Italiani-seconda casa è sempre stato un sodalizio tanto fortunato da divenire un dato di fatto, una realtà indiscussa. Questo perché, dai tempi del boom economico fino a pochi anni addietro, investire nel mattone, un vero e proprio bene rifugio, è sempre stato considerato sicuro. Questo atteggiamento, non a caso, ci ha reso un popolo di risparmiatori formidabili, con un ammontare dello stesso tra i più alti al mondo. Gli ultimi anni di crisi, però, con i forti scossoni impartiti, hanno fatto sì che la tendenza all’accumulo subisse una decrescita. I risparmiatori si sono indeboliti e con ciò anche il fenomeno della seconda casa ha subìto una battuta d’arresto. Sorvolando sulla gravosità delle tasse imposte ai detentori di una seconda casa, è sicuramente indubbio che una simile recrudescenza abbia indotto parte dei risparmiatori a disfarsene. In tempo di crisi, infatti, si tende a salvare il necessario e a liberarsi del “superfluo”, si sa.
Detto questo, però, gli ultimi anni sembrano registrare un andamento positivo negli investimenti sulla seconda casa. Cerchiamo di capire meglio ciò di cui stiamo parlando.
Seconda casa? Un buon investimento
Basandoci sui dati dell’Osservatorio immobiliare turistico di Fimaa-Confcommercio, infatti, un dato salta immediatamente all’occhio: un bel + 0.4% per il mercato delle locazioni turistiche. Che significa? Soprattutto che, se chi ha acquistato quattro o cinque anni fa in una località turistica ha comunque perso parte del proprio investimento, il senso di questo amaro racconto cambia per chi si risolse a investire le proprie risorse poco prima o poco dopo l’avvento dell’euro. Poi, se si volesse optare per l’acquisto di una seconda casa al fine di affittarla, sarebbe bene tenere a mente qualche consiglio.
Affittare la seconda casa? Una saggia decisione
È vero che una seconda casa, forse più della prima, è una miniera di emozioni dalla quale attingere per progettare i propri sogni e che, quindi, potrebbe risultare difficile decidere di condividerla. Tutto molto assennato, ma decidersi per un acquisto anche in vista di un eventuale affitto della vostra seconda casa, non è certo sconsiderato. Non sarebbe una mossa avventata perché, questa scelta, potrebbe fruttarvi qualche quattrino extra in periodi non certo da Cuccagna, e senza il vostro minimo sforzo.
Quali sono i criteri prioritari da non lasciarsi sfuggire nell’acquisto di una seconda casa, soprattutto qualora si dovesse avere il sospetto di volerla affittare? Vediamolo insieme.
Particolari che è bene tenere a mente
Partiamo con una domanda: se voleste prendere in affitto un appartamentino, al mare o in montagna, quali caratteristiche scegliereste? Rispondendo insieme a voi a tale, a dir il vero, poco amletico quesito riusciremo nello stesso tempo a delineare i lineamenti della seconda casa perfetta. Partiamo con il dire che il primo passo dovrebbe sempre cominciare guardando dove si mettono i piedi, avendo ben cura di capire dove si sta andando. Ecco perché la parte più importante si risolve nella scelta della località; festaiola e mondana oppure rilassante e a prova di bimbi poco importa, sta a voi scegliere la tipologia di clienti prediletta. Compiuto il primo passo, resta da capire la qualità dei servizi che la vostra seconda casa offre. Se è inaccessibile, dispersa tra le sterminate piante della foresta Ercinia, non si vuol certo dire che non avrete clienti. Diciamo che non avrete nemmeno un’intera legione. Proprio per questo, ve lo raccomandiamo, acquistate un immobile facilmente raggiungibile e con la comoda presenza di parcheggi! In ultimo, ma non certo meno importante, abbiate cura dell’arredamento. Evitate infatti di trattare la seconda casa come il ricovero di tutti quegli oggetti che dalla bisnonna alla zia vi sono stati tramandati! Chi ha già letto Habitante in passato, sa quanto la progettazione e l’arredo degli interni ci stia a cuore. Che lo spazio abitativo che offrite ai vostri clienti sia funzionale e di facile utilizzo, non una casa museo all’interno della quale muoversi in punta di piedi!
Chiariti questi quattro punti, solo perché noi Habitanti siamo generosi, abbiamo deciso di dedicare le prossime righe dell’articolo a mostravi alcuni tra i luoghi più belli e meno conosciuti del nostro Bel Paese. Se poi doveste decidere di acquistare la vostra seconda casa proprio nei pressi di queste località, vorrà dire che avremo ottenuto lo scopo di guidarvi, senza nemmeno esserci espressi apertamente in merito.
Il Cristo degli abissi nella baia di San Fruttuoso
La baia sulla quale si affaccia l’Abbazia di San Fruttuoso, con le sue acque cristalline e il verde della macchia mediterranea nella quale è immersa, rappresenta uno dei luoghi più belli della Liguria. Ma se le iconiche linee dell’Abbazia sono assai note alle generazioni di milanesi che ivi possiedono una seconda casa da decenni, meno noto è il Cristo degli abissi. Un’imponente statua in bronzo di due metri e mezzo posta a 17 metri di profondità. Quando Duilio Marcante, nell’ormai lontano 1947, pensò di affidare l’opera in memoria della morte dell’amico Dario Gonzatti allo scultore Guido Galletti, compì non solo un gesto memorabile ma consegnò ai posteri un’opera di incredibile bellezza.
Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio
La Toscana, una Regione tra le più gettonate per l’acquisto di una seconda casa, soprattutto da parte degli stranieri, viene solitamente visitata per i suoi luoghi più noti. Tralasciando quali essi siano, sarebbe ridondante parlarne, vale la pena invece richiamare l’attenzione su un luogo particolare eppure poco conosciuto. Stiamo parlando del Giardino dei Tarocchi. Iniziata la costruzione nel 1979 ad opera dell’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, da allora regala ai turisti piacevoli emozioni. Ah, un’informazione importante: del tutto inutile cercare di disporre di una guida. L’artista ha infatti disposto che ogni visita fosse libera e gratuita, condizioni indispensabili affinché potesse essere lasciato a tutti il privilegio della libera interpretazione.
Il Giardino dei Mostri di Bomarzo
A chi non è mai capitato, dopo una personalissima avventura onirica, di risvegliarsi con l’impressione di essere stato inseguito dal sogno fin nel proprio letto? A tutti più o meno, illudersi è infattiquasi all’ordine del giorno. Tuttavia esiste un luogo dove ciò che nella maggior parte dei casi si dimostra essere un’impressione, diviene realtà. Tra i boschi di Bomarzo infatti, in provincia di Viterbo, i mostri decisero, nel XVI secolo, di abbandonare le fumose regioni oniriche per prendere anche loro la seconda casa nella solida realtà terrena. Da allora questo splendido complesso, opera dell’architetto Pirro Ligorio, non smette di sorprendere chiunque decida di avventurarvisi.
Nel corso di questo articolo abbiamo cercato di mostrare anche all’Habitante più diffidente come, saper coniugare una giusta scelta dell’immobile con luoghi di interesse paesaggistico e artistico, possa rivelarsi una scelta non proprio campata per aria. Potremmo infatti affermare che una simile scelta sarebbe addirittura in grado di far fruttare le tasche dell’Habitante, fattore di non poco conto in un periodo non decorato certo da rose e gelsomini. Se dalla lettura di queste poche righe avrete tratto qualche utile consiglio, o anche solo un pensiero piacevole e d’evasione, da parte nostra non possiamo che ritenerci soddisfatti. Per viaggiare basta un cervello, aerei e navi sono solo un vezzo.