nella condivisione e nella collaborazione, che permette una crescita individuale e collettiva. Ciò che da soli sembra impossibile diventa fattibile quando non ci sente più entità distinte, ma un gruppo di persone che collabora ad un fine comune.
Per maggiori informazioni: tempodivivere.it
Liguria
Si tratta di un piccolo borgo situato a pochi chilometri da Ventimiglia. Nelle opere di restauro vengono impiegati pietra naturale locale, calce (per gli intonaci e le pitture murali) e materiali isolanti naturali (sughero, fibre di cocco). Tutti serramenti sono in legno sostenibile, e gli smalti e le pitture murali sono ecologiche. Si produce acqua calda con pannelli solari, e sono presenti impianti di riscaldamento a bassa temperatura sia nella struttura ricettiva sia in alcune case private. Gran parte dell’energia elettrica del centro culturale viene autoprodotta con i pannelli fotovoltaici. Sono presenti diversi orti e frutteti, ispirati ai principi della permacultura, che forniscono verdura e frutta fresca, ed altre coltivazioni sono in via di realizzazione. Vengono prodotti in casa molti alimenti: olio d’oliva, pane, pasta fresca, miele, marmellata, yogurt, gelato, tisane di erbe locali. Il cibo acquistato è in gran parte biologico, o di provenienza locale, o almeno nazionale. Non vengono utilizzati alimenti surgelati, precotti, geneticamente modificati, basi pronte, e in inverno viene utilizzato il forno a legna per la preparazione di pane e pizze. Il villaggio dispone di 5 automobili per 20 residenti, ma viene incoraggiato l’uso del trasporto pubblico anche per gli ospiti (treno e corriera locale). Nell’ecovillaggio sono presenti anche due bellissimi asini che aiutano per trasporto da e per le campagne.
Per maggiori informazioni: www.torri-superiore.org
Abitare sostenibile, 6 abitudini da adottare
Piemonte
Comune di Olat
Si trova nell’antica Val Chiusella, dove è sorta la più conosciuta realtà di Damanhur. La proprietà della terra è dell’Associazione Olat Terra che ne ha venduto e ne vende delle sezioni, assieme a cascine generalmente diroccate, alle persone che hanno aderito ed aderiscono al progetto. Un ruolo di primo piano è ricoperto dall’artigianato. Ogni persona che vive ad Olat ha un suo lavoro ed una propria economia privata, pur a fronte di una cassa comune.
Per maggiori informazioni: www.viverealtrimenti.com/comune-di-olat
Cooperativa di Bordo
Attiva dal 1982, ha come principale obiettivo la ristrutturazione di un antico villaggio abbandonato, in questo caso di bassa montagna e ai confini con la Svizzera. Bordo si trova nel Parco Naturale dell’Alta Valle Antrona, immerso in un’ambiente naturale riposante. E’ raggiungibile soltanto a piedi, ma è attiva una teleferica per il trasporto dei materiali. Il villaggio si compone di case in pietra ristrutturate in modo semplice, ed è conosciuto ed apprezzato come sede di corsi e seminari, ma anche come luogo per le vacanze.
Per maggiori informazioni: www.bordo.org
Federazione di comunità di Damanhur
Damanhur è attiva dal 1975. E’ una Federazione di Comunità spirituali sita a nord del Piemonte, tra Torino e Aosta, in un raggio di 15 chilometri che comprende al centro la Valchiusella, una valle ancora verde e pulita in cui i seicento cittadini di Damanhur che vi abitano hanno dato vita a una società multilingue, aperta agli scambi con il mondo e le diverse culture dei popoli. Damanhur accoglie migliaia di visitatori ed attira l’interesse di studiosi e ricercatori da tutto il mondo nel campo delle scienze sociali, dell’arte, della spiritualità, della sostenibilità ambientale. Secondo la visione dei cittadini di Damanhur, la vita è continua trasformazione e rinnovamento conseguite attraverso il confronto con gli altri, per far emergere la propria parte più vera che ci collega all’essenza divina dell’universo. Per sottolineare l’importanza del cambiamento, del rispetto per la vita e dell’umorismo che deve guidare ogni trasformazione, i damanhuriani adottano un nome di animale e di vegetale che usano quotidianamente. Il rispetto per l’ambiente è uno dei fondamenti del pensiero damanhuriano. I damanhuriani coltivano e allevano biologicamente, ristrutturano e costruiscono secondo i criteri della bioedilizia, hanno sviluppato aziende di progettazione e installazione nel campo delle energie rinnovabili, prediligono i metodi di cura naturali ed una visione olistica della medicina.
Per maggiori informazioni: www.damanhur.org
Villaggio Verde
Il Villaggio Verde di Cavallirio (NO) è un progetto di eco-villaggio ideato agli inizi degli anni ’80 da Bernardino del Boca, come centro sperimentale per l’evoluzione della coscienza, un libero laboratorio del vivere ricercando l’armonia con sé stessi, gli altri e la natura. Al momento raggruppa una ventina di abitanti, tra cui 4 bambini e circa 200 simpatizzanti esterni, desiderosi di fare esperienza di un nuovo modello di vita, che si contrappone a quello frenetico e inquinante delle città. Non vi è un’ispirazione politica o religiosa prevalente, né una regolamentazione rigida: ognuno è libero di partecipare alle attività comuni secondo le sue disponibilità ed inclinazioni, in base alle necessità del gruppo e alla propria coscienza e responsabilità individuale.
Per maggiori informazioni: www.villaggioverde.org
Perché mangiare biologico fa bene alla salute e all’ambiente?
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Europa i Paesi con più ecovillaggi sono la Gran Bretagna e l’Irlanda con 250 comunità, seguite da Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. In Italia, in totale, se ne contano una quarantina.
- Una importante spinta allo sviluppo degli ecovillaggi si ha nel 1995, con la fondazione della Global Ecovillage Network (GEN), un’associazione che promuove la conoscenza e l’interscambio di informazioni tra i diversi ecovillaggi presenti nel mondo.
- Nel 1996 nasce la Rete Italiana dei Villaggi Ecologici (RIVE), in occasione del convegno “Ecovillaggi: una soluzione per il futuro del pianeta”, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Alessano e dal Centro Studi Cosmòs di Milano.
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