“Ho mangiato tanto cioccolato ed ecco lì che è spuntato un brufolo”. Tipica espressione di un adulto che, guardando il proprio viso allo specchio, scopre quella fastidiosa eruzione cutanea nota come acne dell’adulto.
Ma il cioccolato quanto è responsabile dell’acne?
L’associazione tra alimentazione e stato di salute è ormai acclarata, ma questo vale anche nel caso dell’acne? Un recente studio ha indagato in maniera dettagliata quali sono i fattori alimentari implicati nell’insorgenza dell’acne negli adulti.
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Nella pratica sappiamo che consumare alcuni alimenti può favorire la comparsa di qualche brufolo in più ma nella realtà gli studi scientifici in merito all’acne degli adulti non sono tali da fornire un dato univoco in merito.
Fa chiarezza, in merito a questa forma più tardiva di acne, uno studio recentemente pubblicato sulla rivista di settore JAMA Dermatology, che indaga i fattori alimentari riconducibili all’acne dell’adulto e rivela quali sono i cibi maggiormente responsabili di questo disturbo della pelle.
Acne: di cosa si tratta
L’acne è da considerarsi una malattia infiammatoria cronica della cute per la quale possono formarsi sulle pelle:
- papule (lesioni solide in rilievo sulla cute);
- pustole (lesioni acneiche a volte deturpanti, imputabili a germi presenti sulla pelle, che insorgono sulle papule);
- comedoni (i classici punti neri o bianchi);
- cisti (tipiche per la presenza di pus).
Ad ogni pelo presente sulla cute è associata un ghiandola sebacea, ovvero una ghiandola che produce sebo, sostanza di natura lipidica che protegge la pelle da fattori esterni e al tempo stesso la rende più elastica, questo piccolo apparato prende il nome di ghiandola pilosebacea. L’acne, in buona sostanza, è da considerarsi un’infiammazione di tale apparato.
Acne giovanile e acne dell’adulto
Durante l’adolescenza si registra un picco di produzione di sebo che, essendo in eccesso, si accumula a livello delle ghiandole ed esita appunto nell’acne giovanile, così definito poiché tipico in ragazzi di età compresa tra quindici e diciassette anni.
Esiste, però, anche l’acne dell’adulto che si manifesta generalmente in soggetti di età superiore ai venticinque anni e perlopiù di sesso femminile. L’acne dell’adulto può essere dovuto ad un acne giovanile che si protrae anche in età adulta oppure può insorgere de novo in età più avanzata.
Quali sono le cause dell’acne?
L’acne dell’adulto è una patologia multifattoriale, ovvero una malattia che non è riconducibile ad un’unica causa bensì imputabile a tanti fattori, anche molto diversi tra di loro.
Tra le cause che provocano la comparsa dell’acne rientrano:
- fattori endocrini, la produzione di specifici ormoni, per esempio di testosterone, può favorire l’attività delle ghiandole sebacee;
- cause batteriche, batteri che normalmente vivono sulla pelle in particolari condizioni possono favorire l’insorgenza dell’acne;
- predisposizione genetica, ovvero far parte di una famiglia in cui la problematica è frequente;
- fattori ambientali, questi comprendono fumo, uso di cosmetici, inquinamento, stress e dieta.
Il ruolo della dieta: il cioccolato è responsabile dello sviluppo dell’acne dell’adulto?
Lo studio scientifico, pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology, ha valutato l’associazione tra il consumo di prodotti lattiero-caseari, cibi grassi e zuccherini e l’insorgenza dell’acne negli adulti.
Gli studiosi hanno analizzato il comportamento alimentare di quasi 25000 soggetti con età media di 57 anni, sottoposti ad un questionario online, in cui hanno indicato lo stato di acne (acne attuale, acne passata, mai avuta acne) ed il comportamento dietetico abituale.
Gli scienziati hanno poi incrociato i dati ottenuti e i risultati hanno dimostrato che l’acne attuale colpiva in misura maggiore quei soggetti che consumano abitualmente e abbondantemente cibi quali latte, bevande zuccherate, cioccolato al latte, snack e prodotti ad alto contenuto di grassi e zucchero. Questi stessi soggetti avevano una dieta povera di alimenti “più sani” come pesce, carne, frutta, verdura e cioccolato fondente.
Ormone IGF-1: un potenziale colpevole
Secondo gli studiosi l’acne potrebbe essere riconducibile ad un ormone prodotto dal fegato, IGF-1 anche chiamato somatomedina. Una dieta ad alto consumo di zuccheri aumenta il rilascio di IGF-1 che stimola la crescita delle cellule, anche di quelle coinvolte nello sviluppo dell’acne. In questo modo aumentano i livelli di infiammazione e si sviluppa la malattia.
Inoltre si è visto che l’aumento di somatomedina è proporzionale alla secrezione proprio di quegli ormoni androgeni coinvolti nella produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee.
Sembra quindi chiaro il collegamento tra alimenti a base di zucchero, come il cioccolato, aumento di IGF-1, iperproduzione di sebo ed episodi acneici. Viene così dimostrato il diretto contributo della dieta nello sviluppo dell’acne che ricordiamo essere una malattia multifattoriale. Perciò, da una parte, è vero che il cioccolato è responsabile dell’acne ma dall’altra è vero anche che sul banco degli imputati possono esserci altri fattori (fumo, stress, inquinamento, ecc..)
E’ bene quindi variare i fattori sotto il nostro controllo, come l’alimentazione, il fumo e lo stress, e valutare poi il decorso del disturbo assieme ad uno specialista.
10 Consigli per un’alimentazione sostenibile e sana
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Le proprietà antiossidanti del cioccolato fondente vengono meno quando è mescolato con il latte, poiché quest’ultimo sequestra i flavonoidi del cacao bloccandone l’azione benefica.
- Se assunto con parsimonia, il cioccolato fondente ad almeno il 70%, ci aiuta ad invecchiare meglio, ci protegge dai radicali liberi e previene le malattie cardiovascolari
- I Maya definivano il cioccolato “cibo degli Dei” in quanto poteva essere consumato solo dai sovrani.
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