Si può raggiungere l’autosufficienza alimentare, coltivando e allevando per dare da mangiare alla nostra famiglia? La risposta è sì. Ma se non sai da dove partire, ecco qualche suggerimento di Habitante.
Come raggiungere l’autosufficienza alimentare
Cosa si intende per autosufficienza alimentare?
La parola è stata coniata negli anni Sessanta del Novecento. Con questo termine si definisce la possibilità per un Paese di produrre tutto il cibo necessario a sfamare la sua popolazione con un particolare interesse per i prodotti base dell’alimentazione: riso, mais e tuberi (ad esempio manioca e igname).
Con gli anni, da obiettivo politico, l’autosufficienza alimentare diventa obiettivo personale degli abitanti, che con l’avvento della tecnologia e il bombardamento invasivo della virtualità nella realtà di tutti i giorni, riscoprono il piacere del ritorno alla Natura.
Coltivare e allevare per l’autosufficienza della famiglia
L’alimentazione è un aspetto importante della vita: dal cibo che mangia, ognuno di noi si aspetta che sia in grado di sostenere in modo adeguato il suo organismo, fornendo l’energia e gli elementi nutritivi indispensabili per vivere e lavorare, che non danneggi la salute, che sia buono.
Non ultimo, si vorrebbe che l’acquisto degli alimenti non pesasse troppo sul bilancio della famiglia. Non sempre i cibi che si acquistano al supermercato soddisfano tutti questi requisiti, soprattutto l’aspetto economico: la lavorazione industriale, il confezionamento e il trasporto aumentano, talvolta a dismisura, il costo dei prodotti e quindi il prezzo finale.
L’alternativa c’è: l’alimentazione autosufficiente. Scopriamo con raggiungerla.
Autosufficienza alimentare: mangiare con l’orto autosufficiente
Una delle prime soluzioni per raggiungere l’alimentazione autosufficiente è creare un orto da coltivare che ci porti il cibo dal giardino alla tavola. Ecco qualche consiglio per l’orto autosufficiente.
Come creare un orto autosufficiente: non usare la zappa
Il suolo è la base della vita sul nostro pianeta, e quindi bisogna capire che dobbiamo prendercene cura in modo che possa supportare le piante che ci danno da mangiare. La rete alimentare del suolo è complessa e delicata e la cosa forse peggiore che possiamo farle è rivoltare e spezzare e rompere regolarmente la terra. Per tradizione scaviamo per scompattarla e creare un suolo adatto alla semina, incorporando fertilizzanti e rimuovendo le erbacce. Ci sono tanti modi per evitare di scavare regolarmente, cosicché non solo salviamo il suolo, ma anche un sacco di energie.
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Rendersi autosufficienti con il cibo: la cucina
Le conserve
Preparare in casa marmellate e conserve salate è un modo semplice per creare cibi gustosi, sempre a portata di mano, ma soprattutto per evitare sprechi. La frutta matura che non si consuma in tempo, è ottima se impiegata per creare confetture naturali da mangiare a merenda o a colazione. Lo stesso vale per le verdure dell’orto, che si conservano benissimo sotto aceto o sottolio.
Pane fatto in casa
Il problema di comprare il pane al supermercato è che spesso non si sa se è un prodotto realmente fresco o se si tratta di un pre-surgelato. Imparare a farlo in casa, servendosi soprattutto del lievito madre, può essere la soluzione migliore. I contadini possono fornirci farine a km 0, inoltre, la lenta lievitazione rende il pane più leggero e digeribile.
Dolci genuini
Alla golosità non si può rinunciare e un dolce fatto in casa è genuino e sfizioso. Prepararlo con ingredienti naturali e freschi è ancora più semplice di quanto si possa credere. Tante sono le fattorie che mettono le proprie materie prime a disposizione del pubblico, dal latte alle uova.
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Tanti modi per rendersi autosufficienti con il cibo
Arrivati a questo punto la domanda è:
Ma quanta terra serve per vivere autosufficienti?
Le risposte utili in questo articolo:
Quanta terra serve per vivere autosufficienti: tutto quello che c’è da sapere sull’orto
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Per diventare autosufficienti si può partire dall’energia. La prima cosa da fare è ridurre drasticamente i consumi per risparmiare sulle bollette della luce e del gas. Dai termosifoni ai condizionatori, fino alle lampadine stiamo attenti a non abusarne per tutto l’anno. È ancora necessario fare molto per poter vivere in maniera autonoma rispetto alla rete elettrica nazionale e alla fornitura del gas ma, nel 2012 nelle Marche è nata la prima casa off-grid autonoma. La casa viene gestita con energia pulita a impatto e chilometri zero, senza intermediari.
- È possibile considerare anche il fatto di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze gratuitamente e ricevere in cambio l’aiuto.
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