Il vino ha dunque una vita più lunga della nostra?
Ma noi, fragili creature umane, ci vendicheremo ingoiandolo tutto.
Nel vino è la vita.Petronio Arbitro
La Calcinara a Candia, frazione di Ancona, si trova a pochi chilometri dal Parco Regionale del Conero e dallo stupendo mare marchigiano. Nasce dalla passione e dalla voglia di rinnovamento di due giovani ragazzi marchigiani.
La Calcinara: passione e rinnovamento del vino marchigiano. La tenuta è condotta da Eleonora e Paolo Berluti, fratelli enologi e titolari dell’azienda , che si estende per circa 11 ettari a vite e un piccolo appezzamento di oliveto.
L’azienda è situata a poco più di 200 metri sul livello del mare. È contraddistinta da un clima molto ventilato, dalla varietà infinita di colori tipica del territorio e dall’esposizione a 360 gradi dei vigneti. Ad accoglierci troviamo Eleonora, che ci mostra il paesaggio e le vigne: in maggior parte Montepulciano, da cui si ottiene il Rosso Conero, e meno di 1 ettaro di Verdicchio, utilizzato per produrre l’unico vino bianco, il Clochard. Il terreno in prossimità dell’azienda è ricco di arenaria, calcare e argilla.
La Calcinara: una vena artistica che si assapora in tutti i suoi vini
Nella sala degustazione spicca la presenza di un pianoforte. Infatti, oltre a produrre vino, i fratelli Berluti hanno entrambi una spiccata attitudine artistica. Paolo è appassionato di musica mentre Eleonora di pittura. È lei che si occupa del disegno e della realizzazione di tutte le etichette dei vini. Parlando con loro inoltre, si scopre un notevole interesse verso l’agricoltura biodinamica, la valorizzazione e il rispetto del territorio, la volontà di sperimentare e di riscoprire i vitigni anticamente utilizzati nell’area del Conero.
Assaggio dei 5 vini prodotti da La Calcinara:
- Clochard: vino bianco ottenuto da uve Verdicchio e da una piccola percentuale di Chardonnay. Il gusto di questa annata è particolarmente sapido e fresco, con un chiaro richiamo all’abbinamento di ostriche e piatti di pesce saporiti. L’etichetta richiama un cielo stellato, di tutti e per tutti, senza denominazione come il verdicchio del Conero.
- Mun: rosato ottenuto da uve Montepulciano della delicata “Vigna delle Luna”. La scelta di avere una parte di terreno dedicata alla concezione di rosato, con vendemmia anticipata rispetto al rosso, è davvero vincente. Il vino ottenuto, non filtrato a cui è applicato il solo controllo della temperatura in cantina, è fresco e persistente, con un ricco corredo aromatico e chiari richiami a vitigno e terroir. Da provare in abbinamento a piatti di gamberi o moscioli, un particolare tipo di cozza della Riviera del Conero.
- Il Cacciatore di Sogni: vino rosso ottenuto da un blend delle vigne di Montepulciano. L’idea è quella di ottenere un prodotto che evochi tutte le sfumature di ogni esposizione dei vigneti. All’assaggio ricco e con un equilibrato ma deciso tannino.
- Riserva Terra Calcinara DOCG: il vino di cui abbiamo parlato di più con Eleonora, ottenuto da microvinificazioni separate in varie barriques e circa 12 giorni di macerazione sulle bucce. Particolari note minerali con un ritorno gradevole della frutta rossa all’assaggio. L’annata 2016 risulta già ora di grande livello.
- Folle DOCG: chiara espressione del vitigno Montepulciano, esprime intensità e ricchezza olfattiva/gustativa. L’annata 2015 avrà ancora molta strada davanti a sé.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- La DOCG Conero comprende una sola tipologia di vino rosso. La zona di produzione si estende nell’intero territorio dei comuni di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e parte del territorio dei comuni di Castelfidardo e Osimo in provincia di Ancona.
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