Sostituire i vecchi caloriferi: cosa bisogna sapere

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Arriva prima o poi la necessità di sostituire i vecchi caloriferi in casa. Tante le soluzioni in commercio. Vediamo cosa bisogna sapere.

Sostituire i vecchi caloriferi con una nuova tipologia

Sostituire i vecchi caloriferi
Shutterstock – Andrey_Popov

Siamo giunti alla conclusione che il nostro vecchio calorifero non riesce più a svolgere adeguatamente la sua funzione o è obsoleto rispetto alle nostre esigenze familiari. Dunque, decidiamo di sostituirlo con un sistema migliore.

Non esiste un periodo dell’anno migliore o peggiore di un altro per poter fare questa operazione. Sicuramente, come ogni lavoro in casa, iniziarli in estate avrebbe l’indiscusso vantaggio di non soffrire il freddo durante i lavori e soprattutto con un impianto spento si ridurrebbero i tempi di lavoro, con un costo ridotto anche per la manodopera.

Possiamo pensare ad un termoarredo idraulico che possa integrarsi con l’arredamento e le nuance scelte per la nostra casa. Un’altra possibilità è invece è un termoarredo elettrico oppure, se si preferisce per specifiche ragioni, anche misto.

Sostituire i vecchi caloriferi: le misure degli ambienti interni

Una delle operazioni preliminari da svolgere con la massima precisione è il dimensionamento delle stanze: bisogna avere una esatta misura della stanza in cui andrà inserito il nuovo calorifero. Questo permetterà di scegliere il nuovo termoarredo con la resa termica adeguata a riscaldare il locale scelto. In poche parole, il dimensionamento diventa indispensabile per conoscere il volume dell’ambiente da dover riscaldare.

Sostituire i vecchi caloriferi: attenzione alle dispersioni

Sostituire i vecchi caloriferi
Shutterstock – Albina Glisic

Uno dei maggiori nemici delle bollette, nonché dell’impatto negativo sull’ambiente, sono le dispersioni termiche della nostra casa. Una corretta coibentazione non solo ci fa risparmiare costi inutili sulle bollette, ma aiuta anche l’ambiente diminuendo il surriscaldamento. Dunque, ciò che possiamo fare è dare grande attenzione ai dettagli: dove sono presenti le aperture verso l’esterno e verso ambienti freddi, se ci sono fughe d’aria e, quindi, dispersioni termiche dannose al nostro lavoro. Inoltre, nel calcolo della potenza termica necessaria a riscaldare il locale questi dati sono essenziali per identificare il coefficiente che poi sarà moltiplicato al volume del locale trattato.

Sostituire i vecchi caloriferi: tipologia migliore

Sostituire i vecchi caloriferi
Shutterstock – New Africa

Esistono in commercio davvero moltissime tipologie di caloriferi. Sta al nostro gusto, nonché alle nostre esigenze in casa, scegliere la tipologia e i materiali più idonei. Certamente anche la posizione del nostro termoarredo inciderà: per la resa ottimale le pareti dell’abitazione che danno sull’esterno sono il luogo più idoneo perché abbattono il flusso d’aria fredda che viene da fuori garantendo un maggior comfort termico.

Per scegliere il prodotto migliore bisogna considerare il corpo riscaldante più adatto alle nostre esigenze: si può optare per una tipologia tubolare, a piastra o con cover. Ad esempio, quando è necessario avere molta potenza, i radiatori modulari, come quelli tubolari, si prestano ad un migliore utilizzo perché sono componibili nelle due direzioni lungo la parete. Se abbiamo a disposizione uno spazio ridotto, conviene optare per un modello a piastra, così che per unità di superficie si ha una maggiore resa. Per una maggiore cura estetica è possibile anche scegliere una cover esterna di questa piastra, così che non vada ad inficiare il look della nostra stanza.

Sostituire i vecchi caloriferi: i materiali da scegliere

Il materiale più noto per i caloriferi negli ambienti pubblici e privati è di gran lunga la ghisa: presenta un’ottima capacità di mantenere a lungo il calore anche se più lenta ad arrivare è la temperatura. A differenza della ghisa, c’è l’acciaio che, invece, scalda più velocemente e viceversa. Si aggiunge alla lista dei materiali per i caloriferi l’alluminio: molto utilizzato nei prodotti economici grazie alla sua elevata resa termica, oggi è il materiale per eccellenza dei prodotti di design. Dal punto di vista ecologico, sicuramente, i termoarredi in alluminio riciclato sono molto validi. Ugualmente anche l’acciaio si ottiene da colate di materiale da recupero, avendo, quindi, un minore impatto ambientale.

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Idraulico, elettrico o misto sono tutte e tre soluzioni valide. Ognuna adatta a specifiche esigenze. Potendo scegliere è ideale optare per un radiatore con funzionamento misto, cioè che funzioni sia ad acqua che in modalità elettrica. Il misto ha il vantaggio di essere molto versatile, in special modo nelle stagioni intermedie.
  • Per poter scegliere il prodotto giusto, bisogna partire dalla visita allo showroom o boutique, dove ci si può fare una prima idea del modello e delle caratteristiche più adatte alla propria casa. Una volta scelto e acquistato, bisogna individuare l’installatore giusto per effettuare i lavori. Quest’ultimo deve essere non solo di fiducia, ma soprattutto essere preparato e aggiornato sulle novità che il mercato idrotermosanitario propone.

Credits immagine in evidenza: Shutterstock – goffkein.pro

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