Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around||Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around|Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around

La rubrica di Habitante viaggiatore nel mondo oggi incontra Beatrice, aka @bea_around, per scoprire il meraviglioso mondo dei viaggi alla scoperta dell’Italia più bella e caratteristica e non solo.

Habitante viaggiatore: Cosa ti ha attratto di più di questo lavoro e ti ha spinto a farlo in prima persona?

Credo che la possibilità di viaggiare, di scoprire ogni volta posti nuovi e imparare nuove culture non possa essere definita lavoro. La mia è più una passione e lo sarà sempre. Viaggio da quando ho memoria, con i miei genitori ho girato quasi tutta l’Europa e poi da ragazza ho iniziato a scoprire il mondo. Ogni persona può raccontare i propri viaggi, solo che per pigrizia, per poco tempo o per paura non lo fa. Io credo, invece, che parlare delle proprie esperienze di viaggio e far scoprire nuovi mondi possa arricchire la curiosità dei lettori e spero sempre di riuscire a portarli in viaggio con me, pur rimanendo sulla poltrona.

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Habitante viaggiatore: Organizzare un viaggio non è sempre facile, quali sono gli strumenti acquisiti in questa professione che ti hanno permesso di semplificare i preparativi di una partenza?

Sicuramente tutti gli sbagli che ho commesso nel tempo mi hanno aiutato. Prima di partire per un viaggio mi studio bene la città o il paese che ho deciso di visitare. Scruto i quartieri, i mezzi pubblici, gli orari dei ristoranti e dei musei. Mi è capitato spesso, soprattutto all’inizio, di prenotare un hotel piuttosto lontano dal centro (perché aveva delle ottime tariffe) e di dover poi prendere un taxi per tornare perché i mezzi pubblici non c’erano più. Spendendo così circa €15 in più ogni giorno che avrei potuto spendere per un alloggio più centrale. Quindi ogni volta bisogna valutare se il gioco vale la candela. Una cosa che tendo sempre ad evitare quando sono in viaggio, è di usare la macchina per spostarmi all’interno della città. Amo scoprire angoli nascosti, perdermi per le vie, chiedere aiuto ai residenti. È in quel modo che si scopre la vera essenza di un viaggio. Ed è così che riesco a trovare luoghi sempre speciali per le mie cacce al tesoro.

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Habitante viaggiatore: Se dovessi scegliere tre destinazioni che hanno segnato la tua vita, quali posti indicheresti e perché?

Sicuramente la prima sarebbe Las Vegas dove l’anno scorso io e Marco ci siamo fatti sposare da Elvis. Di per sé Las Vegas non è nulla di eccezionale, molto finta e scintillante, ma è sicuramente una di quelle città da vedere almeno una volta nella vita. È tutto talmente surreale, che sembra di essere in un film. Mi sono emozionata davanti alla fontana del Bellagio che sulle note di “con te partirò” di Bocelli ci salutava la sera prima di ripartire.

Poi sicuramente sul podio si trova la Slovenia. È incredibile avere un posto del genere così vicino a casa e non dargli la giusta importanza. Ci sono laghi, castelli e boschi che ti lasciano senza fiato. Sembra di svegliarsi ogni giorno in una favola. Non vedo l’ora di tornarci per riinnamorami di Bled con il suo lago e il suo castello o di passare ore con il naso all’insù dentro le Grotte di Postumia. Le persone sono gentili, il turismo di massa ancora non l’ha scoperta, quindi non ci sono file immense o gente accalcata. L’unica pecca è il cibo: diciamo che non brillano ai fornelli, ma siamo italiani, nessuno cucina meglio di noi!

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

E al terzo posto forse metterei Rotterdam. Mi scappa da ridere se penso al fatto che abbiamo deciso di visitarla solo perché ci avevano cancellato il volo di rientro e quindi avevamo un giorno in più. Assurdo pensare che non era assolutamente miei nostri piani ed invece ora è sul podio delle tre destinazioni che hanno segnato la mia vita. Rotterdam è magica, è colorata, è viva: ti fa sentire a casa, ti sa stupire ma ti dà anche tranquillità. È piena di arte, di murales interattivi, di architettura mozzafiato. Ti sembra di essere in un paese perfetto. Le persone sorridono sempre, festeggiano qualsiasi cosa. Da quel viaggio quando sento qualcuno parlare di Amsterdam mi intrometto dicendo “Amsterdam? Lascia fare, vai a Rotterdam!” e spero di riuscire a convincere quante più persone possibili, perchè Rotterdam è veramente una città che ti cambia la vita.

Però a parimerito con Rotterdam non posso omettere anche l’antelope canyon in Arizona o l’horseshoe bend, ma quelli sono spettacoli nella natura che ormai conoscono tutti, a me invece piace scoprire i tesori nascosti!

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Habitante viaggiatore: Cosa vuoi trasmettere online con le tue fotografie di viaggio?

Con le foto e gli articoli dei miei viaggi voglio far crescere, in chi mi segue, un’irrefrenabile voglia di prenotare un biglietto aereo. Spero sempre di lasciare una piccola pulce nell’orecchio che faccia venir voglia di oltrepassare i confini della propria casa. Molti credono che servano tanti soldi per viaggiare, ma non è così. Anche io, soprattutto all’inizio, credevo di dover andare sulla luna per creare scatti mozzafiato e far venire alle persone la voglia di viaggiare. È vero, l’oriente è un posto mistico, il Sud America ha il ritmo nella terra, l’Africa ti fa tornare a casa completamente diverso rispetto a quando sei partito. Ma non bisogna per forza fare ore di volo per definirsi viaggiatori! Abitiamo in un paese meraviglioso e quest’anno ho deciso di rimanere in Italia e godermi ogni singolo scorcio dello stivale. Ci sono turisti che vengono da tutto il mondo per ammirare le colline toscane, le spiagge Siciliane, la storia Romana. Perché non dobbiamo farlo noi? Ho deciso di partire dalla mia regione e visitare ogni weekend una provincia diversa. Voglio tornare alle origini e capire che niente è come casa.

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Habitante viaggiatore: La digitalizzazione e le nuove tecnologie stanno cambiando il lavoro e vengono a configurarsi nuove figure professionali. In quest’ottica, pensi sia ancora attuale nel 2020 investire in un lavoro digitale o dovremmo cominciare già adesso a reinventarci?

Credo che ci sia ancora molta strada da fare prima di arrivare ad un paese completamente digitalizzato. Io amo ancora scrivere a mano, scattare foto con il rullino e parlare con le persone invece di chattare. Ma mi rendo conto che il mondo sta cambiando e dobbiamo rimanere al passo senza però perdere di vista ciò che amiamo. I lavori cambieranno, e già lo stanno facendo, diventando sempre più smart, ma ciò non deve impedire di rinunciare alle proprie passioni, devono solo aiutarci a “semplificarci” la vita, non a smettere di viverla. Ci saranno sempre dei cambiamenti radicali, ciò che dobbiamo imparare a fare è a trarne beneficio in modo da migliorare ancora di più quello che già sappiamo fare. Non dobbiamo vedere le tecnologie come dei cattivi da combattere, piuttosto come degli alleati che ci ridurranno il lavoro lasciandoci più tempo per sognare, perché quello, fidatevi, non diventerà mai digitale!

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Habitante viaggiatore: In ultimo ti chiediamo un tuo consiglio o buona pratica inerente all’organizzazione di viaggio (un’app, una buona abitudine, un trucchetto per risparmiare, ecc)

Uno dei consigli più famosi per prenotare un hotel è quello di trovare le offerte su Booking o Expedia e poi contattare privatamente l’hotel in modo da fargli risparmiare i costi di pubblicazione su queste applicazioni e magari abbassare ulteriormente il prezzo. Un altro consiglio che posso darvi è quello di scrivere a persone che hanno già fatto quel viaggio, cercandole su Instagram o sui loro blog, e chiedere maggiori informazioni in modo da poter organizzare il viaggio nel migliore dei modi, scoprendo ristoranti e attività che siano già state collaudate da qualcuno. Ogni anno per il mio compleanno faccio un viaggio e mi metto alla ricerca di posti che facciano sconti per il giorno del proprio compleanno. Ad esempio, il museo egizio di Torino regala l’ingresso a chi decide di visitarlo nel giorno del proprio compleanno, o il QC Terme di Milano regala un biglietto (acquistandone un altro a prezzo pieno) per chi va a spengere lì le candeline, regalando anche una beauty routine. Sono tutti trucchetti che però se sfruttati bene possono aiutare a risparmiare o a vivere meglio il proprio viaggio!

Habitante viaggiatore nel mondo: intervista a Beatrice aka @bea_around
Credits: Beatrice Ghelli

Travel therapy: Il viaggio come terapia dell’anima

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Beatrice, su instagram @bea_around ha 27 anni e vive a Firenze. Una passione che ha fin da piccola è quella di viaggiare e scoprire sempre posti nuovi. Spiega: “Mi emoziono per le piccole cose e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Queste due caratteristiche mi hanno permesso di realizzare uno dei miei sogni, quello di aprire un blog di viaggi e di raccontare ai lettori come il viaggio possa cambiare la vita. Un’altra delle cose che amo fare sono le cacce al tesoro, ed è per questo che quando viaggio amo scoprire posti nascosti, non i soliti monumenti famosi, in modo da realizzare per i miei lettori delle piccole cacce al tesoro dove il vero tesoro è la scoperta.”
  • Rotterdam è rinomata per ospitare alcune tra le architetture più bizzarre d’Europa: sono le case cubiche olandesi diPiet Blom, le Kubuswoningen, un particolare nonché unico progetto architettonico degli anni Settanta. Si tratta di un complesso residenziale costituito da edifici di forma cubica, rovesciati su di uno spigolo e dal colore giallo acceso. Scopri di più nel nostro approfondimento.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO?  ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts