La pizza, insieme alla pasta, è sicuramente il piatto che più ci rende famosi nel mondo. Come non pensare all’Italia guardando i colori di una pizza margherita? Ma vi siete mai chiesti qual è la storia dietro questa apprezzatissima pietanza? E soprattutto chi ha inventato la pizza?
Chi ha inventato la pizza? Ecco la vera storia
La pizza fa subito pensare alla città di Napoli e alla sua tradizione. Eppure scavando nella storia possiamo trovare degli antenati della pizza che poi hanno portato a quella che tutti oggi conosciamo e identifichiamo con questo nome. Una sfoglia sottile dal bordo alto e lievitato rigorosamente cotta in forno a legna e dagli ingredienti semplici. Ecco la vera storia della pizza e chi l’ha inventata.
L’origine della pizza
Se pensiamo alla pizza come ad un semplice disco di pasta ottenuto da un impasto fatto con farina, acqua e lievito, al di sopra del quale possono essere posti diversi ingredienti, possiamo vederne una prima bozza nel 3000 a.C. Secondo alcuni ritrovamenti storici in Sardegna e nell’antico Egitto, in questa epoca, era già conosciuto l’uso del lievito. Anche nell’antica Grecia preparavano dischi di pane chiamati “plakous”. Ed i persiani erano soliti cucinare una sorta di pane appiattitO, usando come tegami per la cottura gli scudi. Infine anche i romani cuocevano dischi di pasta nel focolare domestico, ottenuti con vari tipi di farine.
La pizza Mastunicola e la pizza alla cecinelli
L’origine della pizza, che più ricorda quella che mangiamo oggi, potrebbe essere collocata fra il ‘500 e il ‘600 proprio nel Regno di Napoli. Veniva chiamata pizza Mastunicola, il suo condimento prevedeva l’utilizzo di lardo, cigoli, formaggio di pecora, pepe e basilico. Un’altra preparazione che si diffuse, negli stessi anni, sempre nel Regno di Napoli fu la pizza alla cecinelli. Questa veniva condita con i bianchetti (in dialetto chiamati cecinelli), ovvero dei piccoli pesci.
L’inventore della pizza
Seppure, come abbiamo visto, nel corso dei millenni ci sono stati degli “abbozzi di pizza”, la sua invenzione si deve ad una sola persona. Stiamo parlando di Raffaele Esposito, titolare della storica taverna napoletana “Pizzeria di Pietro e basta così”. Con lui ha inizio la vera storia della pizza Margherita, probabilmente la più buona e celebre pizza al mondo.
Proprio Raffaele Esposito nel 1889, avrebbe dedicato una pizza alla regina Margherita di Savoia, da cui ha di fatto preso il nome. Quella preparata da Esposito era un tributo all’Italia. Non è affatto un caso che la pizza Margherita abbia ingredienti, quali pomodoro, mozzarella e basilico, che ne ricordano il tricolore. Nonostante l’enorme successo riscosso, quello della pizza fu un fenomeno che resterà circoscritto al Regno di Napoli fino ai primi anni del ‘900.
Solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale la pizza varca finalmente i confini di Napoli con l’apertura delle prime pizzerie anche nella parte settentrionale dello stivale. Poi con le prime emigrazioni, avvenute nel secondo dopoguerra, la pizza inizia ad essere conosciuta e celebrata, anche all’estero. Diventa così uno dei piatti più apprezzati in tutto il mondo.
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Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Sapete qual è il paese che mangia più pizza? No, non è l’Italia, che però si classifica al secondo posto, ma gli Stati Uniti. Al terzo posto troviamo il Brasile.
- Domenico Crolla nel suo ristorante di Glasgow realizza ritratti di pizza. Molto celebre quello della Regina Elisabetta.
- Grazie a una raccolta firme di 2 milioni di persone, il Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco il 9 dicembre 2017, dichiara la pizza napoletana e la sua tradizione patrimonio immateriale dell’UNESCO.
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