Il borgo di Laigueglia: meta ideale per stupire gli occhi

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Il borgo di Laigueglia, in provincia di Savona, è al quarto posto nella recente competizione televisiva in onda su RAItre in merito ai borghi più belli d’Italia. Una meta ideale per stupire i nostri occhi e per rilassarci in un weekend fuori porta. Scopriamolo insieme.

Il borgo di Laigueglia tra i borghi più belli d’Italia

borgo di laigueglia
Shutterstock – hope66-9 piacenza

Laigueglia, con i suoi 1778 abitanti (di cui solo 300 nel borgo), nominato tra i borghi più belli d’Italia, si trova nel tratto di mare racchiuso tra Capo Santa Croce e Capo Mele in Liguria. Laigueglia conserva il fascino di vecchio borgo marinaro che la maggior parte dei comuni liguri rivieraschi ha perduto. La spiaggia di rena finissima ed il fondale basso e digradante nel limpido mare, luoghi dell’attività dei pescatori che hanno costruito il magnifico borgo, sono diventati elementi fondamentali per la trasformazione in centro turistico del paese, favorendo, insieme al clima mite, la balneazione.

In inverno questo borgo si riempie di barche variopinte e di reti, e ancor più dal molo in via di riqualificazione, vediamo la particolare forma della cortina edilizia presente che richiama un antico anfiteatro. Questo luogo del centro storico è l’unico a non esser stato alterato dalla sagoma degli edifici, mantenendone i volumi e le altezze.

Il borgo di Laigueglia: un weekend per scoprirlo

Il borgo di Laigueglia
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Laigueglia non è ricca di grandi opere d’arte ma offre scorci e panorami davvero emozionanti: un borgo tutto da scoprire in un weekend rilassante per passeggiare lungo i tanti vicoletti per scoprire le espressioni, anche minori, della creatività locale, tutta incentrata sul rapporto col mare.

Dallo skyline è possibile scoprire i due campanili che svettano tra i tanti tetti delle casette del borgo. La parrocchiale è il monumento barocco che più rispecchia la storia del paese: la posa della prima pietra si ebbe nel 1715, quando la pesca corallina era al culmine e la fondazione risale, forse, al IV secolo. Questa chiesa nella sua forma attuale presenta la stratificazione di restauri successivi al terremoto del 1887.

Accanto alla parrocchiale assolutamente da visitare è l’oratorio di Santa Maria Maddalena (1616-34), che apparteneva alla congregazione dei Disciplinanti. Conserva ancora gli originali panconi seicenteschi, l’altare di marmo di Dionisio Corte (1673) e la grande pala d’altare di Domenico Piola dedicata alla Maddalena penitente (1676).

Da una scaletta che sale dalla via Aurelia si raggiunge la solitaria cappella della Madonna delle Penne, costruita dai pescatori di corallo catalani nel XVII secolo.

Il borgo di Laigueglia
Shutterstock – Paolo Trovo

In ultimo, da non perdere nella vostra passeggiata nel borgo di Laigueglia è Palazzo Musso-Piantelli (1698). Si tratta dell’edificio che meglio conserva l’aspetto esterno e la distribuzione interna originaria. Interessanti anche i caratteri architettonici seicenteschi della casa in via Dante in cui nacque nel 1798 Gio Batta Libero Badarò, medico, liberale e filantropo, morto in Brasile a fianco degli indigeni contro il governo imperiale. A lui sono dedicate le scuole elementari e il lungomare di ponente.

Il borgo di Laigueglia e le sue meraviglie culinarie

La cugina laiguagliese è chiaramente declinata al mondo del pesce. Tipiche ricette del posto sono i friscioi de gianchetti, ovvero delle frittelle a base di farina e novellame. Altra eccellenza sono gli zerri e i totani fritti, pesce tipico di Laigueglia pescato a Capo Mele. Non possono mancare i dolci: in questo borgo molto apprezzati sono i baci di Laigueglia, a base di cioccolato, e i marunsin, biscotti duri a base di mandorle. Molto golosi sono “è paste d’amanduia, è papuètte è trie”, ossia dei dolci a base di mandorle ricoperti di glassa. Questi ultimi presentano la caratteristica forma di paperette e triglie: una ricetta che affonda le radici nelle originarie famiglie del luogo.

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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Il nome  di Laigueglia deriva da Aquiliae che denota l’origine romana del luogo: questo probabilmente è sorto con l’arrivo dei soldati sotto le insegne dell’aquila, durante le guerre contro le tribù liguri.
  • Trofeo Laigueglia, febbraio: è una nota corsa ciclistica internazionale nata nel 1963, con un albo d’oro importante che annovera, tra i vincitori, Eddy Merckx e Felice Gimondi. Questa corsa è considerata una “classica” del genere e si snoda per circa 180 km con arrivo spettacolare a Laigueglia.
  • Sbarco dei Saraceni, luglio-agosto: si tratta di una rievocazione in costume del vero sbarco avvenuto nel 1546, con i partecipanti che si dividono tra residenti e pirati turchi per ingaggiare una finta battaglia nella notte. Il tutto è illuminato dai fuochi d’artificio e percossa dal suono dei tamburi.
  • Ogni anno in occasione dei festeggiamenti patronali, vengono proposte le balette de S. Maté, frittelle dolci a base di farina e uvetta.

 

Credits immagine in evidenza: Shutterstock – MarkUK97

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