L’agricoltura è stata la prima attività svolta dall’uomo per garantire la propria sopravvivenza. Un tempo questa costituiva la principale fonte di cibo e di guadagno per le popolazioni mondiali, ma vediamo nel dettaglio l’attuale situazione italiana: quante aziende agricole sono presenti oggi sul nostro territorio?
Quante aziende agricole ci sono in Italia?
In economia il settore primario è quel settore economico che raggruppa tutte le attività legate allo sfruttamento delle risorse naturali, quindi appartengono a tale gruppo: l’agricoltura, la pesca, l’allevamento, la silvicoltura e l’attività mineraria. Il settore primario rappresenta, quindi, quell’insieme di attività che costituiscono i bisogni fondamentali per la sopravvivenza degli individui.
I dati dell’ultimo censimento Istat
Secondo l’ultimo censimento Istat in Italia ci sono 413mila aziende agricole, di cui 1 su 3 è a gestione familiare. Inoltre in un Rapporto sulla struttura e caratteristiche delle unità economiche del settore agricolo nel 2017, sempre l’Istat ci dice che le aziende gestite direttamente da persone fisiche (ovvero da famiglie) sono il 30,7%. Queste risultano concentrate soprattutto nelle regioni del Sud (Calabria, Puglia e Campania) e nelle Isole e hanno una dimensione ridotta, circa 1,7 ettari per azienda.
In termini di occupazione le 413 mila imprese agricole occupano, complessivamente, circa 815 mila addetti. La prevalenza di micro imprese è confermata dal fatto che oltre 407mila di queste ha meno di 10 addetti che rappresentano il 98,6% del totale ed occupano l’84% degli addetti. Solo lo 0,1% delle imprese impiega più di 50 addetti, assorbendo così il 4,5% dell’occupazione complessiva (oltre 36 mila addetti).
E’ stato stimato che il 61% delle imprese agricole è privo di dipendenti. Il settore agricolo, in Italia, è molto eterogeneo e variegato. Coestistono grandi imprese agricole, caratterizzate da un sistema di management e una struttura organizzativa complessa e piccole realtà che presentano un’organizzazione molto più tradizionale.
Aziende agricole: quali sono i vantaggi della spesa dal contadino?
Chi è a capo delle imprese agricole?
I più recenti dati ci dicono che si tratta per la maggiore di uomini abbastanza avanti con l’età. I titolari delle imprese agricole individuali sono solo per il 31% donne. Nelle gestioni societarie i soci donne rappresentano il 35%; scende tuttavia al 23% la quota femminile degli amministratori, e al 18% la copertura di altre cariche dirigenziali. Resta, invece, abbastanza contenuto il ruolo dei giovani di età inferiore ai 30 anni. Questi sono per il 4% titolari di imprese individuali, per il 6% soci e amministratori delle gestioni societarie e solo l’1,6% di questi riveste altre cariche.
Produzione agricola italiana
Rispetto a qualche anno fa ci sarebbe stata una battuta d’arresto nella produzione totale di frutta e di ortaggi. A causare questo rallentamento sono da imputare soprattutto le condizioni climatiche avverse (estati siccitose). Secondo l’Istat, le singole produzioni che hanno sofferto maggiormente sono state quella del frumento duro (-16,4%), del mais (-11,6%) e delle mele (-18,2%). Un dato positivo si registra, invece, per le produzioni olivicole (+17,3%). Il calo produttivo si è verificato soprattutto al Centro e al Nord-Est, mentre il Sud (escludendo le Isole) è riuscito a mantenere il normale livello di produzione.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati. Questa tipologia di colture vuole promuovere la biodiversità delle specie vegetali e animali ed esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati.
- Il futuro è dato dall’agricoltura sostenibile. Il suo obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno attuale di alimenti e tessuti senza compromettere la capacità da parte delle generazioni future di soddisfare a loro volta il proprio fabbisogno.
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