Perché gli italiani amano la pasta integrale e senza glutine?

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La pasta è l’alimento preferito dagli italiani, questo si sa, ma perché gli italiani amano la pasta integrale e senza glutine?

In fatto di pasta i gusti sono rinnovati

La pasta è l’alimento principe delle nostre tavole, il 99% degli italiani la consumano con una media di 5 volte a settimana. Ma a stupire è che sempre più di frequente sulle tavole italiane cresce il consumo di pasta integrale e senza glutine, o altri tipi di paste speciali. Il gusto degli italiani in fatto di pasta è cambiato, si scelgono paste integrali, gluten free ma anche paste con spezie, legumi o a base di verdure. Forse la scelta verso nuovi tipi di pasta è condizionata dalla presunta maggiore digeribilità delle paste senza glutine, da un’analisi dell’Associazione Italiana Celiachia emerge che circa 600mila famiglie acquistano alimenti senza glutine pur non soffrendo di intolleranze, perché convinti che siano più leggeri e dietetici, ma in realtà non è un dato scientificamente comprovato. Oppure si sceglie la pasta integrale e senza glutine semplicemente perché c’è voglia di sperimentare nuove ricette e nuovi sapori.

Innovazione e ricerca

I pastai italiani hanno deciso di cavalcare questo nuovo trend investendo in innovazione, ricerca e sviluppo 500 milioni di euro l’anno. che corrisponde al 10% del fatturato del settore. Tutto per migliorare la qualità dei prodotti messi sul mercato e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Si punta sulla qualità e si investe per migliorare gusto, salute e sostenibilità delle produzioni. Aumentano le varianti negli ingredienti ma si lavora anche sui formati, perché la pasta deve avere un formato che risponda ad un gusto estetico ma soprattutto essere funzionale e assecondare le diverse esigenze sui tempi di cottura, consistenza e palatabilità. Esistono circa 300 formati di pasta in Italia, e la ricerca non si arresta, Barilla ad esempio porta avanti delle sperimentazioni sulla pasta stampata in 3D

Credits Amanda_unsplash

I dati sul consumo di pasta integrale e senza glutine

L’Aidepi – Associazione Industrie del Dolce e della Pasta Italiane- precisa che secondo un’indagine Iri, 1 italiano su 2 si dichiara interessato a nuovi ingredienti e nuovi tipi di pasta. In un anno i consumi di pasta integrale e senza glutine, paste speciali prodotte con farine di kamut, farro, spezie, legumi sono cresciuti del 12%, con punte del 18% nel caso della pasta integrale. Il 57% dei consumatori orienta le proprie scelte tenendo in considerazione prodotti nuovi o già esistenti, ma con gusti rinnovati. Secondo l’indagine, il segno del cambiamento nella pasta, secondo il 48% dei consumatori, è quella senza glutine, mentre per 2 su 10 quella a base di farine proteiche (es. ceci e legumi) e per quella arricchita con verdure. Internet è il canale principale per chi è alla ricerca di novità e informazioni sulla pasta e i più informati sono i Millennials che corrisponde al 33% del campione preso in esame.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

Cosa significa senza glutine?

Per ricevere la definizione senza glutine un prodotto deve contenere una quantità di glutine inferiore alle 20 Parti Per Milione (indicate con la sigla 20 ppm) e corrisponde a una concentrazione di 20 mg di glutine su 1 kg di alimento. Questa soglia limite è stata individuata attraverso studi scientifici e adottata dalle legislazioni di tutto il mondo per individuare un alimento adatto ai celiaci.

La pasta di grano arso ha origini umili

La farina di grano arso ha origini in Puglia e nel Sud Italia. La sua origine risale al XVIII secolo, si raccontano due versioni, entrambe probabilmente attendibili: la prima rivela che i poveri raccoglievano i chicchi bruciati rimasti dopo che i contadini avevano dato fuoco ai campi per far posto a nuovi raccolti, la seconda racconta che la farina bruciata veniva raccolta dal pavimento dei forni comunali dopo che erano state cotte le pagnotte. È una farina di colore scuro dal sapore terroso e tostato, oggi nuovamente apprezzata anche nelle cucine stellate.

La pasta di legumi

Questa pasta è realizzata con 100% di farina di legumi, fagioli e lenticchie soprattutto, ma anche ceci o di piselli. Questo tipo di pasta generalmente è senza glutine, anche se può mancare di questa certificazione se viene prodotta in stabilimenti dove viene prodotta anche pasta con farina di semola. Le paste a base di legumi sono molto saporite e nutrienti, hanno un alto contenuto proteico con un minore apporto di carboidrati.

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Fonti Ansa.it e Aidepi

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