L’Appuntamento con l’Abitante Viaggiatore oggi vi accompagna in un viaggio alla scoperta della Campania: scopriamo insieme i numeri sugli abitanti, le città e le tradizioni più affascinanti di questa regione che ospita le località costiere tra le più famose in tutto il mondo.
Tutta la regione vanta paesaggi straordinari, tra natura e bellezze architettoniche, storiche e paesaggistiche. Dall’entroterra alla costa, questa regione non smette di stupire e accontentare tutti i visitatori. Boschi, spiagge, prodotti tipici e eccellenze artigiane. La Campania attira visitatori ed è famosa e apprezzata in tutto il mondo.
Gli abitanti e le imprese della Campania
La Campania è all’undicesimo posto per superficie tra le regioni italiane, la sua densità abitativa è di 426 abitanti per km² ed è composta da 550 comuni distribuiti in cinque province.
Vanta molte realtà imprenditoriali, alcuni esempi sono la Holding Pianoforte, società che raccoglie i brand Carpisa, Yamamay e Jaked, nata dalla fusione dell’azienda campana Carpisa con la Yamamay. Ed anche il gruppo Getra, una realtà manifatturiera del settore energetico che vanta 5 società, 2 stabilimenti in Italia, 2 branch estere e il 70% del volume d’affari in export. Adler Plastic, gruppo internazionale con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l’industria del trasporto.
Il liquorificio Strega dell’azienda dolciaria Alberti fondata nel 1860 a Benevento. La città è conosciuta come la città delle streghe, si narra che delle donne praticavano rituali propiziatori legati alla cultura longobarda sotto un maestoso albero di noce. Il liquore Strega, prodotto con oltre 70 erbe, ricorda proprio questa leggenda. Ed ancora la Fabbrica della Pasta di Gragnano e il pastificio Rummo. Quest’ultimo nato nel 1846, venne distrutto nell’ottobre del 2015 a causa dell’alluvione che colpì la Campania. Si scatenò una gara di solidarietà sui social e oggi continua la sua produzione grazie al tribunale di Benevento che ha emesso un ordinamento per consentire di ristrutturare e rilanciare l’azienda.
Avellino
Il contesto naturalistico che circonda Avellino è splendido, circondato dalle montagne e dalla natura. Simboli della città sono il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino, costruito a metà del XII secolo,e la Torre dell’Orologio, alta 36 metri, costruita nel 1650 probabilmente su un antico campanile o su una torre di avvistamento della vecchia cinta muraria. Se si vuole conoscere la storia più antica della città il Museo Provinciale Irpino è il luogo adatto. Si trova nel Palazzo della Cultura, un edificio di architettura neo-razionalista, dove sono conservati diversi reperti archeologici della zona, dall’età neolitica fino all’epoca della dominazione romana.
La provincia di Avellino si trova nella parte più interna della regione, in quell’area detta Irpinia. Tra monti e boschi, è un meta ideale per una vacanza rilassante all’insegna del buon cibo. Tra i luoghi da visitare Parco Regionale dei Monti Picentini dell’Appennino campano, luogo dalla straordinaria bellezza paesaggistica. Qui è possibile trovare sorgenti e forre, grotte utilizzate come antichi luoghi di culto, ruderi di piccole fortezza, castelli medievali e borghi. Non solo un luogo dove passeggiare immersi nella natura, ma anche conoscere storia e cultura. Tra i castelli, il Castello Lancellotti di Lauro, un mix di stili architettonici: gotico, rinascimentale e barocco con una spettacolare vista sul Vallo di Lauro.
Luogo di culto molto frequentato è il Santuario di Montevergine raggiungibile con una funicolare panoramica. Attira un milione di visitatori l’anno, al suo interno sono custodite molte opere d’arte, come mosaici, sculture, dipinti e bassorilievi. Luogo caro alla comunità LGBTQ dove ogni anno il 02 febbraio si celebra la “Juta dei femminielli” in onore della Madonna di Montevergine che nel 1256 salvò due giovani omosessuali che furono legati a un albero e abbandonati al gelo. Durante i mesi di luglio e agosto la zona è animata da moltissimi eventi: fiere enogastronomiche, feste medievali e festival. Tra questi lo Sponz festival ideato e diretto da Vinicio Capossela.
Benevento
Benevento, adagiata tra i fiumi Sabato e Cadore, è un museo a cielo aperto. Qui Romani, Sanniti e Longobardi hanno lasciato un ricco patrimonio di reperti e opere architettoniche. L’Arco di Traiano è il più maestoso tra questi, costruito per celebrare l’apertura della via Traiana, che collegava Benevento a Brindisi. Ma anche il Teatro Romano, la Rocca dei Rettori, il Duomo e la Chiesa di Santa Sofia patrimonio UNESCO, edificata nel 760 dalla popolazione longobarda, è un esempio atipico di architettura alto medievale, con caratteristiche uniche. Non solo storia antica ma anche arte contemporanea. Nell’ex Convento di San Domenico è possibile visitare un museo a cielo aperto, l’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino. Un’installazione permanente che l’importante esponente del movimento artistico della Transavanguardia ha realizzato nel 1992.
A Villa dei Papi, ha sede il MARSEC – Mediterranean Agency for Remote Sensing and Environmental Control, centro di telerilevamento satellitare della Provincia di Benevento impegnato nel monitoraggio e controllo del fenomeno dell’abusivismo edilizio nella Regione Campania. Nella stessa zona della città, Pacevecchia, punto più alto di Benevento, anche l‘Osservatorio Astronomico del Sannio. Benevento è anche sede dell’Università degli Studi del Sannio, che lo scorso anno ha ricevuto il riconoscimento di eccellenza tra gli atenei Italiani rilasciato dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca assegnato al Dipartimento di Ingegneria e alcuni indirizzi dell’Università di Napoli Federico II.
La provincia di Benevento è altrettanto ricca di luoghi da visitare tra natura e piccoli borghi medievali. Tra questi Sant’Agata de’ Goti, che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Arroccato su una rupe è un piccolo gioiello fatto di vicoletti e casette in pietra e incredibili monumenti. Se si viaggia con bambini, ma anche solo se si è curiosi di conoscere piante e animali provenienti da tutto il mondo, si può fare tappa al Giardino Segreto di Airola. Ospita più di trecento animali e oltre quindicimila piante organizzate in giardini a tema.
Caserta
Quando si parla di Caserta è inevitabile fare riferimento alla sua Reggia. Luogo bellissimo sia dal punto di vista storico e architettonico che paesaggistico. 1.200 stanze e 1.742 finestre, giardini, fontane scenografiche, boschi. Imponente e maestosa, la Reggia, merita sicuramente di tornarci in più occasioni.
Caserta è anche la città in cui ha sede l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” con sedi dislocate in provincia e anche a Napoli. Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale di questa università è il primo dipartimento-pilota in Italia a mettere in pratica la campagna promossa dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’eliminazione delle bottiglie di plastica. L’installazione di un erogatore di acqua pubblica permetterà agli studenti di rifornirsi di acqua gratuitamente dai distributori marchiati plastic free.
A circa 10 Km dal centro città di Caserta si trova la frazione di Casertavecchia. Piccolo borgo medievale dove è possibile passeggiare tra i vicoli godendo di bellissimi scorci che si affacciano sul panorama circostante. Altro punto di interesse è il complesso monumentale del belvedere di San Leucio e il Museo della Seta, vero tesoro di archeologia industriale. Antica seteria reale che produceva sete e tessuti apprezzati in tutto il mondo.
Napoli
Napoli è una città dalla bellezza unica e travolgente. Ogni angolo vive di un fascino tutto particolare, tra stradine, scalinate, affacci sul mare, tutto ti lascia a bocca aperta, anche nelle stazioni della metropolitana. Così bella che il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Spaccanapoli, con le sue botteghe artigiane, ma anche il Monastero di Santa Chiara, il più grande complesso gotico della città. Il chiostro delle Clarisse, il Maschio Angioino, Piazza del Plebiscito, il lungo mare con lo spettacolo del Golfo di Napoli e della vista del Vesuvio, difficile passeggiare senza restarne colpiti. Napoli è anche l’Università Federico II, fondata il 5 giugno del 1224, che prende il nome dal suo fondatore Federico II di Svevia. E poi la street art, che aggiunge riflessione allo stupore. Le firme sono molte, tante da giustificare dei tour guidati per scoprire tutte le opere sparse per la città.
Anche la provincia di Napoli offre scenari meravigliosi, dai parchi archeologici di Ercolano e Pompei, alla Casina Vanvitelliana, vecchio casino di caccia risalente alle metà del ‘700, sul lago Fusaro di Bacoli. E poi tutta la zona costiera e le magnifiche isole, dove perdersi tra i profumi e i colori del mare e della macchia mediterranea. Trekking, passeggiate, gite in barca e ottimo cibo.
Salerno
La città di Salerno si affaccia sul mare, il suo lungomare lungo più di un chilometro è l’ideale per passeggiare guardando il mare e la città. Partendo da Piazza della Libertà si raggiunge il Porto Turistico di Salerno. Sul molo Manfredi del porto commerciale della città la stazione marittima, ultima opera di Zaha Hadid. La città ha visto succedersi etruschi, romani, longobardi e normanni, ognuno di loro ha lasciato elementi visibili nelle architetture del centro storico. La storia della città conta anche la nascita della Scuola Medica Salernitana, la più antica università di medicina del mondo, nata nel medioevo. Legato alla Scuola il Giardino della Minerva, orto botanico nel cuore del centro antico di Salerno. Qui è possibile seguire delle visite guidate alla scoperta di numerose specie anche rare e antiche che venivano usate nel medioevo come piante medicamentose.
L’Università degli Studi di Salerno è tra le 500 migliori del mondo, secondo la classifica Ntu 2018, elaborata dalla National University di Taiwan e finalizzata a valutare le università mondiali in base alla loro produzione scientifica e all’impatto delle loro pubblicazioni. E si posiziona al 214° posto tra le università mondiali rispettose dell’ambiente secondo i risultati dell’indagine “UI Green Metric World University Rankings 2018”.
La provincia di Salerno annovera alcuni dei luoghi del patrimonio italiano tra i più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo: Pompei ed Ercolano e i magnifici templi di Paestum ma anche la Costiera Amalfitana. Patrimonio Unesco, conta piccoli borghi affacciati sul mare, spiagge e calette nascoste, siti archeologici, maestose cattedrali. Uno splendore da visitare per godere del paesaggio ma anche del buon cibo, come da tradizione Campana. Ma la provincia di salerno non è solo costiera Amalfitana e Sorrentina, ma anche la costiera Cilentana, più a sud vanta territori altrettanto belli ma meno esplorati dal turismo di massa. Questa provincia affascinò anche il famoso artista M.C. Escher, che dedicò diverse opere a questi paesaggi. Si può vedere chiaramente una vista di Atrani nell’opera Metamorfosi II.
I parchi della Campania
La Campania ha il 25% del territorio coperto da aree naturali e protette, 2 parchi nazionali, quello del Vesuvio e quello del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Quest’ultimo raggiungendo i 181.048 ettari ed è formato dal contributo di 80 comuni e 8 Comunità montane.
Molte le riserve naturali e le aree protette naturali e marine. Tra queste la Baia di Ieranto, bene donato al FAI Fondo Ambiente Italiano perché venisse protetta dalla speculazione. Oggi è riconosciuta Sito di Interesse Comunitario, incluso nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. In questo luogo è possibile ammirare un elevato livello di biodiversità e vivere esperienze stimolanti e divertenti come birdwatching, kayak, snorkeling, passeggiate botaniche e laboratori per ragazzi.
Le eccellenze della Campania
La Campania è una terra di grandi eccellenze, con una lunga tradizione artigiana che va dalla sartoria, alla produzione di sandali di cuoio, alle porcellane di Capodimonte, ai famosissimi presepi e all’intarsio. Ma anche la carta ad Amalfi, con la presenza di due cartiere dove ancora oggi la carta viene prodotta a mano, e dove è possibile visitare il Museo della carta ospitato in un’antica cartiera che risale al XIII secolo. Mentre Torre del Greco è uno dei centri più rinomati per la lavorazione del corallo e dei cammei. A Vietri sul mare è famosa la produzione di ceramiche e in particolare la Ceramica Solimene che ha una splendida sede progettata dall’architetto Paolo Soleri.
La tradizione dell’artigianato è alla base del progetto Iron Angel del maestro Riccardo Dalisi, un laboratorio artistico, con sede a Scampia, che produce opere uniche anche su commissione utilizzando materiali poveri. Un progetto di inclusione sociale e valorizzazione della produzione artigiana.
Nella provincia di Avellino tra agosto e settembre è possibile assistere alla tradizionale sfilata dei carri di paglia di Fontanarosa e di Mirabella Eclano. Obelischi in stile gotico realizzati in paglia intrecciata e alti 28 metri, che vengono trainati con dei buoi benedetti e tirati da una parte all’altra dei paesi. Un momento di festa che vede coinvolti gli artigiani del posto che tramandano la tecnica di generazione in generazione. Fontanarosa è anche antico centro di lavorazione della pietra, famoso in tutto il mondo per le sue marmerie.
Lunga tradizione nelle ceramiche anche a Cava de Tirreni, dove ha sede la ceramica Solimene Art di Pierfrancesco Solimene. Un lavoro artigianale tramandato da quattro generazioni, che ha saputo innovarsi, interpretando le produzioni con un gusto contemporaneo attraverso la contaminazione con l’arte.
La cucina locale
Sulla cucina Campana si potrebbe scrivere molto, dalla pizza, alla mozzarella, babà, sfogliatella, questa terra è sicuramente una delle regioni dove mangiare prodotti d’eccellenza.
Per riportare alcuni esempi, la Tenuta Vannulo che produce mozzarella di bufala a chilometro zero. Ed anche yogurt, cioccolate e pane, piccole produzioni che si possono acquistare solo in azienda dove è anche possibile seguire una visita guidata e degustare i prodotti. L’azienda Santomiele si occupa della lavorazione dei fichi rielaborato con cura in confettura, melassa o riproposto nella versione naturale essiccata al sole secondo tradizione. E poi la Castagna di Montella e il Tartufo Nero di Bagnoli, ma si può anche assaggiare una ricca selezione di vini pregiati come Aglianico, Greco di Tufo, Taurasi, Fiano, Falanghina. E i formaggi e gli insaccati, le nocciole, la pasta fresca e tanto altro ancora.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Maleventum e Beneventum. Pare che a causa della sconfitta romana delle Forche Caudine nel 321 a.c. alla città fu cambiato il nome da Beneventum in Maleventum. Venne poi cambiato dagli stessi Romani quando sconfissero Pirro, ritenendo Beneventum un nome che avrebbe dovuto rappresentare la ‘buona sorte’ di questo territorio.
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it
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