Una vacanza nata quasi per caso, in epoca Covid, alla scoperta della Bretagna, viaggiando con lo scambio casa.
Dal Lago Maggiore alla Bretagna
La scorsa primavera, nel pieno della pandemia Covid, come la maggior parte delle persone, ero indeciso sui programmi per le vacanze estive, cosa fare, dove andare, prenotare in anticipo oppure no, Italia, estero, insomma una scelta difficile.
Poi ho ricevuto una mail da Suzanne, una homelinkers iscritta al sito per lo scambio casa HomeLink. Suzanne mi proponeva uno scambio casa a Rennes, in Bretagna, nel nord della Francia. E lei in cambio sarebbe venuta a casa mia, a Sesto Calende, sul Lago Maggiore, o più precisamente nel punto in cui il Lago Maggiore entra nel fiume Ticino.
E così, dopo alcuni scambi di mail per approfondire meglio alcuni aspetti pratici, abbiamo organizzato lo scambio casa per 10 giorni ad Agosto.
L’organizzazione del viaggio
Quando si fa scambio casa, tra le varie opzioni, c’è anche la possibilità di utilizzare l’auto della persona che ti mette a disposizione la propria casa. E siccome Suzanne mi ha dato la possibilità di utilizzare la sua auto, ho scelto di viaggiare in treno per raggiungere la meta finale del mio viaggio, appunto Rennes, in Bretagna.
Io amo la Francia e tra le varie capitali europee Parigi è una delle mie mete preferite. Quindi, nel programmare il viaggio per raggiungere Rennes, ho inserito una tappa intermedia a Parigi.
È stata la mia quarta volta nella Ville Lumiere, quindi ho deciso di fermarmi lì solo due giorni.
Amo i viaggi in treno, e così ho prenotato il TGV Milano-Parigi, che tra l’altro trovo una soluzione molto comoda, economica e veloce per chi non volesse viaggiare in aereo.
Prima tappa: Parigi
Essendo stato molte volte a Parigi e avendo quindi già visitato i luoghi e i musei più famosi, ero intenzionato a perdermi per la città per scoprirne i luoghi più caratteristici, segreti, meno noti al turismo di massa.
E grazie al consiglio ricevuto da un’amica qualche giorno prima di partire, ho scoperto il quartiere di Butte Aux Cailles.
È una meta che dovete assolutamente annotarvi per il prossimo viaggio a Parigi. Un piccolo quartiere collinare, facilmente raggiungibile con la metro, dove potrete perdervi per le vie ad ammirare numerosi e originali murales sulle pareti di case, palazzi, sulle saracinesche dei negozi: un vero e proprio museo di street art a cielo aperto.
Un’altra scoperta interessante in questa due giorni parigina è stata 59 Rivoli.
Stavo passeggiando per Rue de Rivoli, una delle strade più importanti di Parigi, vicina al Louvre e lunga circa tre chilometri, molto conosciuta soprattutto dagli amanti dello shopping, quando la mia attenzione è stata attirata dal portone molto eccentrico di un palazzo, con la facciata ricoperta da diverse installazioni.
59 Rivoli, è un palazzo di 6 piani totalmente dedicato agli artisti e alle loro creazioni. Un collettivo di artisti che creano ed espongo le proprie opere per tutti e sei i piani del palazzo. Da oltre 15 anni è considerato il tempio dell’arte alternativa di Parigi, il terzo polo d’arte contemporanea della capitale francese.
Dopo questi due giorni parigini, sempre con il TGV, sono ripartito con destinazione Bretagna.
Seconda tappa: Rennes e le città bretoni
La scelta di andare a Rennes, come vi dicevo, è stata casuale perché Suzanne, la persona con la quale ho fatto scambio casa, vive lì.
Quindi, mentre io ero in viaggio verso Rennes, Suzanne arrivava invece a casa mia, a Sesto Calende, dove veniva accolta dai miei genitori che le hanno consegnato le chiavi di casa e dato tutte le informazioni pratiche per il suo soggiorno nella mia casa.
Io invece a Rennes sono stato accolto da un’amica di Suzanne, che è venuta a prendermi in stazione e poi mi ha mostrato quella che sarebbe stata la mia casa francese per una settimana.
La casa di Suzanne, a Rennes, è una casa tipica bretone, a due passi dal centro storico. Appena entrato, mi sono sentito subito come se fossi a casa mia. La casa infatti era molto calda, accogliente, ricca di dettagli, di quadri, di sculture. Una casa ricca di personalità, che trasudava arte.
Uno degli aspetti più interessanti dello scambio casa è proprio questo: poter entrare in mondi altrui, conoscere le altre persone indirettamente, attraverso le loro case, i loro oggetti, libri, mobili, dettagli che parlano di loro.
Finalmente a Rennes
Rennes è considerata la capitale della Bretagna ed è un’affascinante cittadina medievale, ricca di vita e di giovani, in quanto città universitaria.
Sono stato in Bretagna una settimana, e da Rennes mi sono spostato con l’automobile di Suzanne, alla scoperta di splendide cittadine bretoni e con una tappa anche in Normandia.
Chateaubourg, Vitrè, Fougeres, Nantes, Dinan, Le Mont Saint Michel, Sain Malò, Dinard: sono tutte città molto belle, quasi tutte con un proprio castello e davvero molto ben curate.
Ma una nota particolare la merita sicuramente il famosissimo Mont Saint Michel (che tra l’altro fa già parte della Normandia e non più della Bretagna) conosciuto per il gioco della marea che fa così diventare l’abbazia un’isola staccata dalla terra ferma.
Consigliatissimi anche Dinan, con le sue viuzze caratteristiche che scendono verso il porto piene di botteghe d’arte e di artigiani e Saint Malò, con la sua immensa spiaggia di fronte alla costa sud-ovest dell’Inghilterra.
E che dire di Dinard? Una località di mare piuttosto chic, molto curata e piena di gallerie d’arte.
Ultima tappa a Lione prima di tornare in Italia
Per rientrare in Italia ho fatto invece tappa a Lione, altra città che amo e nella quale sono stato diverse volte sia in estate che in inverno. E che vi consiglio vivamente, anche per un week end breve. Tra l’altro a Lione potete provare la vera cucina francese.
Ma in tutto questo, immagino vi starete chiedendo che cosa faceva Suzanne a casa mia?
Si è goduta la bellissima zona del Lago Maggiore, ha visitato le Isole Borromee, la Rocca di Arona, la Rocca di Angera, ha fatto passeggiate al Mottarone, e giri in bicicletta lungo le sponde del Ticino.
E la sera, rientrata a casa, faceva meditazione sul mio terrazzo e poi cenava a lume di candela, ascoltando musiche francesi, così anche ai miei vicini di casa è sembrato di essere a Parigi!
Dopo questa bellissima esperienza non posso quindi che consigliarvi assolutamente la Bretagna (oltre ovviamente a Parigi e Lione), e soprattutto provate a girare il mondo con lo scambio casa. Ne rimarrete entusiasti!
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il nome Bretagna deriva da quello del popolo bretone, che vi si installò fuggendo dalla nativa Britannia, l’attuale Gran Bretagna, e chiamò (piccola) Britannia la penisola che avevano occupato.
- Le case a graticcio nel centro storico di Rennes sono tutte un po’ storte. Questo perché le trabeazioni sono di legno che è un materiale altamente elastico.
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