Impossible Foods: siamo di fronte all’inizio della rivoluzione dell’alimentazione mondiale, stiamo assaggiando l’Impossibile Burger. Questo è l’inizio di una nuova era, l’era che ci predice il futuro dell’Habitante Goloso: la carne del futuro sarà veg?
Tutto nasce da una start-up della California, Impossible Foods Inc, che produce sostituti per la carne a base di vegetali e di prodotti caseari. Fondata nel 2011 con sede a Redwood, l’azienda si pone da subito l’obiettivo di dare agli abitanti i benefici nutrizionali e il sapore della carne e dei prodotti caseari senza gli aspetti salutari e ambientali negativi associati a quei prodotti. Impossibile Foods Inc fa ricerca sui prodotti animali a livello molecolare e seleziona specifiche proteine e nutrienti dalle piante per ricreare l’esperienza specifica della carne e dei prodotti caseari.
Fonte: Wikipedia
La carne che sembra carne, ma è Veg: vi presentiamo l’Impossible Burger
Un burger che sta facendo parlare molto di sé: l’Impossible Burger sembra fatto di carne, ma è completamente vegetale. Il prodotto è stato lanciato da qualche anno e ha fatto velocemente il giro del mondo, ricevendo l’approvazione di tutti quei consumatori che hanno a cuore il tema dell’ambiente.
Ma cosa ha di speciale questo panino, se non che è vegetale? La vera rivoluzione dell’Impossible Burger è nel gusto: ha il sapore che si confonde perfettamente con quello della carne. Dunque, un panino che non fa gola solo a chi ha scelto di seguire una dieta veg, ma soprattutto a chi al sapore non può proprio rinunciare. Tutto, ovviamente, con dei valori nutrizionali che convincono ancor di più il consumatore: zero colesterolo, sette grammi di proteine, nessun antibiotico animale, nessun ormone inserito, con aggiunta di acqua, energia e un gusto da leccare i baffi.
Perché mangiare un burger veg e non di carne?
Sempre più studi scientifici indicano che passare a una dieta vegetariana o vegana, sia necessario in futuro per alimentare in modo sostenibile la popolazione mondiale. In sostanza, mangiare la carne d’ora in avanti rappresenta una minaccia per gli abitanti e la Terra stessa. Usare derivati vegetali però potrebbe essere più semplice e sostenibile, almeno per ora. Impossible Foods dichiara che un suo hamburger richiede solo il 5% del terreno e il 13% delle emissioni di gas serra rispetto a un hamburger normale. Dunque, perché mangiare qualcosa che ci piace e che fa male, quando possiamo mangiare qualcosa che ci piace e fa anche bene? Two is meglio che one!
L’Impossible Food: dai fast food agli abitanti, il futuro è Veg
Ad oggi Impossible Foods e i suoi concorrenti, come Beyond Meat producono milioni di hamburgers al mese e stanno conquistando le catene di fast food. Il panino salutare (e buono!) ci fa riflettere sul futuro dell’alimentazione mondiale, sempre più diretta verso un’attenzione al rispetto della salute e del Pianeta: un segnale chiaro ad oggi è il fatto che l’industria della carne è passata alla difensiva, ad esempio cercando di vietare il termine “carne” per questi prodotti. Ce lo stiamo chiedendo ancor di più, assistendo alla diffusione dell’Impossibile Burger e del successo che sta riscuotendo: la carne del futuro sarà Veg?
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- I panini vegetali di Impossible Foods piacciono molto alle star, da Serena Williams a Katy Perry e Jay-Z, molti famosi hanno investito in un recente round di finanziamenti arrivato alla cifra di 750 milioni di dollari.
- Il numero degli abitanti vegani aumenta e guadagna persino terreno anche rispetto ai vegetariani. Su questo è chiarissimo l’ultimo rapporto Eurispes: se nel 2016 i vegetariani erano il 7,1% della popolazione ora sono il 4,6%, ma intanto la percentuale di vegani sale dall’1 dello scorso anno al 3% del 2017. Un cambiamento culturale provato dal fatto che il veganesimo è sempre più attuale: nelle scuole – impensabile anche solo qualche anno fa – ora ci sono menù vegani, i ristoranti cruelty free aumentano a dismisura e sono di gran moda, e in generale il marketing ha fiutato l’affare con prodotti dedicati nella grande distribuzione che – come fa notare l’Osservatorio Vegan Ok – crescono a doppia cifra con, per esempio, +37% per le zuppe, +21,7% per i sostituti della carne, +19% per i latti vegetali.
- Tutti mangiamo meno carne: il Censis dice che dal 2010 al 2017 le macellazioni di bovini sono calate da 2,8 milioni a 2,5 milionie anche le condizioni in cui sono allevati gli animali stanno cambiando: nel ferrarese è infatti appena stato presentato il progetto di una stalla 4.0 in cui gli animali hanno mangimi sani, più spazio, e gli agricoltori garantiscono una filiera 100% italiana.
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