Pillole di Storia nel Design: le Sedute Pubbliche di Diana Cabeza

Diana Cabeza

Una delle più rappresentative ed iconiche disegnatrici industriali di architettura urbana è l’argentina Diana Cabeza. La sua progettazione degli spazi urbani inizia verso la fine degli anni ’90 fino ad aprire un vero e proprio studio di architettura per arredi urbani (e non solo). Le sue opere si inseriscono nei più importanti spazi pubblici delle principali metropoli nel mondo: New York, Parigi, Tokyo, Barcellona, Washington DC, Zurigo e tante altre. Scopriamo le sedute pubbliche di Diana Cabeza.

Diana Cabeza: i nuovi concetti di arredo urbano

Inizialmente gestiva gli arredi domestici. Verso la fine degli anni ’90 arrivò il suo primo incarico di progettazione urbana. Consisteva nel riallestimento di una delle banchine dismesse in Buenos Aires. Così Cabeza iniziò a disegnare e a progettare delle panchine e dei parapetti che andassero ad integrarsi, nelle forme e nei materiali, ai tradizionali elementi del porto. Questo progetto fu l’inizio dell’analisi sulla relazione che intercorre fra le persone, gli spazi e le strutture, oltre che con il paesaggio circostante.

I primi obbiettivi di Diana Cabeza sono strettamente correlati alla funzionalità delle forme inserite nell’ambiente come arredo. I materiali sono scelti con cura e non di meno le forme delle sedute.

I primi materiali scelti ed utilizzati da Cabeza erano dei legni duri e pregiati, ma anche pietre, cemento levigato, ghisa. Con questi elementi sviluppò il suo primo basilare catalogo di sedute pubbliche.

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Diana Cabeza: i suoi progetti più iconici

Oggi, come ieri, i lavori di Cabeza puntano alle relazioni. Ma ancor di più sui comportamenti sociali.

Fra le persone, fra queste e il rispetto per gli spazi urbani ma anche come invito a contemplare il paesaggio e l’ambiente circostante dalle sue sedute. Sostare in un’area pubblica, dai parchi alla fermata dell’autobus, non dev’essere soltanto un momento di attesa, scomodo e frustrante, dovrebbe sollecitare stupore e contemplazione della natura e della città che ci circonda.

Sicuramente le sue installazioni sono delle vere e proprie opere d’arte urbana. Design unici e piacevoli che attirano la curiosità e che rendono le zone pubbliche più accoglienti e fantasiose.

Tra i più iconici dei suoi lavori pubblici troviamo:

  • Encuentros: un sistema di sedute per spazi pubblici, creato nel 2011 nel suo Estudio Cabeza. È formato da banchi e sedute singole, divisi in 4 moduli sculturali. I materiali scelti formano i supporti ed i piani in cemento colorato in pasta nera.
  • Rama Flor: del 2016, sono delle fioriere componibili per spazi pubblici. È un sistema formato dalla serie Flor, composta da elementi più grandi e dai colori accesi e dall’altra serie Rama, formata da elementi più piccoli dai colori scuri. Realizzati con polietilene stampato a tecnica rotazionale, hanno la funzione di definire gli spazi pubblici, separando le diverse destinazioni d’uso.
  • Fermata Metrobus: innovazione per il sistema di trasporto Metrobus di Buenos Aires e per la segnaletica urbana della città.

Chi è Diana Cabeza?

Diana Cabeza è un architetto designer di origine argentina. Nata a Buenos Aires nel 1954, si laurea prima alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón con particolare attenzione alla progettazione e allo sviluppo di mobili urbani e supporti sociali per lo spazio pubblico e poi alla Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’Università di Belgrano.

Oggi vive a Buenos Aires, a Palermo Viejo, dove ha fondato, insieme al marito architetto Jorge Hampton, lo Studio Hampton-Rivoira. Diana ha invece il suo studio di Ricerca e Progettazione Estudio Cabeza.

I suoi disegni sono stati pubblicati e premiati sia sui media nazionali che internazionali.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Nel 2014 il MAD – Museum di New York ha esposto la sua opera “Mantel de Encaje”.
  • Vincitrice dell’UP City Creative Women’s Award 2014, ha ricevuto il Konex Platinum Award for Industrial Design 2012.
  • La “Fioriera Rama” può contenere cespugli o piccoli alberi, fino a 2 metri di altezza, creando un’altezza totale di 2,8 metri.
  • Il sistema di vasi “Rama-Flor” è stato premiato dal Piano Nazionale di Design del Ministero della Produzione, con il Sigillo Argentino di Buon Design 2017.

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