Se sei un architetto sai bene che nel tuo percorso di formazione sono indispensabili alcuni libri di architettura da leggere: vediamo quali sono se invece vuoi diventare architetto.
Libri di architettura da leggere: una filosofia concreta
Leggere e parlare di architettura sono alcune delle attività preferite di un architetto: dietro certi libri c’è una vera filosofia che si concretizza nella materia fisica che egli poi va a trattare disegnandola e costruendola. Un testo che parla di architettura è un testo che segna l’influenza, il pensiero e lo stile del periodo dell’autore: un pensiero che resta cristallizzato nei secoli e che, se sviscerato, consente di cogliere spunti di riflessione universali utili all’architettura contemporanea.
Libri di architettura da leggere: le basi di un architetto
Se sei già un architetto, molti di questi testi saranno già nella tua libreria e, magari, ti torna la voglia di rileggerne qualcuno! Se, invece, vuoi diventare un architetto, sappi che non potrai fare a meno di questo elenco di libri di architettura da leggere per formare la tua figura professionale. Ogni architetto ha insito nelle sue skills il desiderio di raccontare l’architettura: la sua idea, il suo progetto, la sua filosofia che poggia le basi sicuramente su uno di questi pilastri che andremo a vedere.
Libri di architettura da leggere da non perdere: De Architectura di Vitruvio
Primo fra tutti i libri di architettura da leggere c’è il capolavoro De Architectura di Vitruvio, il trattato che contiene tutte le informazioni greco-ellenistiche dei dati dell’ars aedificatoria. Praticamente se sei un architetto e non lo hai mai letto, dovresti ricorrere ai ripari il prima possibile, perché qui è custodito, e sapientemente raccontato, il segreto delle opere architettoniche dell’età classica. Non solo di architettura: infatti, questo libro affronta anche l’aspetto più umanistico della figura dell’architetto e il suo ruolo nella società antica. Questo è l’unico testo sull’architettura giunto integro dall’antichità, diventato il fondamento teorico dell’architettura occidentale dal Rinascimento in poi.
Libri di architettura da leggere da non perdere: Le sette lampade dell’architettura di Ruskin
“Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio non soltanto dal torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia”.
Le sette lampade dell’architettura descrive quelli che per Ruskin sono i principi generali applicabili a ogni periodo e stile. Il libro di John Ruskin, uscito nel 1849, racconta quali sono i doveri dell’architetto durante la fase di progettazione e di restauro. Egli solleva il forte dibattito sulla conservazione dell’architettura: ritiene sia importantissimo tenere gli edifici in vita, distinguendo un “restauro emotivo” da un “restauro necessario” e, talvolta, permette alle architetture di morire.
Libri di architettura da leggere da non perdere: Parole nel vuoto di Adolf Loos
Con Adolf Loos arriviamo al 1908, un bel po’ di tempo dopo. L’architetto qui scrive il suo saggio Ornamento e delitto, che viene pubblicato nel 1962 all’interno della raccolta Parole nel vuoto. Il lavoro è una riflessione sugli ornamenti degli edifici. L’autore si fa promotore di un movimento di architetti che si concentra sulla relazione forma-funzione delle costruzioni e, in seguito a questa pubblicazione, verrà considerato un anticipatore del razionalismo europeo.
Libri di architettura da leggere da non perdere: L’architettura della città di Aldo Rossi
“La costruzione di un luogo, relativamente solido, disponibile a modificazioni personali, è ancora qualcosa che posso accettare in un disordine limitato e in qualche modo onesto e che meglio risponda alle nostre possibilità”.
Ogni architetto che si rispetti ha almeno una volta letto questo libro. Siamo nel 1966 quando Aldo Rossi pubblica il suo volume L’architettura della città. Il libro, diviso in quattro capitoli, è uno studio dell’interazione fra gli elementi primari urbani (monumenti o segni rappresentativi della volontà comune) e le aree abitative. Da qui, ne deriva l’approfondimento sull’urbanistica.
Libri di architettura da leggere da non perdere: Le variazioni dell’identità. II tipo in architettura di Carlos Martì Arìs
Nel 1996, esce questo libro: Le variazioni dell’identità. Il tipo di architettura. Il pensiero di fondo di Carlos Martì Arìs denota come l’architettura sia abile nel riprodursi, essendo una struttura capace di molteplici sviluppi. La riflessione è un percorso teorico che si fa largo nel collegamento con l’esperienza dell’arte edificatoria del passato che crea il progresso.
Libri di architettura da leggere da non perdere: S,M,L,XL di Rem Koolhaas
Giungiamo a uno degli architetti più rinomati dell’architettura contemporanea nel mondo: Rem Koolhaas. Tra i suoi tanti scritti, non si può non leggere questo volume: intitolato S, M, L, XL, è organizzato secondo lo schema: small, medium, large, extra-large – in relazione all’influenza, all’impatto che gli edifici hanno avuto sul territorio. Rem Khoolaas ha riunito in questo libro scritti di viaggi, riflessioni, saggi, come fosse uno zibaldone contemporaneo, sulla città – con la sapienza di chi da vent’anni lavora nel campo dell’architettura.
Libri di architettura da leggere da non perdere: Move: Imagination, Techniques, Effects di Ben Van Berkel e Caroline Bos
“Le idee possono venire durante la lettura di un buon romanzo”.
Ben Van Berkel è un architetto di Utrecht nato nel 1957. Insieme a Caroline Bos, nel 1999, pubblica l’opera in tre volumi Move: Imagination, Techniques, Effects. La raccolta, disponibile in lingua originale, è una ricerca fra l’architettura e il mercato via via in fase di sviluppo. Si tratta di un manifesto della poetica pregettuale dalla fine degli Anni Ottana all’inizio del Duemila, un momento in cui l’architettura esplorava nuove spazialità.
Libri di architettura da leggere da non perdere: Yes is more di BIG
Yes is more è il catalogo della mostra di BIG. Il libro del gruppo danese di architetti, designer e filosofi che ha raccontato, in questo volume, il proprio approccio all’architettura. I risultati della ricerca di BIG sono stati premiati dalla Royal Academy of Fine Arts, dalla Biennale di Venezia, con il premio World Best Housing Project, e con il premio il Best Building in the Nordic Countries oltre a decine di altri riconoscimenti.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Il primo libro di architettura è stato scritto nel 15 avanti Cristo, l’ultimo nel 2010.
- L’importanza di Vitruvio è dovuta al suo trattato De architectura, diviso in 10 libri, dedicato ad Augusto (che gli aveva concesso una pensione), scritto probabilmente tra il 29 e il 23 a.C. La stesura dell’opera avvenne negli stessi anni in cui Augusto aveva in mente un rinnovamento generale dell’edilizia pubblica e mirava probabilmente a ingraziarsi l’imperatore, a cui l’autore si rivolge direttamente in ciascuna delle introduzioni preposte ad ogni libro. Nel XV secolo la conoscenza e l’interesse per Vitruvio crebbero sempre di più, soprattutto per merito di architetti e umanisti come Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Raffaello, Fabio Calvo, Paolo Giovio, fra Giocondo da Verona. Nel 1486 il trattato fu pubblicato a stampa per la prima volta da Sulpicio da Veroli. Nel 1521 uscì la prima edizione tradotta in italiano da Cesare Cesariano. Subito dopo apparvero varie traduzioni e edizioni negli altri paesi europei.
- Remment Koolhaas, conosciuto come Rem, è un architetto, urbanista e saggista olandese, tra i più noti sulla scena internazionale. Tra i più influenti e discussi teorici dell’architettura contemporanea, alcuni dei suoi libri sono diventati veri e propri best seller. Nel 1975 fonda con Madelon Vriesendorp ed Elia e Zoe Zenghelis l’Office for Metropolitan Architecture (OMA), di cui nel 1977 diverrà socia anche Zaha Hadid. Oltre alla progettazione di edifici in tutto il mondo con OMA, Koolhaas lavora a discipline non architettoniche – tra cui politica, editoria, media, moda e sociologia – attraverso il think tank AMO, fondato nel 1999, che rappresenta la controparte dell’OMA sul versante della ricerca.
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