Biogas: un prodotto della fermentazione batterica

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È possibile ottenere un combustibile dai rifiuti che produciamo quotidianamente? Si, è il biogas. Una miscela gassosa composta prevalentemente da metano, prodotta dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) di certi tipi di rifiuti.

Il biogas è una realtà importante in Italia e in Europa. Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Italia è il secondo paese in Europa, dopo la Germania, per la produzione di biogas, con una capacità teorica massima di 8 miliardi di m3/anno. Un possibile guadagno sia in termini economici ma sopratutto ambientali. Infatti, è possibile utilizzare sottoprodotti agricoli, scarti di origine vegetale, rifiuti organici o reflui zootecnici, che altrimenti finirebbero in discarica come una comune spazzatura.

Biogas: un prodotto della fermentazione batterica

Un potenziale energetico ancora non del tutto espresso, anche a causa della diffidenza della popolazione italiana. Infatti, ci sono situazioni di cattiva gestione in alcune realtà lungo la nostra penisola. Ma non è sempre così, anzi, ci sono aziende virtuose che contribuiscono al benessere ambientale come la Montello S.p.A.. Una società bergamasca che si occupa del riciclaggio di plastica e frazione organica. Grazie alla raccolta differenziata, la FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) è impiegata per la produzione di biogas.

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shutterstock By Vitaliy Kyrychuk

Lo stabilimento lavora 600.000 tonnellate/annue di rifiuti organici. È una quantità pari alla produzione, nello stesso periodo, di 6 milioni di persone. La FORSU viene pre-trattata e inviata in reattori chiusi detti digestori. Qui, grazie allo sviluppo di batteri anaerobi, la sostanza organica viene trasformata in biogas, costituito da Biometano, Anidride Carbonica, ecc.. I prodotti derivanti da tale processo sono:

  • 15,8 MWh elettrici e 14,8 MWh termici. Equivalenti al fabbisogno energetico di 125.000 abitanti.
  • 32 milioni di metri cubi annui di biometano. Sufficienti a percorre 640 milioni di Km in automobile.
  • 38mila tonnellate annue di CO2 liquida. Recuperata dal processo, evitandone la dispersione in atmosfera. Utilizzabile in molti processi industriali, per esempio pr la produzione di estintori.
  • 90mila tonnellate annue di fertilizzante organico biologico. Derivato dal processo di digestione dei batteri dei rifiuti organici.

Un’azienda virtuosa che riesce a togliere dal bilancio ambientale, un totale 180.000 tonnellate di CO2 eq./anno.

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Il fabbisogno di energia elettrica in Italia nel 2016, è stato pari a 314,3 TWh.
  • Nel 2018, sono stati generati 112,8 miliardi di chilowattora da fonti rinnovabili. (Fonte Terna)

Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it

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