In tutto il mondo il tè ha una funzione culturale e sociale tanto che i rituali del tè da tutto il mondo sono davvero unici e quasi sacri.
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Rituali del tè da tutto il mondo: la versione occidentale
Pensare al tè fa venire subito in mente l’inghilterra. Qui infatti si beve il tè nel pomeriggio accompagnandolo con piccoli sandwich, pasticcini, torte e scones.
Anche in Russia il tè viene preparato sempre con il Samovar, un bollitore molto grande che contiene parecchi litri d’acqua calda o tè che veniva scaldato in origine su un tozzo di legno. Qui il tè si chiama anche tè affumicato poiché veniva scaldato in maniera costante, riducendosi e acquistando il sapore del legno.
Oltreoceano il tè per eccellenza è rigorosamente freddo. Un bicchiere di tè zuccherato e ghiacciato rinfresca le giornate torride grazie alla sua bontà.
Rituali del tè da tutto il mondo: le origini
Sappiamo però che la tradizione più conosciuta e longeva è quella cinese. In Cina furono scoperte per la prima volta le foglie del tè e le loro potenzialità. In questo paese ci sono moltissime popolazioni, ognuna con la propria caratteristica, e di conseguenza con la sua tradizione in fatto di tè.
Ovunque però la preparazione del tè è importantissima ed è considerata un’arte a tutti gli effetti anche con un’atmosfera particolare. La preparazione è una vera e propria cerimonia durante la quale le foglie di tè con l’acqua bollente rilasciano il loro sapore, in modo da essere servite in piccole tazzine ai commensali.
Il Giappone ha il tè Matcha, il tè verde in polvere che viene servito in piccole abitazioni di legno dei giardini secondo un rito di armonia, rispetto, purezza e tranquillità. La cerimonia dura addirittura quattro ore, con un leggero pasto di sette portate, e prevede la preparazione del tè attraverso l’utilizzo di ciotole, contenitori per il tè e frullini di bambù.
Nel Tibet c’è un tè al burro. Il Po Cha, è molto saporito e si compone di una qualità di tè nero chiamata Pemagul, burro di yak, latte e sale. Il Pemagul viene sminuzzato, lasciato in acqua fredda a macerare per qualche ora e versato in una zangola dove viene poi sbattuto insieme al burro, al latte e al sale. Viene consumato caldo poiché è un ottimo rimedio contro il freddo.
Sapori speziati
Anche l’India è uno dei maggiori produttori mondiali di tè. Qui la tradizione del tè è stata portata dagli inglesi agli inizi dell’Ottocento, in particolare nel 1830, quando venne effettuata una campagna mediatica per far in modo che il paese non fosse solo produttore ma anche consumatore.
Il chai è un tè nero aromatizzato con spezie (masala chai), molto comune in India. Il tè chai è una bevanda a base di tè nero, spezie, zucchero, latte e zenzero fresco grattugiato. Si servita caldissimo in bicchierini di vetro o in ciotole di terracotta. La pianta del tè è presente da millenni in questa regione: la varietà camelia assamica della regione dell’Assam era una delle piante medicinali dell’antica medicina ayurvedica
In Marocco il tè alla menta è diffusissimo e si compone di foglie di tè verde, menta e molto zucchero. Viene servito attraverso una teiera tipica marocchina, il Barrad. Viene servito agli ospiti in maniera singolare, cioè con tre tazze ciascuno. Queste rappresentano rispettivamente l’amore, la vita e la morte, ed è buona educazione berle tutte e tre.
Il tè argentino
Il Mate argentino è un po’ come il caffè, da bere dopo i pasti o durante un break. È un’infusione di foglie dell’erba Mate, trattata proprio come il tè, e seccata e sminuzzata. Gli argentini lo bevono molto caldo sorseggiandolo da una cannuccia di metallo infilata in un fiaschetto a forma di zucca.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Si stima che gli inglesi ogni giorno consumino 120 milioni di tazze di tè.
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