A volte si vorrebbe mollare tutto e tutti e scappare su un’isola, magari non troppo affollata e godere della pace e della natura del luogo; vivere con lo stretto necessario e godersi la vita senza la frenesia delle grandi metropoli o la troppa noia di periferia. Vivere su un’isola ha sicuramente dei pro e dei contro. Vediamone alcuni.
Primo passo: scegliere il tipo di isola
Prima di elencare gli aspetti positivi e quelli negativi di trasferirsi su di un’isola, bisogna partire dalla base che: le isole non sono tutte uguali. Sembrerà scontato ma è importante dirlo in quanto la scelta ed il tipo di isola influenzeranno lo stile di vita e lo scopo della scelta stessa. Esistono:
- isole grandi e isole piccole: questo fa supporre che, nelle prime, il senso stretto di ‘isola’ non si senta molto, in quanto più dispersiva e magari più industrializzata; mentre nelle seconde, si ha più vicinanza al mare in tutto il perimetro e ha piccoli centri, il ‘paesino’, dove la maggior parte della gente del luogo si conosce;
- posizione: anche questo influisce sulla cultura e tipologia di vita del posto. Un’isola lontana dalla terra ferma (come l’Europa), circondata solo da mare e, al massimo, da un altro paio di piccole isolette, sicuramente sarà molto più autonoma e ‘spartana’ rispetto alle isole a località turistica, dotate di ogni comfort, più limitrofe ai continenti;
- lingua: fattore da non sottovalutare. Anche se la lingua più parlata è l’inglese, l’integrazione può risultare difficile fin quando non si imparerà l’idioma del posto.
I pro di vivere su un’isola
Ecco 5 motivi, positivi, per andare a vivere su un’isola:
- il contatto con la natura: soprattutto per chi vive in città, ne beneficerà in salute (sia mentale che fisica);
- meno regole: sicuramente almeno un senso in più di libertà; per esempio, non si è più obbligati a portare giacca cravatta tutti i giorni per andare a lavoro;
- stile di vita: più sano, tranquillo, meno stress e meno consumismo futile;
- qualità ambientale: meno inquinamento. Il cibo è prevalentemente a km0 o nelle zone limitrofe. Si vive anche di pesca e dei prodotti auto-coltivati;
- si è sempre in vacanza: anche se si lavora, è come essere perennemente in ferie. Un salto al mare o in città, su di un monte o un colle…paesaggi e aria che fanno sentire spensierati come quando si va in ferie.
I contro nel vivere su un’isola
- meno comfort: anche se è una grande isola e quindi ben fornita, potrebbe non avere le vostre marche preferite o dei prodotti a cui eravate abituati; nelle isole piccole, poi, c’è molta meno scelta e bisogna accontentarsi;
- la solitudine: a volte può pesare, altre aiuta a riflettere;
- pericolo di maremoti e sommersione: se la marea dovesse alzarsi troppo, i rischi che anche l’isolotto venga sommerso, ci sono;
- monotonia: alla lunga, vivere su un’isola, senza potersi spostare ‘facilmente’ e velocemente, potrebbe annoiare un po’. Vedere sempre le stesse cose e le stesse persone;
- insediamenti industriali: se amate quella tranquillità e tram-tram, c’è il rischio, prima o poi, che il capitalismo venga ad irrompere con costruzioni e stabilimenti balneari e turistici.
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Principali isole nel mondo
In Italia abbiamo:
- Sicilia, Sardegna, Ischia, Montecristo e Isola d’Elba.
In Europa:
- Corsica, Gran Bretagna, Irlanda, Creta, Rodi, Lesbo, Isole Baleari, Isole Canarie e Cipro e Nuova Caledonia.
Extra-europee:
- Groenlandia, Borneo, Oceania, Isola Victoria, Cuba, Islanda, Giamaica, Hawaii, Maldive, Porto Rico, Isola di Wellington, Isole Banggai, le Mauritius, Zanzibar, Isole di Okinawa, Isola di Tiburón, Bahamas, Caraibi, Isole della Polinesia, Sri Lanka, Isole di Capo Verde.
Pillole di Curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- L’isola più grande al mondo è la Groenlandia che si estende su di una superficie pari a 2.130.800 km²;
- in Italia, l’isola più piccola è Ventotene (in provincia di Latina), con una superficie di 1.89 km² facente parte dell’arcipelago pontino.
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