Vi ricordate quelle meravigliose feste in casa di quando eravate piccoli?
Plastica ovunque, tra piattini, posate e bicchieri. Dolci a volontà e pizzette rosse come se piovesse. Le feste in casa sono una meraviglia senza tempo, un party a tutti gli effetti che unisce persone di ogni età. I piccolini ne vanno matti certo, ma anche gli adulti non scherzano. Eccezion fatta per chi deve organizzare questa benedetta festa. L’acquisto dei materiali ha un costo, così come cibo e bevande. Oltretutto la metà delle cose rimane sempre in avanzo e lo spreco di plastica fa inorridire anche il più menefreghista degli ambientalisti. Ma allora è possibile organizzare una festa in casa senza sprechi? Habitante ti suggerisce cinque piccole regole da seguire per organizzare al meglio il tuo Eco-Party!
La creatività
Rendere originale una festa in casa è la prima regola per far si che nessuno se la dimentichi. Il party deve essere un momento di gioia, felicità allo stato puro da condividere con amici e parenti. Per questo il denaro non deve essere un ostacolo ma bensì un qualcosa che ci sproni a tirar fuori il meglio di noi. Poniamoci un budget massimo, il quale non deve essere per nulla alto. La miglior creatività possibile esce fuori quando le risorse economiche sono pari a zero!
Mercati dell’usato, baratto e swap party
Per combattere l’utilizzo della plastica potreste innanzi tutto rifornirvi in un mercatino dell’usato. Qui troverete piatti, bicchieri, posate e tutto l’occorrente per una festa piena di colori. I prezzi sono bassi e gli accessori unici e originali. Oppure partecipate ad uno swap party: potrete rubare con gli occhi qualche idea per la vostra festa e barattare qualche vostro vecchio oggetto con qualcosa di utile per il vostro party.
Tutto è personalizzato
Per rendere ancor più speciale la nostra festa e far sentir ogni ospite una presenza importante, diamo a ciascun invitato un piatto e un bicchiere diverso dall’altro. Questo piccolo stratagemma che potrà sembrare complicato all’inizio, si rivelerà un toccasana alla fine del party. Tutto il materiale verrà lavato da un semplice giro di lavastoviglie e gli sprechi saranno ridotti a zero. Nessun consumo eccessivo di bicchieri di plastica e un ridotto inquinamento. Inoltre la spesa in termini di costi sarà limitata.
Il cibo
Il banchetto del cibo è il simbolo rappresentativo della festicciola. Imbandiamola il più possibile ma senza esagerare. Bisogna accontentare i gusti di tutti, grandi e piccoli, con dolce e salato. Per ridurre sia la spesa sia il rischio di spreco, potreste produrre voi qualche pietanza. Le altre potrete acquistarle e alcune farvele addirittura portare. In questo modo il vostro lavoro sarà alleggerito e magari scoprirete qualche nuova ricetta da preparare alla prossima festa in casa.
Ingredienti senza imballo
Ultima ma non meno importante delle altre è la scelta di ingredienti senza imballo. La prima scelta anti-spreco sarebbe quella delle materie prime senza imballaggio, andando a comprare quei prodotti come cereali o frutta, tutto rigorosamente sfuso. Ma il cibo dipende soprattuto dal target della festa. Se ci sono bambini pizzette e patatine non potranno assolutamente mancare. Se invece l’età media supera la maggiore età si potrà sperimentare anche qualcosa di diverso.
A questo punto siete pronti per dar vita alla vostra eco-festa in casa. Tornare bambini per un giorno è un piacere che tutti si dovrebbero concedere. Farlo in maniera eco, dando un’occhiata all’ambiente e rendendo tutto originale riducendo lo spreco e dando spago alla fantasia, è l’inizio di una festa in casa di successo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- I primi a celebrare la festa di compleanno furono gli antichi Egizi, che erano soliti omaggiare il faraone preparando per lui un banchetto pieno di ogni sorta di prelibatezze.
- L’usanza di celebrare la propria data di nascita ha origine da antiche usanze pagane, che, per l’occasione, erano soliti fare gli auguri al festeggiato nell’intento di proteggerlo dalle forze del male e di auspicare per lui salute e sicurezza per l’ulteriore anno che stava per iniziare.
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