Uva da tavola e da vino: quali sono le differenze?

vigna

L’uva è tra i frutti più amati di questa stagione, sia per dare vita ad una bevanda eccellente che per il suo sapore inconfondibile. Come distinguere però uva da tavola e da vino? Cercare di capire questa differenza non è banale.

5 benefici dell’uva

Uva da tavola e da vino

L’uva nelle sue varietà rossa (rosa, viola, violetta e bluastra) e bianca (verde, gialla e dorata) è il frutto della vite. La distinzione tra uva da tavola e quella impiegata per il vino dipende dal gusto, dall’acidità e dalla gradazione di zucchero. Il frutto da mangiare solitamente:

  • è dolce e ricco di zuccheri naturali,
  • la polpa è piuttosto compatta,
  • la buccia per lo più è sottile.

Quella per il vino:

  • ha una acidità più elevata,
  • una polpa succosa ma meno soda.

Proprietà dell’uva

Per il suo alto contenuto di resveratrolo presente sulla buccia soprattutto delle uve nere e rosse, si pensa possa avere azione antitumorale e di fluidificazione del sangue o più semplicemente di disintossicazione e di depurazione. L’uva inoltre è altamente digeribile ed è utile contro il colesterolo. L’alta presenza di zuccheri, ovvero glucosio e fruttosio, la rende non particolarmente indicata per chi soffre di glicemia alta.

La storia dell’uva da tavola e da vino

L’origine di questo frutto è molto antica, infatti alcuni studi hanno dimostrato come venisse coltivata già 6mila anni fa. Diffusa in tutto il mondo, la vite produce almeno 10mila varietà diverse del frutto. Amata e celebrata anche nell’arte, ha avuto riscontro anche nella spiritualità degli antichi, come il Dio Dioniso e i vari culti misterici, ma anche tra le vicende di Noè che, si narra nella Bibbia, piantò la vite. L’abitudine di mangiare l’uva a tavola e bere il vino è presente nelle civiltà, dalla greca alla romana.

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Pillole di curiosità –  Io non lo sapevo e tu?

  • L’uva viene usata anche per la realizzazione nella cosmesi di creme anti rughe ed è anche alla base di una dieta, l’ampeloterapia, perché funziona come ricostituente.
  • Per il suo gusto particolare, l’uva si adatta ad accompagnare formaggio, carne, insalata, dolci ma anche primi piatti.

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