Cosa troveremo di tendenza al ristorante nei prossimi 12 mesi? TheFork ci invia le tendenze che emergono dagli utenti della propria piattaforma, e più in generale nel web, grazie anche alla collaborazione dei trend hunter di NellyRodi, società di consulenza specializzata in trend forecasting e innovazione.
.
Nella tradizione degli abitanti italiani il cibo è convivialità, relazione, passione, ma sempre più anche fonte di salute e benessere. Vediamo quali saranno le tendenze nell’approccio al cibo che ci attendono in questo nuovo anno.
Soul Food
Da tempo gli abitanti italiani non si accontentano più solo di soddisfare il palato al ristorante o a casa, ma sono alla ricerca di quello che viene definito “soul food”, ovvero piatti in grado di soddisfare tutti i sensi del corpo, dove gli ingredienti coniugano piacere e relax. Così gli chef dovraanno pensare sempre di più a piatti adatti al mood dei loro clienti, che facciano loro del bene al corpo e all’anima. Parola d’ordine: cibo detox, smart e comfort food.
Effetto Wow
Chi va al ristorante non si aspetta solo di mangiare bene: lo fa o con un’intenzione di scoperta o con un obiettivo social: stupire e stupirsi. Non basta la qualità del cibo, anche se è importantissima, ma anche come viene servito il cibo e l’atmosfera. Parola d’ordine: coinvolgere tutti i sensi .
Ristoceutica
La nutraceutica non può mancare nella ristorazione del presente e del futuro. Obiettivo: far stare bene corpo e mente con che hanno effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie.
Alcuni esempi sono la moda del cannabidiolo, già esplosa da qualche anno oltreoceano, alla comparsa di nuovi ingredienti che incontreremo sempre di più nei piatti, come i funghi Reishi, i semi di loto, la carambola, il kombucha, il jackfruit.
Le tre R (riduci, ri-usa e ricicla)
Parola d’ordine: lotta allo spreco. Una ristorazione sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, alla trasparenza e alla tracciabilità. L’abitante goloso è sempre più consapevole nel scegliere le materie prime ma anche la loro preparazione. Pensiamo ai packaging eduli al materiale riciclato per bevande e materiale di consumo come piatti e bicchieri.
Food cross-over
Il cibo come pretesto creativo per i marchi di moda o di bellezza. Cosmetici con texture simili agli alimenti che evidenziano l’uso di ingredienti come melograno, matcha, miele e cocco. Nulla di nuovo: siamo da sempre abituati ad associare cibi cone le creme per il viso, ma ora il collagene arriva sulle tavole dei ristoranti. La cucina è pensata per rigenerare il corpo: ingredienti biologici e stagionali composti in ottica detox. Non mancano preparazioni beauty come il Collagen Inner Beauty Boost Shot, ricco di probiotici, migliora la crescita di capelli e unghie, sostituisce la flora benefica e nutre la pelle.
Food delirium
Oggetto visivo, estetico, creativo, sensoriale: il cibo diventa un terreno di gioco in cui i codici vengono capovolti. Le componenti estetiche e cromatiche dei piatti diventano aree di sperimentazione artistica. Negli anni abbiamo visto avvicendarsi diverse proposte volte a stupire, specie attraverso i social media: il cibo glitterato, l’effetto unicorno, i freakshakes, la matcha mania, l’avocado everywhere… ultimamente è impazzata la moda delle Baby Yoda Cake. Difficile prevedere che cosa ci riserveranno i prossimi mesi. Sembrerebbe stiano prendendo piede piatti come i fluffy pancakes, i cibi “nostalgici” come la classica torta di mele della nonna, il gelato ube, le molteplici varietà di hummus anche come dessert e molto altro ancora. Solo il tempo ci dirà quali di queste tendenze sono destinate a superare le mode passeggere.
Smart Consumption
La tecnologia diventa sempre più un’alleata nella produzione, nella preparazione e nel consumo degli alimenti e dell’esperienza gastronomica fuoricasa. Ecco allora che le app aiutano a semplificare parti dell’esperienza al ristorante – TheFork inclusa naturalmente – oppure lo sviluppo tecnologico diventa una leva per la creazione di nuovi ingredienti. Nel 2020 vedremo sempre più alternative veg alla carne per esempio. A Milano è già possibile provare “The Miracle Burger”, il primo Burgerball realizzato con Beyond Meat, la carne 100% vegetale da The Meatball Family. Altra tendenza ormai diffusa è quella dei camerieri robot. Li ha introdotti da qualche tempo, ad esempio, il ristorante giapponese Sushi Sun Magliana a Roma, ma anche Etto Sushi a Firenze o ancora il ristorante Fujiyama a Torino. Le pietanze vengono portate al tavolo da alcuni robot che consegnano i piatti tramite vassoi ai clienti, i quali poi li “liberano” premendo un pulsante e permettendo loro di tornare in cucina.
(Re)mix Food
Quanto ai tipi di cucina che vedremo esplodere nel 2020, gli hotspot culinari asiatici come Hong Kong, Shanghai e Taiwan stanno facendo da apripista per la loro capacità di ibridare varie tipologie di cucine asiatiche. Anche nel resto del mondo ci sarà questa tendenza al (re)mix. Un caso esemplare in Italia è rappresentato da Bunker Kitchen Club a Roma, che si presenta come uno uno spazio di condivisione culturale, sociale e gastronomica e si prefigge di perseguire a qualsiasi costo la strada del gusto, senza porsi limiti o pregiudizi. Dirigendosi verso il Medio Oriente, la scena culinaria israeliana sta attirando tutta l’attenzione e raccogliendo successi, incarnati da una generazione di chef israeliani globetrotter che diffondono i loro sapori speziati ovunque.
Ristofamily
Secondo lo studio condotto da Baba per TheFork, i clienti attuali e soprattutto potenziali della piattaforma vanno spesso a mangiare fuori in famiglia. In effetti anche a livello globale, molteplici report confermano che i consumatori sono alla ricerca di un’offerta ristorativa che sappia rispondere alle esigenze familiari. Vedremo quindi una crescita delle proposte specializzate.
Foodastrology
Scegliere la cena in base al segno zodiacale? L’idea può sembrare folle, eppure alcuni brand – come Fluffe – iniziano a lanciare linee di prodotti food con sapori diversi a seconda dei segni zodiacali. Che sia una delle prossime novità?
.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Gli abitanti italiani amano consumare i pasti fuoricasa, un settore che rappresenta il 36% della spesa alimentare totale italiana con un valore aggiunto di 43,2 miliardi di euro. Mentre sono in calo i consumi alimentari in casa. Lo dicono i dati raccolti da FIPE, la Federazione Italiana Pubblici esercizi.
- Food delivery: il 30,2% degli abitanti italiani ha avuto occasione di ordinare online il pranzo o la cena da piattaforme di food delivery.
- In media sono 37 i minuti al giorno dedicati alla preparazione dei pasti e 29 i minuti dedicati al loro consumo. Ufficio Stampa FIPE Milano, 29 gennaio 2019
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it