In questo viaggio alla scoperta delle migliori cantine delle Langhe piemontesi, non poteva mancare la visita alla Cantina Giovanni Sordo. Si tratta di una delle più rinomate cantine del Piemonte, ora nelle mani di Giorgio Sordo, terza generazione. La struttura della cantina è imponente, caratterizzata dallo stemma di famiglia, si trova a Castiglione Falletto, in provincia di Cuneo. Habitante continua il suo viaggio nelle Langhe: la Cantina Giovanni Sordo ci apre le porte per una degustazione insieme alla figlia di Giorgio, Paola Sordo.
Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano dal cuore dell’uomo.
Pindaro – 500 A.C.
La filosofia ecosostenibile della Cantina Sordo
Nel massimo rispetto della natura vengono lavorati con cura i vigneti, sfruttando l’aiuto delle graminacee e altre piante che nascono spontaneamente tra le vigne. Grazie a questo supporto naturale, non vengono impiegati concimi chimici e diserbanti. Possiamo quindi identificare la Cantina Sordo come una cantina che opera nel rispetto dell’ambiente. Raramente, e solo all’estremo bisogno, si interviene con l’utilizzo di pesticidi, sempre rispettando le dosi minime consigliate. Inoltre, è stato pensato un sistema di recupero delle acque reflue. Con l’impiego di un fitodepuratore sono in grado di restituire alla vigna acqua completamente depurata.
La visita e la degustazione
Ad accompagnarci c’è la figlia di Giorgio Sordo, la giovane Paola. A soli ventidue anni, si dimostra un’esperta e impeccabile padrona di casa. Paola ci racconta in un fluido e dettagliato racconto i migliori vini prodotti dalla Cantina Sordo, ricordandoci che sono gli unici a produrre otto tipi differenti di Barolo (detti cru), distribuiti su cinque comuni diversi. Paola ci ha portato dodici metri sotto terra, attraversando un suggestivo tunnel sapientemente illuminato.
I vini della Cantina Sordo vengono lasciati riposare in grandi botti di rovere, in quella che è l’anima della cantina, recentemente ristrutturata. Essendo un’azienda in forte sviluppo ecosostenibile, stanno rivoluzionando anche le etichette per le loro prossime uscite. La prima è quella per il Barolo DOCG Riserva Gabutti 1989: progettata e disegnata interamente da Paola, che ha scelto l’utilizzo di carta-cotton sostenibile.
Le cantine più belle d’Italia
La sala degustazione e lo showroom
Per regalare ai suoi ospiti un’emozionante degustazione, nel 2014 è stata ampliata e ristrutturata parte della cantina, elegantemente arredata con oltre cento posti a sedere. Dalla sala degustazioni si gode di una suggestiva vista, grazie all’ampia vetrata. Si possono ammirare i colli delle Langhe e il famoso albero di cedro. Per accedervi, si passa prima dallo showroom, fornito di tutti i vini che la Cantina Sordo produce. La raffinatezza e la gentilezza fanno da padroni, tutto in questa azienda ha un ruolo speciale ed è immediatamente palpabile la loro grande storia. Si respira aria di cambiamento verso un futuro più ecologico, mantenendo salde le radici di questa imponente Cantina.
I vini della Cantina Sordo
Tra i vini prodotti dalla Cantina Sordo, dal tocco elegante e raffinato, Habitante vi propone la selezione scelta per la degustazione:
La selezione dei vini bianchi:
- Vioniè – langhe Bianco 2016
- Rapujè 2016
La selezione dei vini rossi:
- Verduno Pelaverga 2018
- Nebbiolo D’Alba 2017
- Barbera D’Alba Superiore 2017
- Barolo Riserva Perno 2006
- Barolo Classico 2016
- Barolo Ravera 2016
- Barolo Rocche di Castiglione 2010
Riferimenti e ringraziamenti
Nel ringraziare la gentilissima Paola e tutta la Cantina Sordo per la grande ospitalità che hanno dimostrato, vi ricordiamo che è possibile prenotare una visita della cantina ai seguenti riferimenti:
Sito web: www.sordogiovanni.it
Numero di telefono: 0173/62853
Email: visit@sordogiovanni.it
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Cru è il nome con cui vengono indicati i diversi terreni dove si coltivano i vigneti. A seconda della conformità del terreno, la sua densità e la sua ubicazione, il vino conserva caratteristiche differenti. Vengono considerati privilegiati e di qualità superiore i vini prodotti dai vigneti nei cru, piuttosto che coltivanti in appezzamenti differenti. Sono specifiche importanti da riportare nella descrizione dei vini stessi, proprio perché anche dalla varietà del cru si percepisce e si calcola il valore della produzione.
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