Come raggiungere il perfetto equilibrio cromatico in un progetto d’arredo mediante l’uso del colore.
Dopo aver – finalmente e a volte faticosamente – scelto di sperimentare l’uso del colore nella progettazione, si potrebbe pensare che una sua decisa e rilevante presenza in un interno sia di per se stessa garanzia automatica di successo.
Proprio qui si annida invece il rischio di errori. La scelta di base di quali colori utilizzare è infatti solo il primo passo verso un risultato finale gradevole. L’equilibrio deve sempre essere il principale obiettivo da perseguire, specialmente quando non si lavora o progetta per se stessi ma, come nel caso dell’interpor designer, per clienti spesso esigenti e con idee ancora non ben definite.
Le scelte relative ad un progetto-colore spesso fanno aumentare dubbi ed incertezze invece di risolverli…
Quanto colore usare? Stenderlo a piene mani o utilizzarlo solo in accenti limitati?
E ancora: dove valorizzarlo al meglio: sulle pareti, sugli arredi o sui dettagli? Quante tinte al massimo sarà opportuno scegliere da utilizzare contemporaneamente senza dare l’impressione di voler “strafare”? E come accostarle al meglio per valorizzare i materiali presenti?
Vediamo di dirimere i dubbi sulle risposte a queste domande indicando i dieci errori comuni da evitare assolutamente se si vuole utilizzare al meglio il colore in un progetto d’arredo.
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1 – Non scegliete troppi colori diversi da usare tutti insieme in un’unico ambiente.
Più aumenta il numero di tinte infatti, più aumentano gli stimoli visivi e questo può generare una sensazione fastidiosa di caos, specie se l’ambiente è piccolo o ricco di oggetti.
Piuttosto preferite un colore guida usato in diverse sfumature dalle più tenui alle più cariche, accostato ad un buon neutro oltre al bianco; oppure scegliete al massimo due colori, che siano fra loro complementari oppure armonici, cioè simili e come neutro scegliete un grigio tortora caldo, se i colori sono freddi, oppure un grigio ghiaccio freddo se i colori scelti sono caldi.
2- Non dimenticate i materiali a cui andate ad accostare i colori che avete scelto.
In particolare tali colori andranno armonizzati con i materiali scelti per pavimenti e rivestimenti murali, e con le essenze di legno degli arredi. Anche qui, materiali caldi si equilibrano bene con colori fresco7freddi, e viceversa.
3 – Non distribuite a caso le tinte scelte.
Seguite piuttosto un criterio di “priorità visiva”: procedete cioè utilizzando le sfumature più chiare o più spente sulle grandi superfici, e via via portate fuori man mano a brillantezza delle tinte sempre più sugli oggetti più piccoli o le superfici limitate. Va bene una parete azzurro tenue, con un divano celeste e un paralume blu brillante, ma non il contrario.
4 – Non dipingete tutte le pareti del medesimo colore.
Qualunque tinta, anche la nostra preferita, se assolutizzata, cioè usata dappertutto, può divenire noiosa o monotona, poiché siamo esposti sempre allo stesso stimolo visivo. Meglio dare qualche variazione con pareti neutre, riservando l’amato colore “protagonista” ad una o du pareti nell’ambiente: le più significative come ad esempio la parete dietroletto, molto scenografica, o dietro il divano.
5 – Non esagerate con i toni saturi o brillanti.
Procedete come indicato al punto 3 usando i colori carichi e intensi in modo inversamente proporzionale alla loro quantità.
6 – Non usate soltanto sfumature troppo chiare o neutre, per la paura di osare.
I colori troppo neutralizzati infatti, troppo spenti, rischiano di rendere l’effetto finale slavato e triste oltre che piatto. La scelta del colore richiede un po’ di coraggio: se manca la vitalità di accenti decisi, pur armonici, viene a mancare “l’anima”, la personalità di un progetto-colore.
7- Non usate mai solo tinte unite.
Un buon equilibrio si ottiene alternando campiture di colore uniforme e textures in fantasia, una o più, magari coordinate fra loro, per creare una piacevole variazione ed uscire, appunto, dalla mono-tonia.
8 – Non sottovalutate la scelta dei toni neutri.
Essi accompagneranno, sosterranno e valorizzeranno le scelte cromatiche creando percettivamente momenti di “riposo visivo” dalla presenza decisa del colore, consentendo così di raggiungere l’equilibrio perfetto. Non considerate solo il bianco come neutro, è vero esso è il colore più luminoso ma ottimi risultati si ottengono utilizzando grigi e avorio molto molto chiari. Ormai tutte le principali mazzette-colore dei produttori di vernici e pitture murarie contemplao una vasta scelta di sfumature neutre.
9 – Non dimenticate la Moodboard.
Il principale strumento per “prevedere” e vedere come suonerà la vostra musica cromatica, l’accordo di colori e materiali che avete in mente è per l’appunto il panello-tendenza, cioè una preventiva campionatura (virtuale con le immagini, o reale con campioni vari di materiali e tessuti) ove i “pezzi del puzzle” vengono messi a confronto perché i vostri occhi rilevino armonie o incongruenze, ed escludano cose che non convincono e ricerchino invece ciò che entra nell’armonia dell’insieme.
10- Non abbiate timore di osare.
Le modalità e i posti dove dare colore in un progetto sono tantissimi, alcuni più importanti e rilevanti come le pareti, ma non gli unici: pensate a quanti complementi e dettagli d’arredo possono essere colorati, dai tendaggi alla coda di topo che orla un cuscino la disponibilità della scelta è ormai praticamente illimitata. La vostra fantasia farà il resto.
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