Organizzare le vacanze con il cane al seguito può risultare complicato. Talvolta pensiamo di aver trovato la soluzione ideale per la villeggiatura con il nostro amico a quattro zampe, per poi scoprire che gli animali non sono ammessi oppure che non sono previsti servizi a loro dedicati. Vediamo come organizzare queste vacanze al meglio.
Cosa fare prima del viaggio
L’organizzazione del viaggio con il nostro cane inizia a casa, ancor prima di fare la valigia. È necessario essere previdenti e fare alcune verifiche prima di partire. Se pensiamo a una meta di villeggiatura estiva, ci vengono in mente per lo più luoghi all’aperto per lo più sconosciuti dove il nostro cane potrà scorrazzare ed incontrare altri cani. In virtù di questo è necessario avviarsi in tempo con una visita dal veterinario di fiducia: dovremo assicuraci che il nostro cane sia in forma e in regola con tutte le vaccinazioni, soprattutto l’antirabbica.
Il microchip per il nostro cane
Uno degli aspetti importanti per tutelare il nostro cane è assicurare al nostro cane la disposizione di un microchip. Si tratta di un’arma in più contro eventuali smarrimenti. Il microchip è un transponder formato da una capsula di vetro biocompatibile, che viene iniettata sottopelle al cane nella zona del collo, attraverso l’utilizzo di apposite siringhe sterili monouso. Al suo interno c’è un chip decodificabile solo da veterinari abilitati, attraverso il quale si può scoprire la carta d’identità del cane. Questa è costituita da un codice univoco di 15 cifre, che permette di identificare il nome e la residenza del proprietario, grazie alla registrazione all’Anagrafe canina.
Viaggiare in Italia e all’estero
Per organizzare le vacanze con il cane distinguiamo le regole in base al Paese in cui viaggiamo.
Per viaggiare in Italia è necessario che:
- L’animale possegga il microchip
- Abbia fatto tutti i vaccini obbligatori
- Sia registrato all’anagrafe canina.
Se viaggiamo all’estero è necessario che:
- Siamo in possesso del passaporto europeo per i cani, che va richiesto all’ASL Veterinaria di riferimento
- Effettuare una protezione antiparassitaria contro pulci, zecche e flebotomi.
Il mezzo di trasporto per viaggiare
La scelta del mezzo su cui viaggiare è una delle più importanti quando si organizza una vacanza con il proprio cane. Auto, treno, nave o aereo? Per ogni mezzo di trasporto, ovviamente, dobbiamo considerare eventuali soste e modi per evitare più possibile di stressare i nostri amici a quattro zampe. Fortunatamente in Italia, il cane può viaggiare praticamente senza limitazioni in ognuno di questi mezzi.
- L’aereo è da escludere finché possibile: solo cani molto piccoli posso essere portati a bordo, gli altri finiscono in stiva ed il viaggio diventa un incubo.
- Per la nave vale lo stesso discorso dell’areo, con la differenza che mentre il cane è in stiva si può andare a trovarlo, diminuendone lo stress.
- I mezzi di locomozione migliori rimangono treno e auto. Sul treno possono salire cani di qualsiasi taglia, pagando un apposito biglietto e purché siano tenuti con guinzaglio e museruola. In macchina, invece, facciamo come vogliamo, basta che non mettiamo a repentaglio la nostra attenzione alla guida.
Organizzare le vacanze con il cane con la valigia della dimensione giusta
Da non sottovalutare la dimensione della valigia da portare con noi, poiché non dovrà essere troppo pesante e intrasportabile, né troppo piccola poiché dovrà contenere anche i beni necessari del nostro cane. Ecco cosa portare in valigia:
- ciotole per il cibo e per l’acqua;
- dosi giornaliere di cibo già razionate e snack;
- cuccia o cuscino;
- sacchettini per i bisogni;
- museruola;
- guinzaglio, collare o pettorina;
- targhetta con numero di telefono e recapiti del proprietario;
- libretto sanitario;
- passaporto europeo per gli animali d’affezione (in caso di viaggi all’estero);
- asciugamano e spazzola;
- shampoo e balsamo;
- salviettine umide;
- giochi;
- kit di pronto soccorso.
Dove andare in vacanza con il cane: mare o montagna?
Mare o montagna? Non esiste una risposta univoca, poiché dipende anche da cosa piace al nostro amico a quattro zampe e al padrone! Se il cane è abituato alla vita in città, sia mare che montagna eserciteranno su di lui un fascino potente. Dal punto di vista organizzativo e della libertà di movimento, il mare può presentare qualche difficoltà in più: dovremmo informarci se i cani possono accedere alla spiaggia libera, agli stabilimenti e se possono fare il bagno. In Italia non c’è una regolamentazione unitaria che dalla Liguria alla Sicilia disciplini l’accesso dei cani alle spiagge. Molto è lasciato alle ordinanze regionali e comunali. Di base nelle spiagge libere l’accesso è sempre consentito, salvo espresso divieto stabilito dal comune o dalla capitaneria di porto. Se optiamo per la montagna, bisogna controllare in anticipo quali hotel ospitano i cani e presentano attività dedicate. Ad esempio, in Svizzera c’è l’attività di dog trekking. Altri Paesi dell’Unione Europea dog friendly sono la Germania e l’Austria.
Andare in vacanza con il cane in montagna: tutto ciò che devi sapere
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Il microchip del cane è stato introdotto in sostituzione del tatuaggio, una pratica istituita nel 1991 e oggi sempre più in disuso. Questo nuovo metodo di identificazione degli animali è molto più sicuro, indolore e certificato, motivo per cui non c’è alcuna ragione per sottrarsi al suo inserimento. Tanto più che il microchip del cane è obbligatorio per legge, per cui se è vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, questa pratica ne è assolutamente la dimostrazione.
- Per organizzare le vacanze con il cane al mare, dobbiamo fare attenzione ai cartelli di divieto, che devono essere visibili sulla spiaggia interessata e indicare il numero di ordinanza che li ha stabiliti. In assenza, il proprietario del cane è libero di accedere alla spiaggia e non può essere multato.
- Il dog trekking è innanzitutto un’esperienza condivisa tra il cane e il suo padrone che aiuta entrambi a mantenersi in forma. Inoltre, stimola il rapporto di fiducia tra uomo e animale. Come disciplina non è semplice da praticare e non è adatta a qualunque cane.
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