Sempre più persone si avvicinano al giardinaggio, complice di questo la nuova tendenza del giardino sostenibile. Questo tipo di giardinaggio richiede un impegno diverso, in quanto non servono regolari irrigazioni.
Anche per quello che riguarda le specie di piante ci sono alcune indicazioni da seguire. Ma il risultato è sempre quello di uno spazio verde da vivere nella bella stagione.
Perché progettare un giardino sostenibile
Progettare un giardino sostenibile, significa realizzare degli spazi verdi in cui le piante riescono a vivere con poca o addirittura senza bisogno di acqua. Sono giardini pensati proprio con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e utilizzare al meglio le risorse esistenti, nel rispetto del pianeta.
Quando si parla di giardinaggio, la risorsa principale da salvaguardare è proprio l’acqua. In questo caso la principale fonte di approvvigionamento è l’acqua piovana. Per recuperarla basta disporre nel giardino dei contenitori in cui raccoglierla, così da poterla utilizzare ogni giorno per l’irrigazione delle piante.
Ma ancora meglio, è studiare fin dal suo impianto, un sistema tale da creare un ciclo di autosostentamento, in grado di raccogliere l’acqua piovana in cisterne o in taniche sotterranee.
Ovviamente è sempre possibile integrare il fabbisogno di acqua con un metodo di irrigazione efficiente. Ma se il giardino non è particolarmente grande, per risparmiare energia è meglio evitare l’installazione degli irrigatori automatici e sostituirli con il più classico annaffiatoio.
Il giardino sostenibile è la soluzione ideale per quelle persone che desiderano avere un giardino sano e rigoglioso, ma non hanno molto tempo da dedicargli. Un giardino tradizionale infatti richiede tempo e attenzione per seguire tutte le sue fasi durante l’anno. I periodi della semina del prato, quelli della potatura, la concimazione e l’annaffiatura più meno quotidiana.
Questi giardini sono anche la soluzione adatta a chi da sempre è attento ai temi della sostenibilità, alla tutela dell’ambiente così come agli sprechi di acqua ed energia.
Un giardino sostenibile sarà sempre in ordine e in salute senza forzare i ritmi della natura e delle stagioni e tanto meno le caratteristiche del territorio in cui è inserito.
Cosa rende il giardino green
Oltre al metodo di irrigazione, un giardino sostenibile deve essere coltivato e curato tenendo conto anche di fattori come il risparmio energetico, l’utilizzo di materiali di recupero e della presenza di piante e fiori adatti a quel determinato ambiente e a quello specifico clima.
I tipi di piante più adatte per vivere in un giardino sostenibile, sono quelli che producono tanti frutti e che non richiedono né cure particolari ne molta acqua. Come ad esempio il melograno o la bougainvillea.
Anche le specie tipiche della macchia mediterranea sono adatte per questo uso. In ogni caso le specie dovrebbero essere preferibilmente quelle autoctone.
Per essere sicuri che le piante durino a lungo, devono essere scelte oltre che in base al clima anche al tipo di terreno. La tipologia del terreno, in questo tipo di progetti è molto importante e questo vale sia sotto l’aspetto della composizione che della preparazione.
Le piante devono essere attentamente scelte e abbinate. Solo così è possibile ricreare un ecosistema che basta a se stesso, nel quale non vi è spreco d’acqua.
Scelte sostenibili per la cura del giardino
La sostenibilità del giardino passa anche attraverso il tipo di pesticidi e fertilizzanti, che ovviamente devono essere naturali. Ha questo scopo, esistono piante come le rose, la borragine, la lavanda, le margherite o il trifoglio capaci di tenere lontani, le mosche, zanzare, afidi e pidocchi delle piante.
Molto utile anche il macerato di ortica che pare possa funzionare come concime naturale perché aiuta ad allontanare i parassiti e favorisce la crescita delle piante.
Affinché la concimazione avvenga in modo sostenibile anche gli scarti alimentari possono essere molti utili. Sono la soluzione più ecologica possibile per nutrire le piante. Come i gusci d’uovo o i fondi di caffè, che sono anche un ottimo antiparassitario così come la cenere.
In un giardino progettato con criterio, conta la qualità del verde ma anche la bellezza e l’organizzazione dello spazio vivibile. Perché sia un giardino sia sostenibile anche nell’arredo la scelta più ecologica è quella del fai da te. Chi ha un po’ di manualità, può usare materiali recupero, come pancali o gomme d’auto, dargli una nuova vita e arredare il giardino in modo del tutto originale.
Il giardino di marzo: come renderlo più bello con il fai-da-te
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo un indagine di Nomisma nel 2020 dopo il periodo di lock-down il numero di persone appassionate di piante giardini è cresciuto e si è passati da 16 a 19 milioni di utenti interessati al settore.
- Sempre secondo il sondaggio di Nomisma, la quarantena è stata una spinta anche per quello che riguarda gli acquisti per la cura del giardino. Tanto che ben il 25% degli intervistati ha dichiarato di averne acquistato più prodotti di quanto non avesse mai fatto prima.
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