Il sonno viene come l’avanzare della marea. Opporsi è impossibile. È un sonno così profondo che né lo squillo del telefono né il rumore delle auto che passano fuori mi arrivano all’orecchio. Nessun dolore, nessuna tristezza laggiù: solo il mondo del sonno dove precipito con un tonfo.
Banana Yoshimoto
Dormire bene è un aspetto necessario per mantenere alto il benessere e la qualità della vita. Si tratta di una vera e propria attività “essenziale”.
Come dormire bene: ecco 5 consigli utili. Senza il sonno l’organismo, con particolare riferimento al sistema nervoso deputato alla regolazione centrale (cervello), non può sopravvivere. Esattamente come respirare e nutrirsi, dormire è un bisogno primario imprescindibile. L’incidenza dei disturbi del sonno è maggiore nei paesi industrializzati ed ancor più in quelli nordici, alle latitudini in cui le ore di luce e buio seguono ritmi molto diversi nell’arco dell’anno. Inoltre, non riposano in maniera corretta soggetti altamente stressati, i depressi, gli ansiosi, i tossicodipendenti, gli alcolisti e gran parte di quelli che accusano sintomi o patologie di natura psicologica-neurologica-psichiatrica.
Quali sono i principali benefici di una notte di sonno?
- Il cervello scarica le tossine;
- Dormire bene aiuta a prevenire le malattie neurodegenerative;
- Un buon sonno migliora la capacità di apprendimento;
- Un sonno ristoratore aiuta a liberare dallo stress.
Come dormire bene: ecco 5 consigli utili
Se si vuole piombare in un profondo sonno ristoratore e dire addio alle lunghe notti insonni passate a contare le pecorelle o rimuginare sui pensieri negativi, applicare i consigli presenti nel libro di Elisa Lotter potrebbe essere una buona soluzione. Eccone 5 interessanti:
- Cercare di essere regolare. Andare a letto e mettere la sveglia più o meno alla stessa ora ogni giorno. Creare una routine fa sì che il corpo si abitui ad addormentarsi e svegliarsi al momento giusto anche senza sveglia. Una routine che preveda otto ore di sonno al giorno sarebbe l’ideale.
- Evita di guardare la TV usare il pc o lo smartphone per almeno un’ora prima di coricarsi. La luce blu prodotta dagli schermi, infatti, interferisce con la produzione di melatonina da parte dell’organismo, mandando in tilt l’orologio biologico e, di conseguenza, la prospettiva di una lunga nottata di sonno.
- Creare una routine serale da seguire prima di andare a letto. Leggere, scrivere su un diario, ecc. La routine aiuterà il corpo a prepararsi al sonno.
- Mantenere la temperatura della camera da letto tra i 15°C e i 20°C. Se la temperatura della stanza è troppo alta o le coperte sono troppo pesanti, il corpo farà fatica a raffreddarsi, aumentando la difficoltà ad addormentarsi.
- Fare una bella doccia calda. La doccia aumenta la temperatura corporea: finita la doccia infatti, la temperatura comincerà a scendere e il corpo saprà che è ora di dormire.
Come dormire bene: ecco 5 consigli utili
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- La Treccani definisce la parola dormire come: “dormire v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; dormono una accanto all’altra come i morti nella fossa comune, e il sonno non è riposo (Elisabetta Rasy); d. all’aperto, a ciel sereno (scherz., con lo stesso senso, all’albergo della bella stella); d. sdraiato in un prato; non mi è riuscito di d. tutta la notte; andare a d.; mettersi a d.; mandare, mettere i bambini a d.; d. profondamente, sodo, saporitamente; d. come un ghiro, come una marmotta, come un tasso; dorme che non lo sveglierebbero le cannonate; d. in piedi, d. a occhi aperti, cascare dal sonno (e in senso fig., essere addormentato, cioè ottuso, distratto e sim.); d. con gli occhi aperti, d. con un occhio solo, vigilare anche nel sonno; dormirsela, dormire tranquillamente e con gusto; chi dorme non piglia pesci (prov.); d. con qualcuno, nello stesso letto o nella stessa stanza (ma, soprattutto quando si tratti di persone di sesso diverso, l’espressione è spesso eufemistica, così come d. insieme). In qualche frase, per lo più formata con la prep. da e l’infinito, indica la stanza, il letto dove qualcuno possa riposarsi: dar da d.; cercare da d.; non ho trovato da d. in nessun posto.”
Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA