Scopriamo insieme i terreni agricoli edificabili, il loro indice e le caratteristiche che li distinguono dalle altre tipologie di superficie.
Terreni agricoli edificabili: l’indice
Un terreno agricolo è una superficie che ha come destinazione d’uso l’attività agraria, di qualsiasi tipo essa sia. Spesso alcuni terreni restano incolti e ci si domanda se sia possibile renderli edificabili.
Ma è possibile edificare su un terreno agricolo? Scopriamo se, quando e come può essere edificato un terreno destinato ad altro utilizzo.
Esiste, infatti, un indice di edificabilità che evidenza la capacità edificatoria di un determinato spazio. Esso serve per comprendere e gestire l’edilizia e la sua densità all’interno di un determinato Comune.
Esistono, inoltre, due diverse tipologie di indice. La prima indica l’edificabilità di un determinato terreno, occupandosi di grandi spazi e porzioni. La seconda, invece, si riferisce all’indice di fabbricabilità di un singolo lotto e permette di calcolare i metri cubi costruibili.
Gli indici permettono di arrivare a delle stime abbastanza veritiere ma, spesso, complicate da vari fattori.
Per avere stime precise, quindi, è bene rivolgersi ad un professionista.
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Il terreno agricolo e le sue caratteristiche
Il terreno agricolo è prevalentemente inedificabile ed è utile per controllare la densità del territorio, riuscendo a salvaguardare l’ambiente ed il paesaggio. Esistono, però, situazioni in cui questo si rivela edificabile.
Nel caso in cui il proprietario del terreno sia un coltivatore diretto, infatti, esiste la possibilità di rendere lo spazio, o parte di esso, edificabile. Questo perché l’idea di una residenza in prossimità del terreno, oggetto di lavoro, viene vista come un elemento funzionale ai fini produttivi.
È importante sottolineare, però, che nel caso in cui il terreno agricolo dovesse rivelarsi edificabile questo sarebbe valido solamente per una piccola parte dello spazio complessivo. Infatti, il limite di edificabilità massimo è pari a 0,03 metri cubi per un metro quadro di terreno.
Infine, è da ricordare che, in questi casi, il Comune possiede parte del potere decisionale e che alcuni criteri sono regolati da quest’ultimo, creando differenze tra un paese ed un altro.
Pillole di Curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Italia ci sono oltre 3,5 milioni di ettari incolti e a disposizione per attività agrarie. Di questi quasi 400 mila sono di proprietà di privati, che potrebbero sfruttarli per coltivare o allevare, sfruttando al massimo la superficie a disposizione.
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