Ben lontani dai classici itinerari turistici, spesso piccolissimi e dai nomi insoliti ma in possesso di un patrimonio artistico e culturale unico. Parliamo dei paesi dipinti d’Italia. Sono più di duecento, da nord a sud della penisola: borghi anonimi trasformati in musei a cielo aperto da artisti da ogni dove. Vere e proprie antologie pittoriche si snodano tra angusti vicoli, scalinate incrinate e portali maestosi. Affreschi che raccontano di antichi mestieri, usanze e vita popolare e che danno vita a rari scorci. I paesi dipinti rappresentano uno straordinario esempio di valorizzazione territoriale attraverso l’arte, scopriamone di più.
L’Associazione Paesi Dipinti ha raccolto tutti questi borghi allo scopo di riunirli sotto una comune identità per promuoverne la visibilità e preservare e valorizzare il patrimonio artistico. E, perché no, anche per tentare imporsi sul mercato turistico. La creazione dell’Associazione Paesi Dipinti è nata su iniziativa dell’Azienda di Promozione Turistica del Varesotto, proprietaria degli affreschi di Arcumeggia. Si tratta di una piccola frazione agricola nella Valcuvia scelta nel 1956 come sede della manifestazione Pittori in vacanza. L’idea si rivelò un gran successo e un richiamo per decine di affreschisti, i quali fecero di Arcumeggia il primo paese d’Italia ad essere trasformato una galleria en plein air.
Da allora, sono moltissimi i Borghi dipinti presenti sul nostro territorio e sarebbe impossibile nominarli tutti, perciò ve ne presenteremo solo alcuni.
Iniziamo da Satriano di Lucania, gioiello dell’Appennino Meridionale. L’arte è un po’ il cuore pulsante di Satriano di Lucania, che ha dato i natali a Giovanni de Gregorio, considerato il maggiore pittore lucano. Oggi, splendidi affreschi accompagnano il viaggiatore attraverso le strette vie del suo centro storico.
Probabilmente i murales più celebri d’Italia sono quelli di Orgosolo, borgo di poche migliaia di abitanti in provincia di Nuoro. Pensate, ben 150 coloratissimi dipinti decorano case, strade e piazze del piccolo centro e narrano di lotte popolari e arcaiche tradizioni pastorali.
Il caso più sorprendente di rivalutazione territoriale è forse quello di Valloria. Frazione del paese ligure di Prelà, è abitata da circa cinquanta persone ma è conosciuta come il paese delle porte dipinte. Usci di vecchie abitazioni, di stalle o cantine diventano, una volta all’anno, vere e proprie tele a disposizione di artisti, che cambiano il volto del piccolo paese, sempre diverso e quindi unico.
Un’iniziativa simile si tiene a Dozza, in Emilia Romagna. Considerato uno dei borghi più belli d’Italia , il piccolo centeo arroccato su una collina tra Bologna e Imola, ospita la Biennale d’Arte contemporanea del Muro Dipinto. La manifestazione, inaugurata negli anni sessanta, ha avuto lo straordinario risultato di arricchire l’architettura medievale di Dozza con opere d’arte contemporanea che uniscono il passato con il presente attraverso il segno dell’arte.
Sarebbe impossibile citare tutti i borghi dipinti d’Italia e descriverli come meriterebbero. Per la lista completa, divisa per regioni, vi invitiamo a consultare il sito dell’Associazione Paesi Dipinti e scegliere la meta del vostro prossimo viaggio.
Ada Maria De Angelis