Social Housing: il progetto dell’edilizia sociale sostenibile

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Non tutti avranno sentito parlare di Social Housing o Housing sociale. È un fenomeno già all’attivo da parecchi anni che, in Italia, si sta espandendo e diffondendo sempre più in tutta la regione. Fondamentalmente si tratta di un progetto immobiliare ed urbanistico sociale, volto ad agevolare le persone con un reddito medio che non possono permettersi di comprare casa. Per poter usufruire del Social Housing si necessitano di alcuni requisiti. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.

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Cos’è il Social Housing?

Dall’inglese si può tradurre come edilizia residenziale sociale o edilizia sociale. Il social housing risulta essere un punto d’incontro fra l’edilizia popolare e le proprietà private che vengono vendute o affittate a prezzo di mercato. Il suo obiettivo principale è proprio quello di fornire alloggi qualitativi ma allo stesso tempo economici. Difatti si parla di edilizia sociale con un canone calmierato. Questo non dovrà superare il 25-30% del proprio stipendio. Un altro aspetto fondamentale riguarda proprio l’integrazione sociale. Spazi e servizi in condivisione ed un nuovo senso di comunità.

Progetto Social Housing: a chi si rivolge?

Il progetto è rivolto a:

  • nuclei familiari a basso reddito
  • giovani coppie
  • immigrati
  • studenti maggiorenni
  • persone ed anziani in situazioni economiche disagiate.
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Social Housing: il fenomeno dell’edilizia sociale sostenibile – C Mariz per shutterstock

Chi ne ha diritto e quali sono i requisiti necessari?

Ovviamente non tutti possono accedere ed usufruire di questa agevolazione edilizia. Il reddito non dev’essere né troppo alto né troppo basso; in termini di euro, non deve superare in media i 15.000 all’anno. Essendo il mercato variabile è difficile poter stabilire dei requisiti di un reddito fisso. Si può dire che la soglia massima accettabile si aggira intorno ai 25.000-30.000 euro annui.

Come funziona il Social Housing?

Quest’edilizia sociale aiuta le persone in difficoltà nel prendere in affitto una casa a prezzo di mercato normale, difatti il social housing è un fenomeno improntato ad un affitto permanente delle sue strutture. E, chiaramente, offre delle garanzie e un iter del tutto congrui ad un normale servizio di locazione. Vediamone i dettagli:

  • il contratto di locazione è standard e a lungo termine, un 4anni + 4anni.
  • Canone di affitto mensile: variano in base all’ubicazione della struttura stessa e alla tipologia di appartamento.
  • Il canone di locazione medio minimo si aggira intorno ai 74,40 euro al mq, mentre il canone medio massimo arriva a 80,41 euro/mq. I valori sono in termini annui.

Quali sono le differenze fra il social housing e l’edilizia popolare?

Può accadere di confondere queste due categorie, ma sono 2 situazioni completamente differenti. L’edilizia popolare si rivolge e assegna le case popolari a chi ha un reddito molto basso o praticamente nullo. Mentre gli spazi dedicati al Social Housing vengono assegnati a persone dove il reddito è maggiore, non rientrando nella fascia aventi diritto una casa popolare. Inoltre, l’edilizia sociale presenta un aspetto innovativo ed importante: è un progetto di sostenibilità abitativa. Non solo per quanto riguarda le aree condivise, ma anche per l’efficienza energetica riguardante la bio-architettura.

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Social Housing: il fenomeno dell’edilizia sociale sostenibile – Rido per shutterstock

Quali sono i vantaggi del Social Housing?

Ovviamente questo fenomeno progettuale punta a determinati effetti per la società nonché senso di comunità e quindi va a presentare dei vantaggi che toccano:

  • la disuguaglianza sociale abitativa.
  • L‘integrazione ed il senso di comunità/collettività e la condivisione.
  • La flessibilità produttiva, in modo da riuscire a far fronte alla crescente domanda.
  • Sostenibilità: per la sua architettura nei materiali che vengono impiegati e il ridotto consumo energetico, aiuta anche l’ambiente.
  • È un supporto all’economia immobiliare.
  • Il senso di società e di sociale.

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Pillole di Curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia si sono individuati 157 progetti di Social Housing (dati EIRE= Expo Italia Real Estate).
  • I maggiori progetti di edilizia sociale si trovano in Lombardia con il 32%, in Umbria con il 17.7% ed infine in Piemonte con l’11.4%.
  • Il progetto di housing social più vincente è quello di Milano; il costo medio è di circa 600 euro/mq.
  • Nel Sud Italia e Isole, il prezzo medio mensile di un appartamento parte dai 3 euro/mq  per le periferie. Nelle regioni centrali 5 euro/mq per i centri urbani e piccoli centri. Al nord fino ai 7 euro/mq per quelli centrali e nelle grandi metropoli metropoli.
  • L’affitto di un bilocale di 70 mq, di nuova costruzione, sostenibile, secondo i principi di efficienza energetica e di bio-architettura, può arrivare a costare dai 250 ai 500 euro al mese.

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