Inquinamento indoor: come rendere salubre la casa

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L’aerazione della casa è un fattore molto importante sia per il benessere di chi ci vive sia per la salute dell’abitazione. Parliamo quindi di inquinamento indoor e di come rendere salubre la casa.

L’indice di qualità dell’aria è una caratteristica sempre più centrale per le case degli italiani. Vediamo come migliorare la salubrità degli ambienti interni.

Inquinamento indoor: la qualità dell’aria

L’aerazione naturale all’interno degli edifici rappresenta un valido indice per la qualità dell’aria degli ambienti di vita e di lavoro del benessere degli occupanti. Negli edifici di recente costruzione che presentano infissi a tenuta, non progettati per garantire un adeguato numero di ricambi d’aria, notiamo che l’aerazione attraverso l’apertura delle finestre non consente di mantenere nel tempo livelli bassi di inquinanti interni.

Ma cos’è l’inquinamento domestico e come combatterlo?

Ci sono fattori che dipendono dall’azione umana, altri dalla messa in opera dei materiali da costruzione e, in ultimo, dalla scelta dei materiali che si usurano ed emettono sostanze volatili che contrastano la salubrità della casa.

Inquinamento indoor: come rendere salubre la casa
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Inquinamento indoor: gli inquinanti più diffusi in casa

Gli inquinanti che si trovano “naturalmente” in casa sono tanti, anzi: tantissimi. Volendo, li possiamo anche suddividere in categorie. Quelli chimico-fisici come il radon, i gas da combustione, i composti organici volatili (inclusi i prodotti per la pulizia della casa) e quelli biologici, rappresentati da muffe, acari e composti allergenici.

A proposito degli agenti biologici, per esempio, è ormai assodato il collegamento tra la presenza di umidità in eccesso nelle abitazioni e proliferazione di batteri, muffe e lieviti che possono rilasciare sostanze nocive in grado di rendere l’aria inquinata in casa propria.

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Inquinamento indoor: i dati dell’OMS

Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal titolo Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale.

Lo ha confermato anche il professor Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), in occasione di un convegno tenuto presso la Camera dei Deputati a Roma sulla qualità dell’aria indoor che respiriamo:

“Tra il 1930 e il 2000 la produzione globale di sostanze chimiche prodotte dall’uomo è aumentata da 1 a 400 milioni di tonnellate l’anno e negli ultimi 50 anni l’uomo ha immesso nell’ambiente circa 80 mila nuove sostanze chimiche”.

Inquinamento indoor: la temperatura

È opportuno tenere sotto controllo le condizioni microclimatiche delle abitazioni, evitando per esempio di tenere temperature troppo alte e valori di umidità elevati. Infatti, come dicevamo, l’aerazione è la soluzione migliore per abbattere parzialmente la presenza di inquinanti negli ambienti della casa. Assicuratevi di avere un ciclico cambio d’aria nelle stanze per rendere più salubre l’ambiente.

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Inquinamento indoor: usare la cappa in cucina

Quando si cucina è importante utilizzare sempre l’aspirazione mediante cappa e ventola. Per una migliore efficacia si consiglia anche di tenere aperte le finestre. Se ci troviamo in inverno ed è troppo freddo, dopo avere finito di lavorare in cucina, lasciare aperte le finestre per qualche minuto. In questo modo si evita un accumulo di umidità che potrebbe favorire la proliferazione di alcuni organismi biologici potenzialmente dannosi, tra cui le muffe.

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Inquinamento indoor: periodica manutenzione degli impianti di condizionamento

Gli esperti della SIMA consigliano di effettuare sempre una corretta e periodica manutenzione degli impianti di condizionamento, soprattutto se non correttamente funzionanti, perché in questo caso non garantiscono un ricambio d’aria adeguato, consentendo la penetrazione di inquinanti dall’esterno.

Inquinamento indoor: la ventilazione assistita

Laddove l’aerazione della casa in modo naturale risulti insufficiente a mantenere bassa la concentrazione di radon, è possibile installare un sistema di estrazione dell’aria che viene assistito da un ventilatore elettrico. Il vantaggio di questa tecnica risiede nel fatto che consente una ventilazione anche in assenza di operatori e di poter operare anche in situazioni climatiche particolari, come pioggia e vento. Gli svantaggi di questa tecnica riguardano invece la necessità di dover installare questo sistema in molti ambienti dell’edificio, aumentando il costo complessivo di installazione e gestione. Oltre all’aspetto economico, c’è da notare che l’estrazione e l’espulsione dell’aria da un locale genera una depressione rispetto al resto dell’edificio che, paradossalmente, porterebbe a un maggiore richiamo di radon dal terreno.

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Inquinamento indoor: limita l’uso dei tappeti

Un vero e proprio ricettacolo di acari e polvere è rappresentato dai tappeti, soprattutto se non si provvede a una costante e sistematica pulizia degli stessi con le apposite attrezzature. Il problema è più sentito, se in casa vivono bambini o persone che soffrono di allergie.

Inquinamento indoor: non fumare

Oltre che una buona pratica per preservare i propri polmoni, rispettare la normativa sul divieto di fumo in tutti gli ambienti ed evitare di fumare nelle abitazioni e in auto contribuisce significativamente a ridurre l’inquinamento indoor. Un altro consiglio è quello di usare con parsimonia le candele profumate e i bastoncini di incenso.

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Combattere l’inquinamento indoor in 7 mosse

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • La qualità dell’aria interna (IAQ, Indoor Air Quality) nei paesi maggiormente urbanizzati è di gran lunga più bassa rispetto a quella respirata all’aperto e ciò è dovuto alla presenza di sostanze nocive di natura chimica, fisica e biologica, quali composti organici volatili (Voc), particolato aerodisperso (PM), formaldeide, gas radon, funghi e muffe che possono essere originati da diverse sorgenti (Ministero dell’Ambiente Italiano, 1991).
  • “Non risparmiate sull’aspirapolvere”: è questo in sostanza il consiglio degli esperti SIMA, che raccomandano di usare aspirapolveri di buona qualità che non rilascino polveri durante l’utilizzo.
  • Un altro metodo efficace per abbattere gli acari della polvere è rivestire materassi e cuscini con fodere anti-acari e fare una regolare pulizia dei materassi.

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