Il Museo Cappella Sansevero, gioiello del patrimonio artistico mondiale e capolavoro del barocco, è il museo più visitato a Napoli e tra i primi venti d’Italia. Un record per il monumento che custodisce il celebre “Cristo velato” di Giuseppe Sammartino, che si conferma come sito culturale più visitato del 2018 a Napoli.
Il mausoleo nobiliare, appartenuto al settimo principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, ha chiuso lo scorso anno con ben 665.774 visitatori paganti, registrando un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. A questo numero, vanno sommati i biglietti gratuiti che la direzione del museo rilascia periodicamente, raggiungendo così la cifra di 700mila, più del Museo Archeologico nazionale e di Capodimonte. Da record anche la media giornaliera di visitatori, di ben 2.224 persone.
Non solo, rispetto al 2017 risulta in aumento anche il numero di persone che hanno acquistato i biglietti online sul sito del museo così come la fruizione del numero di audioguide, di cui si è avvalso il 14% dei visitatori. Rispetto alla media dei musei italiani, di cui abbiamo analizzato i dati qualche tempo fa, la Cappella Sansevero si dimostra all’avanguardia, per quanto riguarda la digitalizzazione e i servizi offerti.
Il Museo Cappella Sansevero, a gestione privata, aveva fatto parlare di sè già nel 2017, quando il Financial Times l’aveva inserita tra le 1000 imprese europee con il maggior tasso di crescita in fatturato, tra l’altro unica società museale a comparire nella classifica.
L’istituzione vanta anche iniziative attente ai diversamente abili come quella in programmazione proprio nei prossimi giorni, Sansevero in LIS. L’iniziativa, in collaborazione con L’Ente Nazionale Sordi (ENS) e l’Associazione Progetto Museo, offre alle persone sorde visite gratuite speciali in Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Cosa ammirare (in breve) nella Cappella Sansevero
La cappella ospita un capolavoro unico al mondo, il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, stupefacente per il velo che ricopre il corpo del Cristo morto, talmente trasparente e sottile che non sembra fatto di marmo. Sono tante le opere che costellano la Cappella barocca e tra queste spiccano la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo.
La Cavea sotterranea del museo ospita le famose Macchine anatomiche, scheletri pietrificati di un uomo e una donna, realizzati intorno al 1763, sempre per volere del principe Raimondo di Sangro, ideatore dell’intero apparato artistico della cappella.
Informazioni
Il museo si trova nel cuore del centro storico di Napoli, in Via Francesco De Sanctis 19, alle spalle della splendida piazza San Domenico Maggiore.
Proprio per far fronte alle visite, a partire dal 1 marzo l’orariodi apertura del Museo Capella Sansevero è stato ampliato di unora (dalle 9.00 alle 19.00, con ultimo ingresso consentito alle 18.30).
Ada Maria De Angelis
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Foto di Shutterstock – lindasky76